Ho incontrato Giovanni DiGregorio per strada a Palermo..figo!
Mi chiede informazioni e inizialmente non lo riconosco. Segue un siparietto comico dove provo a ricollegare la sua faccia (vista da qualche parte sul web) allo sceneggiatore di DD. Poi finalmente grazie all'assist perfetto della mia ragazza che proferisce le parole più impotanti della sua vita "Dylan Dog" (non so come le è passato per la mente?) arrivo alla soluzione dell'enigma. Prima di passare alla mini-intervista improvvisata sul momento, devo dire che è una persona gentilissima e simpaticissima, si è fermata a parlare per circa 10 minuti come se ci conoscessimo da anni ed è stato ben lieto di rispondere ad alcune mie domande.
Non fate caso alle domande, non erano state programmate:
- Ama la Barbato e il suo stile "viscerale", nonostante sia in contrapposizione con il suo modo di scrivere più "razionale e cerebrale". Segue Medda fra i suoi preferiti.
- Ci sono circa una quindicina di storie da pubblicare, tra cui 2, da lui stesso, ritenute "bruttine" (anche se non ho ben capito se il suo "brutto" equivale ad una sufficienza o meno)
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Ha confermato l'aria di censura imperante in redazione: anche lui è stato soggetto a tagli, rimaneggiamenti, correzioni che, ovviamente, hanno inficiato sul risultato finale delle sue storie. Quindi anche lui non gode di una certa libertà d'espressione e questo può essere ricondotto anche ai suoi lavori: buoni soggetti, che però, non sono supportati da una altrettanto sceneggiatura.- Riguarda i titoli mi ha detto che è Gualdoni che li prepara, scegliendoli da una lista da lui stesso impostata. Anche lui pensa che siano orribili (su tutti Tra moglie e marito...)
- Speciale della Barbato: ha confermato che doveva essere una storia di lunghezza standard. Alla mia domanda chi fosse l'altro sceneggiatore mi ha sorriso (ho pensato che fosse lui stesso, mia impressione)
- sta lavorando per una serie di cartoni animati che andrà in onda sulla Rai, non si sa nè quando e nè per come. Attualmente lavora in Spagna e continua a lavorare per la Bonelli.
- Web: è restìo riguardo blog e affini, ma qualche volta ci legge.
- Pennacchioli/Chiaverotti: non ne ha mai sentito parlare
Aleggia il mistero..
Che nervi...mi spiace a queste condizioni per me Dylan Dog può pure andare alla malora. Ho sentito di queste cose da più fonti, sinceramente non vedo cosa ne abbiano da guadagnare alla Bonelli a voler edulcorare tutto. Io mi sono fermato con 300. Mi spiace, ma non ha proprio senso continuare con un personaggio che cambia, ma in peggio, tradendo pure certi requisiti storici di base.
Perderanno sempre più lettori. I ragazzi teenager di oggi, ai quali questo tipo di prodotto scialbo è indirizzato, non leggono Dylan Dog e men che meno ne saranno attratti dallo stile odierno.
E va bene così.