Cravenroad7

Disegni stupendi cmq.....e a me la storia piace assai....una delle mie preferite...

Una Chiaverottata che a me piace abbastanza ma, bisogna ammettere, ben sopravvalutata..

La morte qui è mostrata come inquietante e spaventosa ,ma il modo in cui alla fine viene "gabbata" è quantomeno improbabile..

Tra scheletri di tirannosauri che si animano, coltelli che escono dalle videocassette, infermiere che si trasformano in demoni (perchè Claudio, perchè?? ), il trash abbonda...ma è il trash di Chiaverotti, quello che cmq si digerisce senza nausea..

Trovo invece molto cattiva e ottima la scena della ragazza che muore per strada senza che nessuno le degni di uno sguardo..

Un ottimo Roi...voto totale 7+

E una grande prima pagina LOL

che dire...10

Per me ottima storia, più da 9 che da 10 magari... però certe scene, come la videocassetta assassina o l'incubo della ragazza che chiede aiuto dopo essere scivolata in bagno, sono magistrali... oltre alla trama davvero diabolica!

ottimo.

Una degli albi più sopravvalutati in assoluto. Non che sia brutto, però c'erano le premesse per realizzare un capolavoro. Il risultato però è assai lontano.
Difetto macroscopico: la Morte si mostra onnisciente per quasi tutta la storia e poi si fa gabbare nel finale? Poi.. Dylan che "stacca la spina" a un tizio solo per quello che gli ha raccontato Hamlin?? Il "custode" dell'ospedale che si tramuta con il pezzo degli scacchi che senso ha???
Ci sono per fortuna anche tante cose buone: i disegni di Roi in primis, l'incipit e l'idea alla base della trama con il suo omaggio Bergmaniano, gli omicidi. Come al solito però Chiaverotti si fa prendere la mano ed esagera, buttando nel calderone anche materiale sclaviano ("Attraverso lo specchio" con le filastrocche e gli specchi che hanno una certa rilevanza anche qua e "Gente che scompare" con Hamlin che quasi per caso fa da deus ex machina). Certe soluzioni oniriche d'effetto sfiorano il trash e non sono giustificabili come ad. es. quelle della "Clessidra di Pietra", che si prestava a lasciare più margine d'azione all'assurdo.
Voto buono, ma tendente all'accettabile. Più per le cose buone di cui sopra prese singolarmente che per il risultato d'insieme.
Incomprensibile per me come da molti possa essere considerato tra i migliori albi dylaniati.

Se voglio un fumetto più razionale mi leggo Martin Mystère...

Più che di razionalità, parlerei di coerenza in questo caso.

Vabbè Altair, allora potremmo anche rinfacciare a Sclavi che la morte "onnisciente e invincibile" (seguono spoiler sull'albo Phoenix)Eppure, quell'albo è ritenuto da molti un capolavoro.
In ogni caso, gli altri difetti che elenchi sono condivisibili e tipici del Claudione.

Non sono d'accordo Raffa: secondo me in Phoenix la morte fa sì la figura che fa, ma questo non va in alcun modo creare incoerenza con quanto succede nella storia...la stessa che Sclavi fa incastrare nella porta in Ghost Hotel :d

Qui invece l'incoerenza in effetti c'è...ad ogni modo la cosa non disturba troppo il mio personale godimento dell'albo...

No Raffa, qui l'incoerenza è interna all'albo. La Morte sa che Withney Frost è deceduta pochi minuti prima, sa che la moglie di Harvey lo scornazzava con l'amico.. e non sa che lui era al corrente di tutto? Dai.. io mi sarei aspettato, come più logico sarebbe stato, che la Morte sapesse tutto e si fosse presa gioco di Harvey sino alla fine, anziché il contrario.

Altair la palese ingenuità della morte è funzionale all'albo. O dimentichi la palese ingenuità del demonio nel bellissimo: Patto con il diavolo de "Gli orrori di Altroquando " ?

Funzionale ok, ma ingenua se lo fosse sempre stata. Non me la puoi presentare onnisciente e poi non è così. Il Diavolo negli "Orrori di Altroquando" non è un paragone pertinente, visto che Sclavi lo presenta molto umanizzato. Probabilmente sono io che non riesco a spiegarmi bene. Io non dico che la Morte è onnisciente e invincibile sempre e comunque, in tutta la serie, o che so io (e quindi decade anche il paragone di Phoenix portato da Raffa). Anzi nella serie è stata presentata spesso in modo diverso, anche graficamente.
Io dico solo che in questo #66 lo è per quasi tutto il tempo ma alla fine no. Possibile?
Poi non ho detto che è mediocre sto albo eh! Ho parlato di difetto macroscopico, intendendolo come il più evidente (per me). Ho votato buono, anzi forse sono stato anche un po' severo dicendo che è tendente all'accettabile. Ci sono situazioni visionarie che meritano. Ma proprio non riesco a considerarlo un capolavoro, nè a ritenerlo ottimo. Lo stesso Chiaverotti, imho, ha fatto di meglio.

Capolavoro!