Cravenroad7

"Bellissima" "che suspence" "cattura l'attenzione, traspare l'emozione" "puntata splendida"

va bè, è andata alla stazione -_- ... sempre un pò esagerati i blogger, eh
mi sa che d'ora in avanti me ne leggerò minimo tre puntate alla volta perchè così non è che abbia molto senso

Vabbè, ma che cosa ti dovresti aspettare dagli amici dell'autrice!??

Seriamente, rimango sempre sconvolto dalla faziosità quand'è così smaccata, va bene difendere un credo o una fede religiosa, sportiva o quel che sia ma così si sfiora davvero il ridicolo, boh

Anch'io ho provato come disegnatrice, ma non è andata bene
Nun ce posso fa' nnniente, il tratto di questo tipo non mi appartiene e non mi riesce PENNNNIENNTE! Lo diceva il "capo" mio: "Cheee???? Ma te lavori con la mezzatinta...che ce vuoi fa' con la Barbato?!" E vabbè, vabbè! A ognuno il suo.
Il progetto, aldilà di questo, sembra carino, bisognerà vedere dove va a parare...mea culpa: ho letto solo il primo episodio, ma provvederò a leggere il resto quanto prima

Insomma...benino ma credevo meglio. Diciamo che è molto poco per giudicarlo appieno. Molto adolescenziale, quindi fuori target per me, disegni a volte gradevoli a volte meno.

Mah, boh, eh? Ma cos'è sta roba?

Comunque, se dovete seguire un web comic seguitevi harpun: http://harpun-comic.blogspot.com/

A me sta iniziando a piacere veramente molto.
Può sembrare la tipica storia adolescenziale, ma in sottofondo si sente che c'è qualcosa di diverso, di adulto, di oscuro, un qualcosa più grande della protagonista stessa, che va oltre il suo irritante modo di fare e di pensare.
, stiamo a vedere, ma ribadisco, secondo me ne vedremo delle belle.

A me piace molto, la Barbato ha il pregio di dare il meglio a prescindere dal genere scelto... sono sicuro che sorprenderà... però 6 paginette a settimana sono noiose da attendere...

Io non sono riuscito ad andare oltre le prime tre pagine ç.ç

Bah, saranno i tempi che corrono, saranno le pezze a culo, ma l'incubo di una ragazzina nullafacente, della medio-alta borghesia lombarda, che vive in un villone, che ha nel suo futuro la catastrofica scelta di "lavorare in ditta col padre o in agenzia con la madre", che riceve 20 mila euro di buona uscita, non mi attira più di tanto... Sicuramente il personaggio è stato volutamente creato per stare sulle palle (lo spero almeno) però dovrebbe riuscire a catturarti in qualche modo, cosa che con me non è riuscito a fare. Secondo me la cosa va a finire che la tipa si ritrova a Quarto Oggiaro dove riuscirà grazie a qualche incontro a capire un po' più di se stessa e della sua vita XD ovviamente spero che non sia così... p.s. ho letto le prime 4 puntate

aspettando qualche puntata in più per dare un giudizio sull'opera, è possibile iniziare a discutere sull'aspetto economico dell'opera, secondo lo spunto di Recchioni.

http://prontoallaresa.blogspot.com/2011 ... vvero.html

Io sono in disaccordo, c'è una differenza fra un editore che sfrutta e un autore che mette in mezzo il proprio lavoro, non guadagnando niente dal lavoro altrui.

Il discorso di Recchioni arriva a conclusioni giuste (evitare di creare un precedente che permetta in futuro di fare macelleria lavorativa anche nel fumetto) partendo, però, da premesse sbagliate, perchè quello che sta facendo la Barbato non mi sembra per niente un espediente per far soldi sulle spalle di altri (niente pubblicità sul sito, niente di niente). Recchioni secondo me intendeva dire che l'esperimento Barbato opportunamente alterato possa trasformarsi in qualcosa di deleterio (e su questo per me ha ragione), però sarebbe come imputare a Nobel le morti fatte da Hitler... Tornando alla storia (del fumetto), ho letto la quinta puntata e continua a non attirarmi, continuo a leggerlo non tanto per la storia ma per il progetto di "alternativa" fumettistica... p.s. nella terza pagina del 5 numero c'è uno che sembra morgan...

Mamma mia lo sto adorando questo progetto di Paola! Martina è la solita ragazzina mongoloide che rappresenta 1/3 dei giovani d'oggi. Appena ha dei soldi pensa subito a spenderli, l'unico suo obiettivo nella vita. Odio il suo modo di fare l'orgogliosa e questo la porterà ad una sonora in**lata. La sua famiglia è ancora più patetica: il padre ora si rileva essere sottomesso da una moglie ridicola, che fa il solito lavoretto da impiegata che pensa più a smaltarsi le unghie che a lavorare, che esce prima da lavoro per portare quella ritardata di sua figlia dall'estetista (?!?! però conosco persone che davvero fanno così purtroppo).
Insomma un ritratto in parte realistico e in parte simpaticamente (o fastidiosamente, dipende dai gusti) grottesco. Forza così Paola!

Se Recchioni si soffermasse un po' di più a criticare ciò che fa lui non sarebbe un male...

Letto il discorso di Robe. Quoto in pieno. Sopratutto nella parte in cui afferma che per un esordiente, può essere estremamente pericoloso e difficile esordire in un progetto così, poiché tutti da lui si attenderanno il massimo, e se da un lato è lecito che ciò accada, da un altro è ben diverso pretenderlo da chi ha una rete di protezione ( economica, lavorativa ) alle spalle e chi no.