Cravenroad7

Ok, passi per L'ombra dello scorpione (troppo ma veramente troppo lungo per quello che ha da raccontare, e quello che racconta non è niente di eccezionale) e passi per la serie della Torre Nera (che per me è sacra, ma son sette libri e richiede diverso tempo, e sarà pure un must ma è conosciuta pochissimo)... ma IT, vace, lo devi leggere!

Quoto, It è stupendo. L'ombra dello scorpione l'ho mollato a metà perché era prolisso come pochi.

Va bene, lo farò, mi serviva solo un vostro sprone effettivamente mi aveva sempre spaventato la voluminosità del tomo

In effetti è così voluminoso perchè racconta la storia di 6 personaggi se non erro...

Racconta una città...uno spaccato di vita americana dalla fine della prima guerra mondiale ai giorni nostri.
Capolavoro. Certe scene fanno venire i brividi.

Finito 22/11/'63. Mah, boh, un po' altalenante. Di positivo ha che nel complesso scorre bene, in alcuni punti benissimo, ma questo è tipico di King. Ci mette un pochino troppo ad ingranare forse, è la parte centrale che cattura e ti tiene incollato alla pagina (diciamo il blocco pagina 200/600, più o meno). Se c'è una nota dolente è il finale: il libro poteva e doveva finire cento e passa pagine prima, invece si allunga il brodo in maniera abominevole, sconfinando quasi nella fantascienza, cosa che nell'economia della storia stona parecchio.

Peccato, avevo letto recensioni che ne parlavano come di un capolavoro, nonché del miglior King da eoni a questa parte. Comunque lo leggerò lo stesso, prima o poi (con King sono indietro di 5 o 6 libri, ho perso il conto).

Dove hai letto recensioni del genere?
Se prendiamo anche solo gli anni più recenti, secondo me, roba come La storia di Lisey, Duma Key, Notte buia, niente stelle gli sono molto ma molto superiori. Questo è un libro con luci e ombre, un capolavoro no nella maniera più assoluta, ma comunque di piacevole lettura. Poi insomma, King è King, son pochi quelli che ti sanno raccontare una storia come lui

Ci credo...con quasi 1300 pagine

A dire il vero un po' ovunque.

Per esempio, D'Orrico sul Corsera gli ha dato 10/10 (però non ho letto la recensione).

In effetti, non parlo di questo libro perché non l'ho letto, i finali di King sono a volte un poco mortificanti.
Quello di It ad esempio mi deluse parecchio. Cioè non vale la mappazza di capolavoro precedente !!!
Guarda credo di averlo finito in meno di un mese. Mi aveva fatto venire la febbre da clown !!

Ma io questa cosa che si dice spesso, ovvero King scazza i finali, ormai la trovo quasi un luogo comune. Sicuramente è vero che qualche finale non sia all'altezza, ma considerando la sua sterminata produzione, almeno per quanto mi riguarda (e credo di averne letti una trentina poco più), non è così catastrofico. It fra l'altro è uno di quelli che mi è piaciuto molto

Quello migliore per me è quello di Pet Semetary. Anche la Zona Morta svacca un po alla fine...no ?
It lo trovo a livello di finale, troppo prolisso e poi

In ogni caso stiamo parlando di un maestro.

Invece secondo me quel finale mistico-universale-metaforico-allegorico-altri aggettivi a piacere è proprio ciò che rende ancora più profondo e stratificato il romanzo. O almeno questa è l'impressione che ricordo, il libro l'ho letto tanti anni fa, magari a rileggerlo oggi lo ridimensionerei un po' (magari no). Ma tanto non credo proprio lo rileggerò!

Il finale di Pet Sematary è fantastico, ma anche quello de La zona morta mi è piaciuto molto. E quello di Cuori in Atlantide, Il miglio verde, Misery, La Storia di Lisey, Il gioco di Gerald,... A pensarci bene devo dire che di finali davvero brutti ne ricordo pochi

Eh mò, da un estremo all'altro ora. -_-
Che la maggior parte dei finali di King siano delle boiate allucinanti è piuttosto risaputo, dai, poi che sia diventato un luogo comune ricordarlo - un pò come "i politici rubano" o gli avvocati non hanno una coscienza" - non è colpa di chi lo ricorda. I quadri migliori, a mio parere, li chiude invece proprio nei racconti (Incubi e deliri su tutti, per me "Denti chiacchierini" e "La stagione delle piogge" sono due piccoli capolavori)