Cravenroad7

TOP 100, POSIZIONE 95

Daryl Zed è un fumetto un po' stupido, sono d'accordo, però Sclavi scrive una storia particolare, metafumettistica e tutto quello che volete che a quel tempo poteva forse definirsi coraggiosa?
Poi il finale, e forse qui mi mangerete, è un vero trionfo artistico di assurdità (tanto amata) che il Maestro ci donò per sole 2300 lire oggi con 5400 lire ti danno Una affezionata clientela. In poche parole una volta compravi l'oro con €1,15, oggi la mrd costa più del doppio.

CAPOLAVORO!

voto 7

un fumetto che per certi versi fece storia .
a me era piaciuto parecchio ,più per la vena polemica che per la storia in sè.
voto 8.
concordo con ch idice che uscisse ora perderebbe molto del suo significato.

accettabile.

Il manifesto dylaniato contro la censura, forse un po' troppo verboso e retorico, ma l'intenzione sola e il finale gli valgono un ottimo. Un albo coraggioso e politicamente impegnato, come (ma in maggior misura) era stato il #63.
L'unico cruccio che rimane è l'aver bruciato troppo presto il personaggio di Cherill, già visto nel #27; poteva essere ancora un valido antagonista nel futuro. E poi io attendevo si avverasse la profezia della terza guerra mondiale.
Si fa apprezzare anche il Dall'Agnol "in divenire".
Erano altri tempi.. oggi la situazione appare quasi paradossale. Sclavi si crucciava che questa storia non fosse stata capita, ora forse per qualcuno è meglio così.

accettabile a posteriori
ma a quei tempi, in quel clima storico per il fumetto horror, mi fece gridare al capolavoro

eretico

Buono

Verissimo e ne stiamo pagando le conseguenze.

Veramente mi sembra che la tematica sulla libertà di espressione/informazione e la manipolazione delle masse sia più che mai attuale.

Necessariamente didascalico ma scritto meravigliosamente.

Masterpiece.

Ricordo che a quei tempi l'argomento andò in Parlamento

Bellissima storia, l'ho apprezzata molto, così come i disegni. Voto 8,5

Sarò banale, ma rammento torture e sadismo, il che accresce la mia voglia.
Quindi lo rivaluto, almeno in parte poiché rammento anche la piagnucolosa figura dell'autore di fumetti ed il finale, che è ottimo ma scentra tutto in una auto commiserazione francamente irritante.

E dopo questa me ne vado a nanna che se scrivo così è brutto segno..

Io non ricordo tutta questa autocommiserazione nel finale.

E' implicita nella scena della vittoria delle forze del male, inquisizione, su Dylan, simbolo di libertà editoriale e di pensiero.
Anzi ripensandoci, tale numero è un'aggravante, poiché crea il precedente del Dylan Dog assunto, appunto, a simbolo. Cosa che poi è degenerata ( DyD simbolo di cause animaliste, DyD simbolo di campagne contro l'alcool, le droghe, ecc...ecc...).
Quindi cambio idea di nuovo e manco lo riabilito. Lo stronco proprio !