Cravenroad7

Ho trovato questa storia fantastica!
Sono rimasto attaccato all'albo dall'inizio alla fine....e il finale fa sperare bene ad un continuo
speriamo bene!
ma al foro è piaciuta questa storia? ci sono cosi pochi commenti

Una storia bellissima! La mia preferita. Mi è piacuto il gioco tra bene e il male.
Eco qui una pagina:

Come tutte le storie di Paola Barbato, pare possedere, per alcuni, una sorta di immunità preconcetta. Barbato=capolavoro. Peccato che non sia così. Questa storia, IMO, mostra invece proprio tutti i difetti di Paola come sceneggiatrice di Dylan Dog. Ci racconta cioè una storia sconclusionata, boriosa, inutile con personaggi stereotipati e di rara antipatica ( Dust è un tamarro insopportabile ) presenza e che non c'entra una cippa con l'universo di Dylan e la sua storia. Dialoghi e dialoghi infarciti di retorica, di luoghi comuni ( la protagonista è Paola con il suo odio/amore per il sesso opposto ) e disegni che storpiano i visi dei personaggi ( la tipa ha ora il naso grosso ora no ).
Esperimento fallito e speriamo che non ve ne sia mai più un seguito.

Sono d'accordo sul fatto che questa sia una delle peggiori storie della serie, dalla sceneggiatura ai disegni, fino al soggetto. Caratterizzazione di Dylan sbagliata, uso posticcio di Groucho, disegni sporchi e confusionari, scardinamento dei cliché della serie. Insomma, un disastro.

Ehi, voi due, di cosa state parlando?

Va be' bocciare soggetto e sceneggiatura, ma... i disegni? Io me li ricordo ottimi, come (quasi) sempre con Celoni. Cioè, vi devo proprio ricordare come disegnano M&G, l'ultimo Roi, l'ultimo Freghieri? Celoni ha talento, ha personalità, ha stile. Secondo me è uno dei migliori.

Celoni è bravissimo, su questo non ci piove. E di "recente" - nel gigante 2009 - ha raggiunto livelli stratosferici. Ma in questa storia (forse su richiesta della sceneggiatrice?) sovraccarica indebitamente il suo tratto fino a sporcarlo, scentrando fisionomie e mostrandosi molto altalenante nell'esecuzione delle vignette. Qualcosa di buono c'è, non lo nego, ma si perde nella confusione complessiva dell'opera. E a poco serve la pur bella effigie dell'angelo vs il demone per risollevarne le sorti.

Non parlavo, in effetti, del Celoni tout court, ma di questo numero. Anch'io come Triss trovo l'icona Angelo vs Demone stupenda, ma certe tavole, sopratutto quella con Leslie ( alla presentazione ci viene definita semi nuda mentre balla in disco...ora se quella è semi nuda, consiglio a Celoni e a Paola di farsi un giretto in una discoteca anche la domenica pomeriggio x vedere come "vestono" certe teenagers di oggi...) troppo contorte e con il naso che a volte pare affilato, a volte grosso.
Cmq è un dettaglio, rispetto alla trama dell'albo, che vuole stupire e mettere un mare di argomenti contorti e complicati e finisce con il mancare il bersaglio. Meglio, mille volte, la Saggezza dei morti, lineare, diretto, stupendo.

ok ma di cosa state parlando?

Del sesso degli Angeli ( x Paola maschile ) e di quello dei Demoni ( x Paola maschile ).
Ah...poi ci sarebbe un numero del Febbraio 2005 ma non so se sia Dylan Dog !

Probabilmente il soggetto più originale mai tirato fuori da Paola Barbato...una bella trovata..

L'angelo costretto a far del male e il diavolo costretto a far del bene....in una escalation di dialoghi (molto razionali e diretti ma che mancano IMO di brillantezza) e azione con proverbiale duello finale che si risolve in 2 tavole...

Dylan qui lo si riconosce subito, è il Dylan della Barbato...in balia dei nervi...sempre musone, senza un briciolo di ironia...ma molto molto vivo rispetto al piattume odierno...

