Cravenroad7

Filmare pazzie popolate di mostri orrendi senza spendere in effetti speciali neanche un soldo, realizzare film horror a basso costo è il sogno di tanti registi strampalati, ma come fare? Forse Julius Gronberg ha trovato la soluzione. Perché Julius ha capito che il modo più semplice per riprendere gli incubi è andare a cercarli là dove tutti nascono: nel cervello umano!

Scheda wikidyd dell'albo: link

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Bello, ma non troppo

storia 6
disegni 7
tot. 6,5

storia non molto riuscita. grandissimo dall'agnol.

storia che ha molto a che spartire con la precedente di Chiaverotti, ovvero "La sfida"; come nella precedente l'autore si da alla pazza gioia tentando di utilizzare a dosi da cavallo la narrazione onirica. Rispetto alla Sfida devo dire che IMO i risultati sono migliori, anche se ciò che rimane alla fine dell'albo non è altro che un pugno di mosche bruciacchiate: insomma, i tempi e l'equilibrio di "La clessida di pietra" (una delle mie storie preferite del Chiave) sono lontani. L'idea centrale è bella quanto folle, anche lo svolgimento piuttosto schizofrenico si dovrebbe ben integrare; gli incubi simil-cinetrash sono rappresentati discretamente da Dall'Agnol. Persiste una certa ripetitività nei dialoghi oltre a nettissimi buchi nella sceneggiatura compreso il personaggio della ragazza che è in fondo la solita teen-ager chiaverottana usa & getta. Il personaggio del cineasta schizoide sarebbe anche interessante ma il generale pressapochismo con cui è scritta la storia non ne offre i giusti contorni psicologici. Per il resto lettura scorrevole. Voto complessivo 5,5

Secondo me riesce a raggiungere la sufficienza, però rispetto al precedente, questo albo scompare.

Accettabile (appena appena)

boh io mi discosto da voi!A me è piaicuto abbastanza ma devo dire che sebbene io aprrezzi dall'agnol questa sua prova non mi ha convinta...troppo confusionaria e troppo poco "nera" la sua tecnica stavolta!

Uno dei pochi casi in cui Dell'Agnol mi è piaciuto davvero...

Avevo 8 anni alla lettura di questo albo, rubacchiato a mio cugino in Abruzzo che collezionava Dylan da tempo...rimasi shockato (a quell'età basta ben poco)...

L'ho riletto ieri sera prima di andare a letto...per me è una storia da 7...(vale sempre il discorso per cui uscito OGGI avrebbe un voto più alto)...la storia è angosciante il giusto e Dylan ha una parte ben attiva nella storia....inoltre mi è piaciuto questo cattivo particolarmente spettacolarizzante nelle sue debolezze (vedi scatti d'ira in cui sfascia tutto)..

Ci sono molto affezionato..ogni volta che lo prendo in mano mi sembra di tornare bimbo nelle campagne abruzzesi

6,5...non un granche

Albo secondo me migliore del precedente; una storia molto angosciosa. Il tratto di Dell'Agnol è "confusionario" al punto giusto.

Discreta storia, piacevole da leggere e con qualche buona scena. Entra perfettamente nella media dell'annata 1994, fatta di tante storie discrete/abbastanza buone, con le dovute eccezioni ("Oltre la Morte" e il mezzo capolavoro di Ambrosini "Dietro il Sipario" in particolare ma anche "Il Mosaico dell'Orrore" del Chiaverotti).

Torna la collaudata coppia Chiaverotti-Dall'Agnol e il risultato si attesta ancora una volta su discreti livelli. La storia presenta spunti tutto sommato originali, con gli incubi di Blake che sono il vero punto di forza dell'albo; purtroppo la sua prematura dipartita compromette parzialmente l'atmosfera, con la trama che da horror vira più sul giallo. L'avrei visto meglio se coinvolto sino alla fine. La discesa negli abissi della droga di Natasha è invece un po' troppo carica di luoghi comuni, mentre sarebbe stata occasione propizia per scatenarne gli incubi fin da subito.
Così così il cattivone di turno che Chiaverotti salva dall'anonimato grazie all'idea degli scatti d'ira.
Buona la prova di Dall'Agnol, anche se quest'albo l'avrei visto meglio tra le mani di Roi.
Votato buono (sul 7-).

Natasha,la figlia di Blake,è un personaggio che mi è sempre piaciuto tantissimo
Per il resto una buonissima storia

Buona storia, molto bella la descrizione della follia e degli orrori di Blake; si forse la parte su Nastasha è un stereotipata ma buonissima storia.

storia che passa da un inizio abbastanza noioso ad un finale piacevole.
qui dall'agnol mi piaceva nei disegni ,cosa che in albi seguenti non successe.
voto 7

decisamente uno dei chiaverotti più scorrevoli e piacevoli.. davvero buono!
piacevoli anche i disegni di dall'agnol, che solitamente disprezzo parecchio.

voto 7,5