Cravenroad7

Il succo rimane quello, anzi peggiora ancor di più la valutazione finale.

Grazie comunque per la precisazione, vado ed edito.

Riletto ieri. A livello di disegno posso dire che è molto buono ma non come altre occasioni
( "Margherite" su tutti ). Certe tavole, come quella di DD a pag.137 sono fuori contesto. Ci appare un Dylan quasi irriconoscibile. Altre come la Londra sotto la neve o certe raffigurazioni del demone, sono ancora oggi un gioiello per gli occhi. A livello di storia, confesso la mia perplessità. Siamo di fronte ad un prodotto molto romantico ed emozionale, che raccoglie molto bene le tematiche del dolore e della solitudine, ma che pare incompleto a livello narrativo.
L'apporto dell'indagatore è molto lineare, anche troppo forse, e certi comprimari colgo bene il segno,a dimostrazione del fatto che Ambrosini è un maestro del genere, ma in generale la storia è poco incisiva e sotto tono, quasi che sia stata terminata in modo forzato.
I tagli e le restrizioni possono aver contribuito quanto meno a livello emotivo e di entusiasmo sullo svolgersi degli avvenimenti.
Chiudo con la copertina: molto scarsa e banale. Il colore è inguardabile e la prospettiva bislacca. Si doveva dare di più.

fino ad ora ho letto solo le due brevi.....la prima è un piccolo gioiellino ....la seconda è molto alla "PICCOLIBRIVIDI" e molto scontata nel finale.....
in entrambi i casi, pero' , pollice alto per i disegni!! ^_^
appena possibile mi leggo anche le due lunghe..........solo sfogliando quella di Ambrosini mi è venuta la pelle d' oca!!!! ^_^

se sfogli velocemente le pagine fanno aria e quindi la pelle d'oca ti viene per il freddo.

Per ora voglio solo dire GRAZIE a Carlo Ambrosini per avermi restituito DYLAN DOG per una ventina di minuti. GRAZIE. APPLAUSI.

In seguito commenti...

con colpevolissimo ritardo riesco a postare le mie impressioni sul gigantone, preciso che non ho ancora letto i commenti precedenti:

_L’alleanza
Soggetto e sceneggiatura: Alessandro Bilotta
Disegni: Luigi Piccatto

che dire...."carina"......con mad doctor,esperimenti crudeli etc...si lascia leggere....il vero problema è il finale..alla prima lettura colpisce per la spietatezza di dylan che non si vedeva da tanto tanto tempo (per chi dice che non è un comportamento "da DYLAN" si vada a rileggere il finale de "GLI UCCISORI")..ma ripensandoci mi è sembrato piu' preludio ad un ritorno di felicity che un vero e prorpio finale!!
BILOTTA: 7
disegni ottimi....piccatto è sempre una garanzia!!!
PICCATTO:7.5

_La sala della tortura
Soggetto e sceneggiatura: Giovanni Gualdoni
Disegni: Marco Bianchini

come gia' detto trovo che sia un piccolo gioiellino di atmosfera!!!
Galdoni fa' centro sulle brevi praticamente sempre....
GUALDONI "il breve": 8
disegni MERAVIGLIOSI. non serve dire altro...se non..A QUANDO LA PROSSIMA?
BIANCHINI:8.5

_Effetti collaterali
Soggetto e sceneggiatura e Disegni: Carlo Ambrosini

LA VERA GEMMA DEL GIGANTE......se questo mese la vostra religione vi impone l'acquisto di un solo albo DEVE essere questo!!!!!!!!
un Storia con la S maiuscola......un vero capolavoro!!!!!!!
il ritorno di AMBROSINI su dylan coincide con un nuovo capolavoro...
storia "sognate" , "cattivella", cenni di vita reale, il ritorno di uno dei miei personaggi preferiti......insomma un vero gioiello!!!!!!!
AMBROSINI: 9,5 (il mezzo punto in meno per il ormai solito espediente dei "casini infernali")

disegni?? ......non vanno commentati,vanno visti.
AMBROSINI: 10

_Voodoo
Soggetto e sceneggiatura: Giovanni Gualdoni
Disegni: Piero Dall’Agnol

storia "disgestivo", senza infamia e senza lode (eccezzion fatta per i disegni!!)
degna di "PICCOLI BRIVIDI", ma accettabile ne lsuo complesso!!!!
GUALDONI: 6.5
disegni molto, molto , molto belli.
anche Mr. dall' agnol non sarebbe ora di rivederlo sulla regolare??
DALL' AGNOL: 8,5

