Cravenroad7

asterix e obelix...

Storia molto carina.
Premetto che prima di leggere questa storia Recchioni non sapevo neanche chi fosse(Mater Morbi non l'ho ancora letta),e se questo è il suo esordio sulla serie mensile c'è di che ben sperare.
Qualche difetto c'è ed è incontestabile:la storia finisce in maniera troppo sbrigativa,e alcuni nodi dell'intreccio non vengono sciolti,come giustamente faceva notare ilMaLe..ma questo mi sembra essere un difetto comune a molte storie dylaniate:d'altronde non deve essere facile riuscire a dire tutto in sole 94 pag.
Tuttavia mi sembra che l'autore sia entrato perfettamente nel contesto dylaniato,offrendo una classica storia assurda che fa riflettere sull'impossibilità di un mondo perfetto;mondo perfetto che non puà aversi se non con l'eliminazione dei difetti della razza umana,e questo è appunto impossibile,tanto che la soluzione ai problemi è portata da una razza aliena(sono davvero degli alieni??).
Ho molto apprezzato il ruolo di Groucho,che anche grazie alla Barbato,mi sembra ormai allontanato da quel ruolo marginale di semplice sparabattute a cui era stato relegato negli anni passati.
Brindisi è il solito Maestro,che regala alcune vignette stupende:bellissime le prime pagine della storia,e i primi piani del "Groucho onirico".
In attesa di leggere "Mater morbi",per Recchioni dico:buona la prima!

Vedo che quest'albo ha scatenato una bella discussione.

Il soggetto mi pare molto buono, la sceneggiatura enormemente meno: non so se sia una cosa voluta, ma alcuni passaggi sono un po' buttati via (Dylan che fa il piacione con Molly... in generale Dylan che fa il piacione non si può più vedere, a mio modesto avviso); altri sono frettolosi (l'asterixata, il finale); e altri sono proprio inconcepibili, dal mio punto di vista.
Prendiamo pagina 38 (e successive): ma chi mai reagirebbe come Molly e Dylan in presenza di un fatto tanto inquietante come il dissolversi di una mano?

Vero che siamo in un fumetto "dell'impossibile", ma se mi si chiede la sospensione dell'incredulità, mi si deve comunque offrire un universo in sé credibile, anche se "altro" da quello in cui viviamo. Intendo dire: le situazioni possono essere anche ai limiti dell'inverosimile (e in DYD ciò avviene praticamente in ogni albo), ma i caratteri dei personaggi no. Non è che di colpo devono comportarsi come degli sciamannati senza alcun senno (mi riferisco sempre alle pagine testè citate).

Non conoscevo Recchioni, se non per Fuori tempo massimo (non male, ma anche lଠil soggetto era molto meglio della sceneggiatura), comunque sono curioso di rivederlo all'opera (leggo DYD con mesi di ritardo, purtroppo).

Finalmente ieri l'ho trovato in fumetteria e l'ho divorato in pochissimo. E' davvero ben fatto, e non mi sono annoiato un secondo nella lettura, cosa che invece capita spesso. Che dire, un'ottima prova per Rrobe. Poi mi sono divertito a vedere citazione del campo di organizzazione aziendale...lo farei leggere ai miei colleghi universitari, rinuncerebbero subito agli studi dopo questa storia XD

Una delle migliori pubblicazioni degli ultimi anni, Brindisi eccellente.

Voto: Eccellente

indubbiamente Recchioni è insieme a Billotta ed Enna tra quei pochissimi nuovi autori che hanno qualcosa da raccontare e il talento per propinarcela. Non si mette in dubbio nemmeno che sia in profonda sintonia con Dylan, con Groucho, insomma con i meccanismi che tutti noi (soprattutto i lettori più anzianotti o quelli mezzi anzianotti come me) riconosciamo come "il vero Dylan Dog". Però Recchioni sta avendo qualche problemino, per esempio trovo che gli altri autori che ho nominato abbiano maggiore "confidenza" col personaggio. IL MODULO A38 ne è la prova, ma basti pensare anche a I NUOVI BARBARI o parzialmente MATER MORBI (che è stata sicuramente per una serie di circostanze la più riuscita). IL MODULO A38 è la classica storia incasinata che piace a noi, con tanti personaggi, dialoghi all'altezza, un intrigo grottesco eccetera. Però la montagna, anzi il grattacielo dell'Iperuranium, partorisce un topolino. Dimenticabile l'inizio, Bloch e l'enigmatico killer sono caratterizzati al minimo (benino, ma sempre al minimo), e dimenticabilissimo il finale. Anzi il finale lascia proprio l'amaro in bocca, scivola via asetticamente. Anche le varie peripezie dopo un pò stancano, l'espediente dell'impiegata tettona si rivela sciocchino. Insomma un discreto buco nell'acqua quest'albo, se guardiamo le premesse. Brindisi davvero in forma e da evidenziare la grande gamma di fisionomie delle varie comparse. Consiglierei a Recchioni minore afflato pubblicitario e maggiore impegno narrativo. Voto 6 o probabilmente 6,5

Intrighi burocratici ai confini della follia collocano lo svolgimento de "Il modulo A38" non a Londra, ma bensì in Assurdistan. Troppo, davvero troppo folle per essere una storia di Dylan Dog e per avere dei riferimenti con la realtà ( siccome il grattacielo esiste davvero).
La storia parte bene e si fa subito interessante con la scomparsa di Groucho, poi la parte con MomentMolly (che tra l'altro ,e giustamente, non si sa che fine faccia) è fastidiosa, con un Dylan antipatico dialoghi non brillanti e comportamento da tredicenne.
Nella terza parte della storia si entra nel surrealismo puro, col finale folle, e qui... standing ovation per il Rrobe.
La sua migliore, seconda "Mater Morbi", terza "Fuori tempo massimo".

Caruccia sino all'epilogo, che come è stato già dibattuto, non è all'altezza dello svolgimento precedente. Non si capisce a che serva il killer con la balestra che per fortuna svanisce presto, essendo un personaggetto di carta velina, ma la storia ha i suoi numeri come tutte quelle scritte da RR...Il finale, con il solito stratagemma da alcaselzer da parte di Dylan è un pò tirato ma nel complesso buona. Voto 6.5.

Non ho letto tutti i commenti,comunque a me questa storia è piaciuta moltissimo

Sì, però il mese prossimo evita i professionisti (bluargh!)

Argh! Non è di buon auspicio!
Comunque ,dai...giusto per motivi di collezione si può fare

In effetti si tratta di un'occasione persa visto le premesse dell'inizio, comunque la sceneggiatura è davvero buona e ti incolla alla lettura fino alla fine. Una volta finito di leggerlo però ti lascia un retrogusto amarognolo; senti che manca qualcosa e resta una specie di opera incompiuta. Se questo albo non compare mai nelle varie top 10, top 20 ecc ecc di ognuno di noi un motivo ci sarà
(se qualcuno l'ha inserita in qualche personale classifica e non me ne sono accorto non me ne voglia e chiedo venia in anticipo per la disattenzione )

Mi sono divertito di più con Asterix

Comunque una sufficienza piena

Contorta o conpanna, sempre confusa è.

Questa storia mi è piaciuta moltissimo, scorre benissimo ed ha anche qualcosa di surreale. Disegni ottimi. Voto 7,5

Guarda che quello che si vede nel fumetto è un grattacielo di Londra, questo http://it.wikipedia.org/wiki/30_St_Mary_Axe