Tuttavia la storia è solidissima e lo svolgimento degli eventi non fa una grinza...mi sono piaciuti entrambi i comprimari devo dire, caratterizzati molto bene....mi è piaciuto questo portare il lettore a simpatizzare con il diavolo e a detestare l'angelo...

Un buon Celoni....che esagera forse a volte nell'espressività, ma che ci regala la tavola dell'angelo e del diavolo che combattono, una delle più belle che ricordi..

Voto 8

I gusti son gusti. Diciamo che non sarebbe poi male che uno sceneggiatore, o una sceneggiatrice nel caso specifico, si adoperasse a creare storie adatte al personaggio che vuol rappresentare e non il contrario, cioè piegare tale personaggio alle proprie tematiche. Il Dylan della Barbato di Necropolis è Dylan Dog nel suo essere, questo no. La vicenda è confusionaria e, IMO, priva di pathos, si dipana fra tavole di natura eccelsa ma estremamente forzate e distorte, quasi che il tutto sia un sogno dalle prospettive bizzarre ed eccessive, nella raffigurazione come nei contenuti. Dust rappresenta un archetipo Junghiano di maschio, talmente odioso e falso da risultare insopportabile. Il tirare in ballo concetti biblici rafforza la pretesa di maestosità dell'albo, che pare un prodotto hollywoodiano di C.DeMille del suo peggio: grandiosità confusa con epicità.
Celoni si adegua alla richiesta di Paola alla espressività quasi cubista alla Dalì, senza naturalmente averne i mezzi.

nulla di nuovo insomma, ci facciamo influenzare dai caratteri ed è giusto così. Però come Rimatt non capisco le critiche a Celoni: "bizzarre", perdonami. Poichè lo si sta criticando di anticonvenzionalità, mi sbaglio? Ma dove siamo in un forum del piccolo ranger? la storia come dice David è originale, notate come si inizia con un cupissimo slasher suicida e si finisce con il laboratorio passando per i cerchi magici.

Non volevo un prodotto convenzionale, solo mi è parso che certe tavole siano esageratamente distorte, ridondanti di una bella ma eccessiva quantità di materia pittorica nel suo insieme. Cicerone diceva che la bellezza sta nella semplicità
Ma ribadisco che per me è il solo lato dell'albo che si salvi. Il problema non è qui.
La vicenda ha spunti di grande interesse ma credo che i personaggi di Dust e sopratutto di Ash avrebbero potuto e dovuto sviluppare una tensione drammatica e dolorosa maggiore. Stiamo parlando di angeli caduti e di demoni scacciati, invece pare di assistere ad una ampollosa e stucchevole tiritera sui sentimenti di Leslie e del suo farsi usare come una fessacchiotta. La stessa abilità di Leslie nellusare formule di magia nera per imprigionare e punire Dust è alquanto azzardata e poco credibile.
I demoni finali hanno un loro perché ma appaiono mal dosati, in un the end che, come al solito, comprime le tante, troppe cose messe dalla Barbato in Dylan. Un fumetto non è un romanzo di 1000 pagine. Occorre un poco di agilità.

mi è difficile spiegare, dopo averne preso le difese addirittura con dogares, ma questa storia più va avanti e più effettivamente mostra la corda di una teoria, bellissima quanto si vuole, ma pur sempre teoria:fredda nelle espressioni..calcolatissima ed è un pregio, è un albo celebrativo meglio di tanti altri presunti tali! però..sta fuori.

il bravissimo celoni rimarrà fuori, ma questa classifica purtroppo non verterà sui disegni, troppo difficile fare medie, riprendere albi di cui magari detesto i testi solo per questo o quel disegnatore..

In buona parte d'accordo con Dogares, quindi non sto a ripetere. I disegni di Celoni però sono da promuovere alla grande, vero pregio dell'albo.
Le durissime parole di Dust rivolte a Dylan bloccato nel pentacolo le ho sempre percepite come Barbato-pensiero, indigeribili per un dylaniato della prima ora.
Non si può comunque bocciare perché obiettivamente è scritta bene e disegnata benissimo, ma nel mio personalissimo taccuino non posso concederle più di un accettabile.
EDIT: però se tengo un profilo oggettivo è da buono. Ci rifletto meglio quando verrà aperto il sondaggio.