^_^
G.LUCA

Effetti Collaterali

S
P
O
I
L
E
R

Cosa dire sulla storia di Ambrosini?
Ho comprato il Gigante esclusivamente per la storia in questione e sono rimasto più che soddisfatto. Non siamo ai livelli delle sue opere precedenti, ma l'esperienza e la conoscenza dello sceneggiatore riguardo il personaggio si vede in questa storia romantica, poetica ed emozionante, con una struttura narrativa bislacca (colpa sicuramente dei tagli imposti dall'alto[*]). Ambrosini è abilissimo nello scandagliare gli animi dei personaggi secondari, conferendogli una tridimensionalità con i loro passati, intrecciati tra loro da amore, rabbia e solitudine, tra finali alternativi e inferni burocratici, senza mai risultare pedante o retorico. Groucho e Bloch, anche se usati con il contagocce, sono loro, e non macchietta e passacarte rispettivamente. Il senso di tutta la storia sono in quelle due pagine iniziali, noiose per carità, ma necessarie per poter apprezzare al meglio lo sviluppo della vicenda e dandogli quell'approfondimento tematico che latita sulla serie mensile e non. Ci sono sequenze d'effetto (su tutte quelle della farfalla) dove è impossibile non emozionarsi, ma c'è ne sono parecchie disseminate lungo tutta la storia. Perfetta l'ambientazione invernale, che esaspera ancor di più il senso di disperazione e di solitudine (il freddo causato dalla droga, il distacco emotivo della psicologa, il gelo della morte).

Ambrosini disegnatore è uno dei miei artisti preferiti, ed anche se non è perfetto, non riesco ad essere obiettivo.

Voto 8

[*]in origine, doveva essere più lunga delle canoniche 98 pag (almeno questa è la mia sensazione).

Sulla mia copia Bilotta è scritto in maniera corretta!
Gigante da 5.5,scarsine le due brevi di Gualdoni.Bilotta da 6.
Ambrosini ci presenta sicuramente una delle sue prove più opache,ma in confronto al Dylan degli ultimi 2 anni sembra un capolavoro!!!!!
Piccatto 8,di Bianchini non apprezzo il tratto,Dall'Agnol 3 ai suoi minimi storici!

Letta al momento solo L'alleanza.
Sembra tratta da Blade II, ma carina tutto sommato (ho un debole per i succhiasangue, che ce posso fà). I disegni non mi hanno fatto impazzire,ma di solito ci riescono solo Freghieri e Brindisi, quindi...
Un pò vuota e insulsa la protagonista femminile, non so, ho visto un pò troppo maschilismo in queste vignette.
Ma finalmente si torna a vedere un pò (pochino) di splatter.

Voto 6 e mezzo

Ecco, ora letta La sala delle torture.
Bei disegni. E basta.
C'era o non c'era questa storia, era la stessa cosa. Un 4 solo ai disegni.
Mi butto sul pezzo forte ora

Pagina 124, seconda vignetta "... coordinate spazio temporali avesse un significato oBBiettivo"
Brividi di freddo.

Ok, letto anche il terzo (e mi fermo per oggi )
Quindi, dopo Blade II e Saw abbiamo anche The butterfly effect. Ma questo gigante è dedicato ai film e io non lo so per caso?
Comunque bella, si si, parecchio bella. Mi sento infinitamente piccola nell'universo, ma è giusto ricordarselo. 8!

Brevi considerazioni ad albo appena concluso: un gran bel gigante!
Sicuramente superiore a quello dello scorso anno, si attesta sugli alti livelli che ci propose il gigante di 2 anni fa (e anche lì fece gran bella figura di sè una storia scritta e disegnata da un unico autore, Celoni)
"L'alleanza": a me non piacciono le storie "facili facili", quelle dove i personaggi protagonisti credono al volo a tutto quello che gli capita e i mostri vengono subito accettati e combattuti come fosse una cosa normale trovarsi davanti un vampiro che ti dirigna i denti; e poi gli scienziati pazzi che vogliono costruire armi per l'esercito non si possono proprio vedere!!! comunque sia, le prima metà della storia grida vendetta e pure noia, nella seconda metà c'è qualcosa che comincia a funzionare, non saprei ben spiegare cosa, ma la storia procede con un incalzante crescendo che alla fine lascia un buon sapore in bocca, con un finale ottimo e grazie anche ad un Piccato a tratti superlativo, come da anni non si vedeva più...insomma, si parte come un 4,5/5 e si prosegue salendo su su fino ad arrivare ad un buon 7 finale.
"La sala delle torture": l'anello debole del gigante, l'ho trovata grossomodo insignificante (pur non essendo disastrosa), soprattutto nel suo finale inconcludente che non mi ha trasmesso granchè; a differenza di molti però ho apprezzato i disegni di Bianchini, molto simil-Villa e a volte tendenti pure a un Dell'Uomo, magari un tratto un pò antiquato ma comunque godibile in certe vignette. Voto: 5
"Effetti collaterali": un capolavoro, una vera storia di Dylan Dog, quello originale, nei suoi pregi e nei suoi difetti, per mezz'ora è stato come tornare indietro di quindici anni. Toccante, ispirata, convulsa nei suoi strani sviluppi ma comunque sia sempre avvolgente ad ogni voltare di pagina. Avrei voluto non finisse mai... Un sentito grazie a Carlo Ambrosini! voto: 9
"Voodoo": carina, semplice, senza strafare, più calibrata rispetto all'altra breve dell'albo, non vuole spararla troppo grossa e per questo risulta alla fine più piacevole; non ho mai digerito il "nuovo Dall'Agnol" (ho sempre preferito di gran lunga quello ammirato tra "Il Buio" e "Caccia alle streghe"), però qui m'è piaciuto più di altre volte. Voto: 6,5.
Copertina: non orribile come detto da molti, ma effettivamente sotto la media solita di Stano: 6,5

