Cravenroad7

Come ogni anno, anche quest'anno si tirano le somme

Italia
Top
-Dampyr: ormai unico fumetto di qualità più o meno costante
-Dylan Dog: ho letto solo il numero 300, ma mi è piaciuto
-Shanghai Devil
-Stria
-Mister No: si, con le edizioni IF siamo arrivati alle storie di Sclavi. Un capolavoro del fumetto mondiale...

Flop
Ormai di Bonelli leggo pochissimo. I vari brendon/Julia sono stati tagliati, NN non lo leggo, MM l'ho abbandonato da 10 anni, Tex lo odio, Zagor non fa per me.
Dei nuovi progetti mi sorprende l'ennesimo speciale di Brad Barron: ma c'è davvero ancora gente interessata a questo personaggio? Per il resto degno di nota soltanto la miniserie Shanghai Devil. Ma un giorno verranno a noia anche queste miniserie a 14-18 numeri (nonostante Manfredi sia un grande scrittore)
Le miniserie Star Comics sono tutte nella media, cioè bassa
Interessanti i progetti della GP Publishing con le uscite di Wisher e Il cacciatore. Si tratta di storie francesi altrimenti pubblicate in volumi cartonati da 13-15€
Sui progetti della 7-age invece....beh non dico niente che è meglio
Spero si riprenda l'Aurea. Di nuovo ha pubblicato soltanto Alice Dark (di Bartoli), ma l'ho trovata fiacca. Sto aspettando il corrispettivo dei nuovi Giganti. John Doe invece è nella media III stagione
Panini: unico progetto italiano è Nirvana. Non salvo nemmeno questo, o per lo meno, io non l'ho capito

Comics
Top
-Thor: Dopo Straczinsky c'è gillen. Fino ad Assedio mi sono divertito
-Iron Man: la gestione Fraction è super
-Lanterna Verde: personaggio che ho scoperto quest'anno. I 2 omnibus di Johns sono imprescindibili. Una serie da avere e rileggere
-Batman: Personaggio gestito benissimo. In questo 2011 continua il discorso aperto da Morrison, e stranamente la parte peggiore è proprio quella scritta da lui. Dini (le strade di gotham), Hine (Arkham Rinato) e Daniel (Vita dopo la morte e precedenti) salvano il personaggio con ottime gestioni...nonostante Daniel sia sempre criticato da tutti...

Flop
Il punisher post-Ennis non regge il confronto. Remender scrive un Punisher Marveloso che non ha niente a che fare con quello i stile Vertigo di Ennis.



--


molto lentamente sto abbandonando la monotona Bonelli per la Dc

Italia:

TOP

-Tex: una buona annata, soprattutto per la serie regolare; il Ranger vampirizzerà pure le altre serie sottraendo loro collaboratori, ma i frutti dell'operazione si notano e sono succosi.
-Martin Mystére: menzione meritata anche solo per Longitudine zero. Spiace solo l'impressione che si stiano tirando le fila, ma se il BVZM è destinato a non durare troppi anni ancora, meglio chiudere col botto.
-Stria: capolavoro. Simeoni da brivido (in tutti i sensi..!), sceneggiatura divina e messaggio che mi ha turbato e fatto pensare. Sugli scudi!
-John Doe: quarta stagione piacevolissima, non adatto a chiunque, ma chi ama divertissement metafumettistici e citazioni a valanga non dovrebbe farselo sfuggire.
-Kepher: eh vabbé, siamo solo all'inizio Però, per me che avevo sempre un po' snobbato la Star, è stata una gradita sorpresa. Ritmo, ironia, un realismo nel linguaggio che in Bonelli purtroppo si vede di rado Speriamo si prosegua su questi livelli.
-Topolino: ebbene sì, sono fumettisticamente onnivoro Annata positiva, gli ultimi mesi veramente spaziali, con storie divertenti e per nulla scontate come non se ne vedevano da tempo. Il rilancio è riuscito appieno, IMHO.

