Cravenroad7

mi capita di leggere i tuoi commenti che trovo spesso geniali ironici e mai inetti.
posso chiederti perchè la storia di ambro la trovi così orribile?

@Rimatt: ma inserita così nella storia devo dire che per me stonava. Preferisco che spari in giro alla Tex piuttosto che vederlo decidere liberamente di lasciare morire qualcuno. Comunque buonista non sono di sicuro, io sono per il ritorno alla scorrettezza

POSSIBILI SPOILER

Letta la prima storia, L' alleanza; sufficientemente godibile.
Il soggetto è un non molto ispirato urban fantasy d' azione (genere che si sta dimostrando sempre meno estraneo in Dylan Dog).
La sceneggiatura non fa faville ma è ben calibrata, anche se (in ordine crescente di gravità):
1) i richiami al passato di Rutger mi sono parsi gratuiti;
2) le scene d' azione, che rappresentano una parte consistente del racconto, sono poco interessanti (Piccatto non aiuta, troppo statico);
3) il legame amoroso fra Dylan e Felicity, data l' importanza che ricopre nel finale, non è stato trattato in modo sufficiente per coinvolgere il lettore.
Piacevole invece la sorpresa finale, in cui Dylan mostra il suo lato più umano e abbandona la maschera del buonista a tutti i costi (cosa sempre più rara).
Piccatto, come ho detto non al top nelle scene d' azione, mi è parso un po' meno in forma rispetto a L' imbalsamatore, ma comunque continua a non dispiacermi (anche se certe tavole sono troppo tirate via... il dottore sullo sfondo della terza vignetta di pagina 47, per esempio, è terribile).

SPOILER




Beh, non è che Dylan ammazzi qualcuno a sangue freddo. La scena è valida proprio perché Dylan non lascia morire nessuno freddamente e deliberatamente, si limita solo a esitare un momento: un atteggiamento molto umano, mi sembra.

Ma un atteggiamento non da Dylan anche secondo me.
Mi fa pensare al Cuore di Johnny, cosa Dylan sarebbe diventato se non avesse acconsentito all'operazione. Stona, stona.

Secondo me è un comportamento plausibilissimo da parte di Dylan. Intanto non ha ammazzato nessuno di sua volontà...
...e poi, anche se si deve dire che la storia d' amore con Felicity non è certo stata resa in modo coinvolgente per il lettore (anzi), per me una vendetta volontaria da parte di Dylan verso Rutger, che ha vampirizzato e usato la sua fidanzata, avrebbe potuto essere una soluzione narrativa accettabile e non fuori linea col personaggio.

Di fronte all'imperante buonismo derivante dal JohnnyFreakismo (cito Kramer) questa piccola dose di cattiveria (esita solo un attimo nello sparare, andiamo!!!) è assolutamente la benvenuta per quanto mi riguarda...

E poi un Dylan più bastardo lo si è visto diverse volte...negli Uccisori...in Maledizione Nera...ciò lo rende più umano è meno noioso di come lo hanno ridotto ultimamente..

Vabbè ma questo non è un errore, nell'esitare c'è una volontà di Dylan nell'uccidere il vampiro, perchè era ovvio che se non fosse intervenuto sarebbe morto. Ed acconsentire alla morte di qualcuno è come ucciderlo. Dylan che vuole la morte di qualcuno per vendetta dell'amore di una svampita?
No, a me non convince. Mi sa di cattiveria più che di bastardaggine, e Dylan non è cattivo, anzi, è compassionevole anche con i mostri a volte. Poi che sia gradito o meno questo "cambiamento" è un'altra storia, io dico solo che secondo me stona parecchio.

Il soggetto di BiloTa (...) non mi ha fatto impazzire ma non è male, anche se ci sono degli errori che avete già approfondito sopra.
I soggetti di Gualdoni sono un "Bah", ho trovato quasi passabile la prima e assolutamente insufficiente la seconda.
Ambrosini è Ambrosini. Forse un po' censurato ma sempre una garanzia.

