Cravenroad7

L'albo in oggetto nel complesso si lascia leggere piuttosto celermente........anche se (Forse la hanno già detto),i suoi fan,al posto di "ipotizzare" telematicamente delle storie.......avrebbero dovuto quantomeno aiutare il loro eroe ad uscire dall'inghippo!Giuda Ballerino!!
Disegni:6+
Storia:6 1/2

Parlando del numero 302 come storia ad episodi nel senso stretto del termine, mi pare errato, poiché non è diviso in racconti a se stanti, bensì sono mini storie facenti parte di un unico racconto. Comunque ottima l'idea di strutturarlo in tal modo.
Il punto di forza di questo albo è anche il discorso metafumettistico, l'aver affrontato il tema "fan" di Dylan Dog in maniera originale. Ed inoltre finalmente possiamo dare un volto a uno dei tanti giornalisti che disprezza e apostrofa negativamente, per mezzo della carta stampata, il nostro Dylan da anni. Question infatti è il simbolo dello scetticismo, della corrente dei perbenisti che reputa il Nostro, un ciarlatano approfittatore. Ma attenzione, non abbiamo difronte una persona alla ricerca della verità, lui sfrutta il sensazionalismo, il potere dei media, per il suo personale tornaconto. Gente come lui, infatti, vive di luce riflessa; grazie a personaggi ambigui come potrebbe sembrare una persona che fa "l'indagatore dell'incubo", Question trova terreno fertile per imporre la sua presenza e i suoi "ideali", i quali si vendono bene anche con una pubblicità negativa. Non gli interessa smascherare il truffatore, quanto il profitto che può ottenere con il suo nuovo libro a riguardo.
Brindisi era il candidato perfetto per una storia simile, infatti ha dato il meglio di sé.
In definitiva, un albo che rimette al mondo con la sua originalità. Votato buono.

Ho votato accettabile, anche se considero la storia discreta (ma non buona). Albo che sarebbe potuto diventare qualcosa di memorabile se alle buone intenzioni Mignacco ci avesse aggiunto una sceneggiatura più brillante e ironica, maggiormente "agile" e mossa. Le tre storie così rimangono ben congeniate, ma nulla più. Anzi, in alcuni passaggi diventano ripetitive e francamente un poì noiose. Non so fin quanto la loro esilità sia voluta, certo che avrei preferito, come detto, una soluzione più brillante. Magari imbottite di strafalcioni, per far passare uno dei messaggi (voi siete buoni e cari, ma i professionisti siamo noi), ma con un tocco maggiormente dissacrante.
Molto ben gestito il finale.

I disegni mi garbano, ma preferivo il Brindisi del secondo centinaio.

Il prossimo albo dell'ammazzaserie Di Gregorio lo salto tranquillamente.

Albo a metà tra il discreto e il buono. Quasi buono, direi.

seguono
S
P
O
I
L
E
R

Dopo troppi albi in cui un'idea sola, spesso esilissima, veniva stiracchiata oltre misura per coprire 94 pagine, quest'albo perlomeno offre qualcosa di più.
1 idea per racconto + 1 idea per la 'cornice' = 4 idee, ciascuna in uno spazio di circa 23-24 pagine.
Senza dubbio il ritmo ci guadagna e la lettura diventa piacevole e quasi priva di tempi morti.

Certo, la qualità dei racconti è altalenante, ma ciò è quasi inevitabile quando si ha a che fare con una struttura a episodi.

Il primo racconto è una lieve variante del tema della licantropia, vista alla maniera classica come condanna accidentale (ma non per questo meno implacabile). Nessuna sorpresa dal punto di vista narrativo, però il ritmo è ottimo e il personaggio di Question sviscerato in maniera sfaccettata.

Il secondo racconto è il più debole. A parte l'improbabilità 'scientifica', è davvero troppo prevedibile. L'inizio, inoltre, indispone per quanto è farcito delle tipiche coincidenze narrative che possono capitare solo in un fumetto: proprio quando si fa l'esperimento decisivo, la macchina s'inceppa e gli scienziati devono entrarci dentro... proprio quando gli scienziati sono dentro, la porta si chiuda da sola e la macchina riprende a funzionare perfettamente... Ma daaaaaaaiiiii!
Anche il resto della storia è troppo scontato, compreso il prevedibilissimo finale strappalacrime.

Il terzo racconto è altrettanto improbabile, ma almeno non tira in ballo la pseudo-scienza e ha un ritmo decisamente meglio orchestrato. Buono il tocco secondo cui Question aveva ragione nel dire che il ghost-writer, in fondo, non era migliore di lui (infatti sfrutta Dylan per vendicarsi senza pensare che così metterà nei guai il proprio ospite).

La cornice regge abbastanza. E' briosa, anche se un filo prevedibile dal punto di vista narrativo.
Strano che qualcuno parli di 'colpo di scena'... Io avevo indovinato come sarebbe andata a finire almeno 30 pagine prima!

Brindisi in piena forma.

E la montagna partorì un topolino (il fumetto?) no cioè mi ero fatta un'idea totalmente sbagliata di questo albo!

SPOILER? -maybe- il filo conduttore della storia mi è parso abbastanza originale, soltanto che, ultimamente come accade spesso, lo sviluppo poi è stato molto altalenante (no ma la seconda 'storiella', è davvero ai limiti del comprensibilmente accettabile ). Concordo con chi ha scritto che il mistero non era poi un gran mistero. . . per quanto riguarda i personaggi, promosso con moltissimi debiti il buon Q, la fauna dei forum forse volutamente banale ed onnicomprensiva per non scontentare nessuno. Dylan da compitino in classe e finale che non mi ha convinta del tutto. . . mi pare si cominci ad abusarne!

accettabile!

Ops belli i disegni

ah se è piaciuta a Boselli allora..

Ma le citazioni riguardanti gli aspetti dei personaggi, nessuno le cita (sopratutto in wikidyd)?

personalmente mi sono sfuggite. Quali sono?

Scrittore=Mignacco, e poi?

Albo piuttosto godibile,letto in poco tempo e con piacere. I disegni di Brindisi sono a mio avviso i piu' belli in assoluto..

Ho letto questo albo con molto piacere,l'ho trovata una storia fresca,senza troppe pretese ma che si lascia scorrere pagina dopo pagina regalandoci sorprese
Ho votato Buono

Sinceramente questa storia non merita più di un 'accettabile'! Si stanno rivalutando troppo gli ultimi albi, alla luce dei disastri pre-300, qui c'è qualche idea carina, come nel finale, ma obiettivamente il tutto è raccontato con molta molta poca originalità, buoni i disegni, ma troppi 'buoni' nei voti, a mio avviso

Tesoro a tutti piace sapere che in qualche modo si è presenti in una storia di Dylan Dog !
In ogni caso non puoi negare che questa storia per lo meno sia ricca di eventi e di ritmo e di fantasia.
Cosa che in certe opere recenti era del tutto assente.

Appunto, sono gli albi di cui sopra, che 'alterano' la scala dei valori notavo soltanto questo, ma esclusivamente x una questione di valutazione numerica, di statistica; x quanto anche io abbia detto che ci sono cose carine, qui il "buono" mi sembra eccessivo, ho dato un'occhiata alle statistiche dei sondaggi e la cosa mi pare chiara. Per quanto riguarda il "piacere" di trovarsi in una storia di Dylan, io là non ci sono

tsk.. mi sta passando la voglia di leggere dylan dog...
non sento più alcuno stimolo.. perchè spendere soldi e leggere in 2 settimane un albo di 94 pagine??
Nah, io mollo.