FLOP
-Shangai Devil: specifico immediatamente che la bocciatura è totalmente personale. Le ambientazioni orientaleggianti in genere mi lasciano freddino, e leggendolo non vi ho trovato nulla che mi convincesse a seguirlo a dispetto di questa mia idiosincrasia. Peccato.
-Alice in the Dark: tradimento! Il Bartoli che ho adorato nella succitata ultima stagione di JD mi ha deluso alquanto con questo lavoro. Riconosco di non rientrare nel probabile target della pubblicazione, ma un fumetto rivolto espressamente ad un pubblico di ragazzine emo mi pare limitativo per le potenzialità del Bartoli

LIMBO
Il nostro Dylan non saprei come valutarlo. Storie che non mi sono dispiaciute ne ho lette, ma nessuna mi ha lasciato poi nulla di eccezionale. Insomma, non una sequela di ciofeche, ma neppure un annata memorabile. Senza dimenticare che La piramide capovolta e la prima breve di Gualdoni sul Gigante gridano vendetta al cielo


Comics:

Scoperti quest'anno, quindi non posso azzardare paragoni Esprimo però il mio apprezzamento per la x-saga Secondo Avvento e per il buon Spidey (anche se gli ultimissimi numeri... ). Divertente il nuovo arrivato Deadpool

Dylan Dog è nel limbo da un decennio...sperare che si svegli dal coma mi sembra pretenzioso anche solo pensarlo..
Dal 2005 che mi sono iscritto a questo forum non ho fatto altro che sentire commenti di questo tipo, per cui o saremo noi ad abbassare le nostre aspettative oppure si taglia il personaggio e lo si segue una tantum solo per gli scrittori che si preferiscono..

Ho sentito dire che la qualità di Julia sia calata. Il personaggio non lo seguo da anni (prima del 100), c'è qualcosa di vero?

Mah, la qualità incostante mi sembra un problema della testata in generale, certo autori più validi di altri ce ne sono, ma che diano un'assoluta garanzia non ne vedo

Julia non la seguo neppure io, ma un fisiologico calo della qualità non mi stupirebbe, dato che Berardi persiste nel farsi personalmente carico di gran parte del lavoro. Lo stesso Seijas, nel Texone, lamentava apertamente di sentirsi un po' limitato dalle dettagliatissime sceneggiature di B.

Al di là della qualità (su cui, ripeto, non posso pronunciarmi), la gestione monocratica di Julia ha IMHO il difetto di limitare il numero delle uscite: se davvero, come sembra, Julia è il terzo personaggio più popolare di casa Bonelli (avendo, pare, superato Nathan Never nelle vendite), non sfruttarlo e limitare le uscite extra al solo Almanacco è un'opportunità persa per la casa editrice.

Su Dylan...2011 discreto, c'è stato di peggio, ma in ogni modo un costante stabilizzarsi verso un prodotto medio/basso. Che è male. Nessuno pensa che i tempi d'oro possano tornare, ma nemmeno accettare questo andazzo. A storie qualitativamente ottime ( Anime Prigioniere, Ritratto di Famiglia, La Seconda Occasione ) ne seguono altre mediocri in una maniera incredibile. Lascia stupiti l'oggettiva disarmonia della testata, il suo procedere ondivago e come è stato fatto notare da molti, l'incapacità di molti autori di centrare il personaggio Dylan Dog, quasi lo si scrivesse contro voglia.
Basterebbe un minimo di attenzione in più, qualche scelta più coerente e coraggiosa.
Voltare pagina a livello di intreccio se questo non sa proporre più nulla di avvincente, oppure decidersi verso lo schema perduto se si ritiene che questo sia ancora narrativamente valido.
La Piramide Capovolta credo sia la storia più brutta mai fatta. Cose come quella, comunque la si voglia vedere, sviliscono DD e i suoi lettori. Che non ci siano più riproposte è un desiderio che credo noi tutti, ci auspichiamo.

