dogares ha scritto:
Non dico che lo pensasse Di Gregorio, visto che pare poterlo pensare solo Sclavi, dico che lo dobbiamo pensare noi se umanizziamo al punto un personaggio dei fumetti da pretendere coerenza da parte di un eroe concepito da una testa sola, ma poi portato avanti da molte altre.
A parte che su "Johnny Freak" ( ma ancor più ne " Il cimitero dei freak " a dir il vero ) quoto chi affermò che ci si trovava davanti ad una stupenda, ottimamente costruita, splendidamente sceneggiata, ma anche ruffiana opera di melensaggine, è inutile paragonare certe opere a questa storia. Si fa leggere e amen, mica punta al capolavoro.
Non ci capiamo.
Non sto dicendo che Dylan è perfetto così com'è e che Sclavi è infallibile; sto dicendo che Dylan è stato caratterizzato in un certo modo e quel "certo modo" DEVE essere rispettato da chi lo scrive. Sclavi il personaggio l'ha creato, chi se non lui può determinarne le caratteristiche?
I personaggi dei fumetti non devono comportarsi in modo realistico! Men che meno i personaggi iconici, che sono sempre uguali a se stessi. Mica Tex può diventare pacifista da un giorno all'altro, così, perché a un uomo vero può anche succedere... Tex è un personaggio di carta, quindi va bene che si comporti sempre alla stessa maniera. Idem per Dylan: magari un uomo in carne e ossa può anche cambiare modo di comportarsi, ma Dylan non può né deve farlo... Ma che scherziamo? Se accettiamo una cosa del genere, allora accettiamo che il personaggio, poco per volta, si possa trasformare in qualcosa di completamente diverso da quello che era.
E, ripeto, non ne faccio una questione di meglio o peggio (anche a me alcuni comportamenti patetici del Dylan sclaviano non piacciono), ma di rispetto delle caratteristiche fondanti del personaggio.