Cita:
@ tigredicarta: E' un dato di fatto (e cosa risaputa) che DYD ha perso il "politically incorrect" che ci piace tanto quando i media hanno iniziato a tenerlo d'occhio. Da quel momento hanno cominciato a spuntare i paletti, come funghi, e questo è (purtroppo e per forza di cose) un dato di fatto. Poi, per dirla alla Spiegelman, dalle limitazioni si dovrebbe misurare la creatività di ogni autore, ma molto spesso è davvero difficile, soprattutto su un lavoro seriale.
Ma il polverone sollevato dai media è stato anni fa, nel frattempo nelle edicole escono albi ben più crudi che pure fanno vendite più che discrete. Io ho l'idea che sta storia è paragonabile a quella del giapponese che continua a presidiare l'atollo sperduto perchè nessuno l'ha avvertito che la guerra è finita, ormai se metteste un minimo di splatter ho idea che nessuno si scandalizzerebbe più (e per scandalizzare intendo dire ''creare fastidi legali all'editore'', non che ''un paio di vecchie carampane scrivono un paio di lettere ignorabili quanto i nostri giudizi''), quando neanche sarebbe richiesto in dosi massicce, basterebbe evitare soluzioni ridicole e anacronistiche come gli omicidi fuori scena, giusto per far capire che dylan dog non è la signora in giallo, niente di più.
Quanto agli autori... dico un paio di cose:
1)Quando autori disprezzati hanno fatto buone storie è sempre stato riconosciuto loro, il persecutore mi risulta abbia preso ottimi voti, mentre quando autori più amati hanno preso cantonate sono stati puniti, per esempio il Santuario della Barbato. Poi mi pare pure normale che si abbia più indulgenza per un passo falso che non per un ennesimo disastro, succede in qualsiasi ambito.
2)Su Tex gli autori vengono trattenuti, su Dylan Dog succede che contemporaneamente vengano affidati altri progetti a TUTTI gli autori che riscuotono maggior successo 'di critica'. Non so perchè succeda, ma poi non è che possa mettermi a festeggiare.