Julia viaggia a livelli di eccellenza costante. Dopo il cento, di capolavori ce ne sono stati tantissimi. L'unica nota dolente è che forse gli ultimi numeri sono un po' debolucci, ma credo che la cosa sia incidentale e non sintomo di una crisi creativa.


Di autori più che validi ce ne sono, eccome! Parliamo di Medda, Barbato e anche Enna.
Il problema è che la redazione (o chi per Dylan) ha scelto di "allontanarli" per un non ben precisato motivo.

Rileggi bene, mai negato la validità di alcuni autori Anche loro, però, incorrono talvolta in scivoloni non indifferenti (do you remember Il santuario barbatiano..?), così come sceneggiatori meno quotati possono lasciare un ricordo piacevole con alcune buone prove. Per questo non mi convince appieno l'idea di comprare sempre a scatola chiusa un numero della Barbato ed evitare come la peste un Di Gregorio o un Gualdoni. Chiaro che in un confonto generale la prima si mangia gli altri due a colazione, ma neppure lei (o chi per lei) può dirsi una garanzia assoluta (repetita iuvant) di qualità.

Medda ed Enna sono attualmente alquanto impegnati, che io sappia. Il primo si divide tra il "reboot" neveriano e la mini in preparazione, Enna ha una serie tutta nuova di prossima pubblicazione, senza contare l'impegno con il Topo per Paperino Paperotto.

Se poi ad allontanarli sia stato un complotto pluto-giudo-massonico della redazione cattiva o se non abbiano invece autonomamente scelto di dedicarsi a progetti più personali (e tramite i quali possono dunque esprimersi più liberamente) non lo so, ma non darei necessariamente per oro colato la prima ipotesi.



Clap clap clap Ecco, proprio un indirizzo di fondo da dare alla serie è IMHO la necessità primaria. Si decida se Dylan deve essere un fumetto fantasy, un thriller, un horror (!) o qualcosa di più sperimentale, e si adottino autori e soggetti coerenti con la scelta. Questa serie ha un bisogno disperato di coerenza interna.

Top
.Tex: lo compro da quando ero piccolo e tra alti e bassi non mi ha mai deluso.
.Dampyr: come per Tex, anche se lo compro da meno tempo.
.Julia: idem
.Dr.Morgue: new entry nelle mie grazie, spero abbia un seguito.
.Stria: divorato e bellissimo.
.Nathan Never: la guerra dei mondi ha dato qualche bello scossone, con piacevoli novità e "ritorni" (Legs ).

Flop
.John Doe: questa stagione mi ha abbastanza annoiato, capisco l'espansione metafumettistica, ma non è che sia stata questa ventata di innovazione. Deludente.
.N.O.X.: difficilmente ho letto qualcosa di scritto peggio.
.Nuove mini-serie star: so che sono appena uscite ed è un giudizio solo parziale, ma i vari Kepher, Legion75 mi hanno lasciato totalmente indifferente.
.Dylan Dog: con riserva, ma mi sono fermato al 300, non lo reggo più

Perdonami ma non concordo...
Comincio col dire che ho letto i primi 80 e sino al numero 60,la qualità è rimasta decisamente molto alta...Poi di vaccate ne ho lette un bel po,alcuni numeri sono francamente discutibili mentre altri mi sono risultati monotoni e noiosi.
Non si può in ogni numero dire che Julia è stata cresciuta da sua nonna perchè ha perso i genitori...Non si può ricorrere sempre all'espediente di uomini che per un motivo o per l'altro,giocano coi sentimenti di Julia e poi la fregano e l'abbandonano...Sono solo esempi,non so se poi sia cambiato qualcosa.
E sinceramente,la decisione di uniformare i disegni è un qualcosa di altrettanto discutibile ma non voglio dilungarmi.

Sono gusti e opinioni,sia chiaro...Ma per me,già dopo il 60 la qualità della serie è andata scemando.

