Se dici che il Dylan del ventennale è del tutto fuori parte, sono pienamente d'accordo. Ma lo è anche questo, allo stesso modo.
Il finale di
Gli uccisori l'ho tirato in ballo anch'io, per difendere la conclusione del Gigante (nello specifico la storia di Bilotta), ma comunque si tratta di un'altra cosa. Basterebbe dire che quello dei primi numeri era un altro Dylan, con alcune caratteristiche che poi non sono più state riprese, ma, a parte questo, è tutto il contesto a essere diverso: là c'era un gruppo di deliranti ricconi senza scrupoli che avevano causato non so quanti morti sulla base di ciniche strategie economiche, qui c'è un mostro che uccide solo e unicamente per nutrirsi (quindi per sopravvivere), e oltretutto inizia a farlo solo quando - per motivi economici - il cimitero viene spostato.
Ergo, la tirata "i mostri siamo noi" ci sarebbe stata particolarmente bene, visto che i colpevoli indiretti per i morti sono quelli che hanno deciso di cambiare sede al cimitero. In tutto questo, Dylan che fa? Spara al mostro mentre questo è accucciato come un cagnolino! Ma neanche in mille anni! Quando mai il vero Dylan avrebbe fatto qualcosa del genere? Ma neanche Tex! Tanto vale, allora, trasformare Dylan in un cacciatore, fargli impugnare un fucile da caccia grossa e farlo partire (in aereo, tanto...) per l'Africa, con l'intento di sterminare leoni, coccodrilli, ippopotami e compagnia bella... Animali cattivoni che, ogni anno, fanno fuori non so quanti abitanti del luogo.