In ogni caso sarebbe interessante che noi si parlasse anche della struttura della prima storia ( almeno la butto lì ), piuttosto che di un colpo di scena finale che può disturbare come dice Eva o piacere come dico io ed altri, ma resa un espediente creato ad arte per far parlare di se.
Davvero piace questa idea di action in Dylan Dog ? Davvero ce lo vedete intrufolarsi travestito da action man in palazzi e corridoi più o meno segreti ? Non che fosse mai stato un mollaccione, sia chiaro, però io la adoravo quando si faceva beccare da stupidotto da Xabaras nel suo covo e ne usciva grazie la custodia del clarinetto, piuttosto che qui.
Piacciono i vampiri super forzuti che zompano, sparano, fanno capriole alla super eroe??
Non credo di esser OT, dato che sto parlando della storia che apre il gigante.
Io su questo genere di horror super eroistico ho già detto la mia.

Mah, guarda che comunque anche Sclavi spesso ha usato Dylan come "action-man" (le virgolette mi paiono d'obbligo) e in palazzi e corridoi più o meno segreti ci s'è intrufolato decine di volte. Poi qui Bilotta non mi pare abbia esagerato in alcun modo: Dylan non fa niente che non abbia già fatto in passato, niente di così supereroistico.

Poi sul genere, che non saprei come definire ma abbiamo capito tutti , sono d'accordo: non è Dylan Dog, e non è nemmeno il mio, però ogni tanto, su un Gigante, ci puo' stare benissimo. Basta sia scritto decentemente. Perché una storia del genere scritta da Di Gregorio mi avrebbe ucciso credo.

Pensa che io, che mi reputo un dylaniano della (quasi) prim'ora, non riesco ad andare oltre la 50a pagina di questa storia. Anzi, non riesco ancora a comprendere come sia riuscito ad arrivare, senza perdere mai la calma, fino al momento in cui Dylan si butta dall'ascensore, atterra sulla guardia (ammazzandola, probabilmente) per battersela zitto zitto con le mani in tasca (lo so che avete già citato questa scena, se la riporto nuovamente è perchè ha rappresentato il mio Stop!).
La stessa cosa, comunque, mi successe con la Lunga notte, troncato a metà e mai più ripreso, quindi in questo caso non è tanto una questione di autori (anche perchè Barbato e Bilotta li reputo grandi sceneggiatori), è proprio la storia, il genere in sè che mi manda in crisi. Continuo a pensare che le storie coi mostri siano storie mostruose, avrò il cervello troppo squadrato ma finora i fatti mi han sempre dato ragione.



Una storia del genere e basta, uccide. Immaginare Dylan in compagnia di due zombie, vampiri o quel che sono (mentre ne hanno appena perso uno per strada che gli ha gridato "Mettetevi in salvo"...) scappare da dei poliziotti o guardie private che siano che gli sparano ad altezza uomo, entrare in un ascensore mentre lo zombie o vampiro gli grida "Dai, dai...vai, vai" e Dylan che clicca il pulsante (cioè..."vai" de che? deve schiacciare solo un pulsante), bene, tutto questo rappresentato SENZA UN VELO D'IRONIA, e quindi prendendosi cos tremendamente sul serio come scena d'azione....bè, leggetevela voi. Ezekiel, ma come fai a citare Sclavi qui? Sclavi su queste cose ci scherzava su, le prendeva bellamente in giro, scardinava lo schema narrativo deridendolo dalla base. Questo è, o almeno dovrebbe, essere Dylan Dog. Poi, scusatemi forse sono io che non riesco ad abituarmi ai tempi che cambiano però allora, in questo caso, viva il medioevo.

Ma infatti capisco che il genere se non si digerisce, non si digerisce. D'altronde l'ho detto più volte: un fantasy-horror (o come diavolo volete chiamarlo) così sfacciato non è Dylan Dog (anche se storie del genere ogni tot anni in una pubblicazione speciale non credo sia così grave).

Ad ogni modo tutto questo non toglie il fatto che qui il problema non è un Dylan troppo action, anzi se ogni tanto corre, salta e spara non mi fa schifo. Poi vabbè via prima o poi una trashata la doveva fare anche BIlotta: il suo Dylan che salta dall'ascensore gli ha levato il dente

La sua dannazione perenne, quindi anche negli anni venturi, sarà rappresentata proprio da Dylan che si lancia da 'sto cacchio di ascensore e atterra sopra 'sta sfigata di guardia