Cravenroad7

brutta forte la copertina.

oh merda!

sul color fest del prossimo anno (presumibilmente quello di agosto) una storia disegnata da freghieri, non sarà lui a colorarla.

E' ufficiale, e non posso che gioire

http://alexcrip.blogspot.com/2011/11/color.html

Già il fatto che in protagonista sarà Dylan è già qualcosa! Ormai quello che vediamo nella maggior parte delle storie che escono ultimamente, tutto può essere fuorchè il "nostro" Old Boy!

Nell'ambito di Dylan, la mia "fama" è direttamente collegata all'eco di una singola storia.
Non di più. E nemmeno di meno, sia chiaro.


Quanto al blog e a internet: mi fa sorridere che uno dei primi blog italiani, letto principalmente da persone che nemmeno sanno che lavoro faccio perché non interessate ai fumetti, sia il mio modo di farmi pubblicità.
Il blog è una attività del mio lavoro, al pari delle altre.
Che sta andando bene. A prescindere dai fumetti.

Ripeto e rinnovo in toto quello che ho scritto e credo di essere stato abbastanza chiaro.
IMO a parte "Mater Morbi" (ottima) e Fuori tempo massimo (eccellente), le altre tue storie sono state sopravvalutate in questi lidi e ciò perché la notorietà in rete paga.

Questione blog e internet: precisa meglio, uno dei primi nell'ambito "fumetto" e quindi di converso chi lo segue sà benissimo la tua attività.

io e simone d'accordo? i maya avevano ragione!.

Permettimi una puntualizzazione:
se dici che il blog non ti serve per farti pubblicità (perchè è letto soprattutto da gente che non segue i fumetti) e poi però aggiungi che è un' attività del tuo lavoro (che sono i fumetti), non è un controsenso?

Per il resto non ci vedo nulla di male nel curare la propria immagine professionale e rendere i propri prodotti più appetibili, tanto alla fine per i risultati è sempre il talento che conta, e se "Mater Morbi" ha fatto strage di consensi non è certo solo perchè tieni un blog.
Peraltro, la notorietà che ti sei portato appresso quando hai iniziato a scrivere per questa testata non è necessariamente un vantaggio, visto che si suppone possa causare un aumento nelle aspettative dei lettori e quindi una maggiore criticità (la classica lama a doppio taglio, insomma).
E non parlo certo da tuo incensatore, visto che quando le tue storie non mi piacciono lo dico senza problemi.

Il problema è che tu dici che il mio lavoro sono i fumetti.
Il mio lavoro è anche i fumetti.
Che sul blog sono rappresentati.
Ma faccio anche un mucchio di altro, tra cui, appunto, il blog.

Nell'ambito "fumetto" ce lo hai aggiunto tu.
E' uno dei primi in senso assoluto.
Ottavo nella classifica cultura di Wikio, sessantesimo in quella generale di Blogbabel, con 180.000 page views al mese e oltre 4000 visitatori unici al giorno.
E non è popolare perché io sono popolare.
E' popolare di suo.

Poi, un giorno, qualcuno mi spiegherà quando e come essere popolari sia diventato un disvalore per una testata che ha come scopo quello di vendere, ma quello è un mistero altro.

Lo sarebbe nel caso, tutto da dimostrare, che l'eccessiva popolarità di un autore impedisca una corretta analisi del suo lavoro. Cmq qui mi pare che ciò non avvenga, dato che molte tue storie sono e vengono criticate come e allo stesso modo di altre. Forse, e qui tu non c'entri nulla, si è molto indulgenti con alcuni ed eccessivamente critici con altri, senza far nomi. Ma internet o un blog, c'entrano poco o nulla.

In genere i lavori dei vip vengono sviscerati con maggiore severità, fino a degenerare in un vero e proprio sbudellamento.

Ma credo sia inevitabile. Soprattutto da quando esiste internet.

E pensare che io ero un assiduo lettore, come il Rrobe, di un blog di una persona che stimo moltissimo (Elvezio). Leggevo i suoi commenti ai post, ho sbirciato il suo blog e manco mi immaginavo che fosse quel Recchioni lì. Alla faccia della pubblicità.