Alla fine mi sento di dare un 7 generale di media, quindi il mio voto è BUONO.
Ma la parte finale della storia di Bilotta e tutta quella di Ambrosini meriterebbero da sole un OTTIMO pieno e valgono di per sè l'acquisto dell'albo

mi stupisce leggere una storia così priva di gusto scritta da Bilotta.
Voglio dire, Bilotta è stato bravissimo su Valter Buio, confezionando personaggi belli e approfonditi. che il lettore sentiva e percepiva benissimo. Bilotta è un bravissimo scrittore, perfetto per Dylan Dog a mio avviso. E a questo punto non capisco perchè per l'old boy si deve ridurre a scrivere di vampirucci senza il men che minimo utilizzo di un approfondimento, ma anche solo di un abbellimento narrativo. O meglio, a voler pensare male lo capisco perchè....
Tolto il finale, che risolleva di qualche millimetro la situazione, "L'Alleanza" pare una storia di Ruju, tutta narrazione e zero approfondimento/personaggi/tematiche/interazione con il lettore. E avevo comprato questo gigante anche per questa storia.
Per Piccato dico solo una cosa: tette. E le disegna benissimo.

Poi c'è Gualdoni. Una storiella davvero demenziale, nel senso non buono del termine. Già il riferimento così esplicito a Saw mi ha dato fastidio, ma la trovata con cui si conclude la vincenda è degna del bagaglino. Bianchini me lo ricordavo bravo, forse mi sono sbagliato, o forse non era particolarmente ispirato, ma a disegnare una simile cosa credo che l'ispirazione, anche se ce l'hai, ti passa.

Poi c'è il solo di Ambrosini. Bellissima storia, davvero. A sentire in giro questa storia ha subito pesanti rimaneggiamenti, e pur così è bella, cos'era allora prima, nell'idea primigenea di Ambrosini? Insomma, pur con una storia bella, i curatori della testata non perdono occasione per farmi incazzare. Disegni da sbavo, lo stile retrò di Ambrosini è. Punto.

Poi ancora Gualdoni, una persecuzione. Storiella senza lode e con qualche infamia, pur se priva della demenzialità dell'altra. In classico stile "odierno Dylan Dog", che come già detto è tutta narrazione e basta. Dall'Agnol sa fare decisamente di meglio.


In definitiva: acquisto d'obbligo per la storia di Ambrosini, da evitare assolutamente per il resto. Voto non sufficiente, perchè una storia su 4 è comunque troppo poco. E poi mi ha fatto incazzare il fatto che sia una storia che ti riconcilia al 100% con Dylan Dog, e tre che invece non te lo fanno sopportare.

Benchè sia più usata la forma con una B sola, in italiano è corretto anche l'utilizzo della forma con due B. Non andiamo a cercare il pelo dell'uovo su qualsiasi cosa, su.

http://www.treccani.it/vocabolario/obiettivo/

L'accademia della crusca (e tutti i libri di gramatica, nonchè il lessico comune a tutti i parlanti) dicono il contrario u.u
No, no no!

ndImp: non si quotano messaggi consecutivi

Non so se è una battuta o un errore, comunque fa ridere.

Una domanda mi sorge spontanea, potrebbe sembrare una provocazione, ma vi giuro che non lo è:
visto che "Effetti collaterali", a detta della maggioranza di noi (almeno per ora) è davvero una storia bellissima, e risaputo che tale storia ha subito diversi ritocchi da parte della redazione, il dubbio che mi sorge è: chi ce lo dice che stavolta di ritocchi non siano stati ben assestati e ci hanno dato il gran bel risultato sotto i nostri occhi? o in altre parole, chi ci dice che la storia originale di Ambrosini sia per forza più bella di quella che è stata pubblicata? perchè si deve dire "maledetta la redazione che ha rovinato un capolavoro"? cosa ne sappiamo noi di come era la storia originale, come si può fare un paragone, non è essere prevenuti a pensarla così?
Senza nulla togliere alla grandezza dell'autore, per carità, può darsi che sia davvero così, forse la versione originale era ancora più bella....ma noi che ne sappiamo? o a parlare è qualcuno che ha avuto la possibilità di leggere l'originale e quindi è in grado di fare un raffronto?
ehm..................che dite, mi sono spiegato in quello che cercavo di dire???