Cita:
Ezekiel 25:17
Mah, guarda che comunque anche Sclavi spesso ha usato Dylan come "action-man" (le virgolette mi paiono d'obbligo) e in palazzi e corridoi più o meno segreti ci s'è intrufolato decine di volte. Poi qui Bilotta non mi pare abbia esagerato in alcun modo: Dylan non fa niente che non abbia già fatto in passato, niente di così supereroistico.
Pensa che io, che mi reputo un dylaniano della (quasi) prim'ora, non riesco ad andare oltre la 50a pagina di questa storia. Anzi, non riesco ancora a comprendere come sia riuscito ad arrivare, senza perdere mai la calma, fino al momento in cui Dylan si butta dall'ascensore, atterra sulla guardia (ammazzandola, probabilmente) per battersela zitto zitto con le mani in tasca (lo so che avete già citato questa scena, se la riporto nuovamente è perchè ha rappresentato il mio Stop!).
La stessa cosa, comunque, mi successe con la Lunga notte, troncato a metà e mai più ripreso, quindi in questo caso non è tanto una questione di autori (anche perchè Barbato e Bilotta li reputo grandi sceneggiatori), è proprio la storia, il genere in sè che mi manda in crisi. Continuo a pensare che le storie coi mostri siano storie mostruose, avrò il cervello troppo squadrato ma finora i fatti mi han sempre dato ragione.
Cita:
Poi sul genere, che non saprei come definire ma abbiamo capito tutti
, sono d'accordo: non è Dylan Dog, e non è nemmeno il mio, però ogni tanto, su un Gigante, ci puo' stare benissimo. Basta sia scritto decentemente. Perché una storia del genere scritta da Di Gregorio mi avrebbe ucciso credo.
Una storia del genere e basta, uccide. Immaginare Dylan in compagnia di due zombie, vampiri o quel che sono (mentre ne hanno appena perso uno per strada che gli ha gridato "Mettetevi in salvo"...) scappare da dei poliziotti o guardie private che siano che gli sparano ad altezza uomo, entrare in un ascensore mentre lo zombie o vampiro gli grida "Dai, dai...vai, vai" e Dylan che clicca il pulsante (cioè..."vai" de che? deve schiacciare solo un pulsante), bene, tutto questo rappresentato SENZA UN VELO D'IRONIA, e quindi prendendosi cos tremendamente sul serio come scena d'azione....bè, leggetevela voi. Ezekiel, ma come fai a citare Sclavi qui? Sclavi su queste cose ci scherzava su, le prendeva bellamente in giro, scardinava lo schema narrativo deridendolo dalla base. Questo è, o almeno dovrebbe, essere Dylan Dog. Poi, scusatemi forse sono io che non riesco ad abituarmi ai tempi che cambiano però allora, in questo caso, viva il medioevo.