Colgo di non essermi espresso molto bene. Per "più che validi" intendevo autori che garantiscono uno standard qualitativo alto, non semplici artigiani o scribacchini. Medda, tra l'altro, ha una conoscenza del personaggio notevole che altri non dimostrano di possedere (redazione inclusa!).
"Il Santuario" non mi sembra un esempio calzante di storia brutta perché la Barbato, all'epoca, ha dichiarato di averne scritto soltanto una parte (il resto sarebbe opera di un altro autore non citato nei credit).
Riguardo alla "garanzia assoluta" (ti prendo alla lettera) converrai che si tratta di un discorso soggettivo e che quindi soltanto tu puoi giudicare cosa prendere e cosa no.


Non è questioni di complotti o di redazione cattiva, ma di scelte sbagliate. E l' "allontanamento" di questi autori - nonché il fatto di non aver mai posto uno di essi al timone della testata - non è indice di lungimiranza da parte di una redazione che dimostra, ancora una volta ( qualora ce ne fosse ancora bisogno), scarsa consapevolezza dei problemi che affliggono la testata.


Punti di vista.
Julia è fatta proprio così, e non dal n.60 o dal n. 100, ma da sempre. Non ho mai rilevato i cali qualitativi di cui parli, anzi, se devo dirla tutta, dopo la boa del 100 ho notato addirittura un miglioramento complessivo nella capacità di scrivere il personaggio.

Anch'io, a dire il vero. Julia è sempre la stessa, ma, per varie ragioni - come il ripetersi di una serie di situazioni-tipo che effettivamente si incontrano molto spesso - c'è la possibilità che, dopo un po', venga a noia. A me succede con regolarità, per dire; però questo non ha nulla a che vedere con la qualità, perché gli albi continuano a essere scritti benissimo, talvolta divinamente.

Vengo e mi spiego meglio...

Ha senso che ogni due per tre,Julia spiega di esser rimasta senza genitori ed è stata cresciuta dalla nonna?Non mi pare che Tex ricordi che sua moglie è morta o che Dylan fosse un poliziotto...
Mi stanno bene i teatrini con il tenente,con Irving a far da paciere,mi stanno bene alcuni clichè...Ma altri sono francamente inutili e noiosi...Per non parlare del diario,spesso melenso stile Bridget Jones,e in un noir non mi piace.
Ripeto,i primi 60 son quasi perfetti,li ho letti con estremo piacere e si nota la mano dell'autore,le sue conoscenze,i dettagli.

Ma il numero 64 "LA NOTTE DEI DIAMANTI" è veramente un albo scarso,un feuilleton piu che un giallo vero e proprio.
Il 66 "MORTE IN LINEA" è banale e tirato a lungo. Il 76 "LA STORIA DI JASON" è scontato.
Esempi...Ma se la serie è rimasta uguale a ciò che ho letto sinora,ho fatto benissimo a non andare avanti.

Per tornare in topic,salverei IL CACCIATORE,testata dignitosa.
Aspetto il numero 2 di NIRVANA per confermare meglio il giudizio tutto sommato positivo rispetto al primo numero.

Alice Dark non fa per me,non son riuscito a finire il primo numero,per quanto come grafica non mi dispiaccia.

Dei pregi e difetti di Julia credo di pensarla come Vanz. Diciamo poi che sono io che preferisco ritmi narrativi diversi...

quest'anno inoltre ho abbandonato anche Diabolik: Storie monotone e gialli a volte sempliciotti. Lo ripeterò a vita, il formato pocket non si presta a storie dettagliate e complesse.
Per un attimo chiudo gli occhi e me lo immagino scritto da Ennis o Brubaker...ma quando li riapro mi ritrovo la testata che compatisce gli omosessuali...

Il top di quest'anno passato: San Michele

Azz "la storia di Jason"?!? Ma se è uno degli albi piu belli di tutta la serie.