Cravenroad7

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# Gigante 20
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Mediocre (5) 10%  10%  [ 7 ]
Accettabile (6) 29%  29%  [ 20 ]
Buono (7-8) 43%  43%  [ 30 ]
Ottimo (9-10) 12%  12%  [ 8 ]
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 Oggetto del messaggio: Re: # Gigante 20
MessaggioInviato: lun nov 07, 2011 10:24 pm 
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Iscritto il: mer feb 03, 2010 7:13 pm
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Che bella Londra innevata. Che bello Ambrosini su Dylan Dog.

Il commento è a caldo, ho chiuso il Gigante dieci minuti fa. Se dovessi provare ad essere obiettivo, questa di Ambrosini è una storia con i suoi difetti, con una trama un po' fumosa, più interessata a raccontare certi sentimenti, certe sensazioni, che a imbastire una storia solida con un suo perché, e anche il disegno, se vogliamo proprio dirla tutta, non è esente da critiche.

Eppure, questo è Dylan Dog. Leggere questa storia è stato emozionante, non saprei quale altro termine usare. Non mi ricordo l'ultima volta in cui ho potuto leggere dei testi così fluidi, così veri, così estremamente inerenti al personaggio, da Bloch, a Groucho (per quanto poco usato), dalla ragazza Alanis al burocrate dell'inferno (ma chi è che dopo 25 anni sa ancora usare questo personaggio senza apparire ridicolo o fuori tempo?). Una storia che magari non avrà quei grandissimi spunti (l'incipt e il finale non li ho trovati pretenziosi ma al più una cornice in cui mettere la vicenda nel mezzo), ma che è scritta con ironia e sentimento.
Non avrei mai voluto finire di leggerla, una storia del genere.

Credo che se fossero tempi migliori per la testata una storia del genere mi sarebbe piaciuta ma senza strafare, se oggi mi emoziona dimostra l'amore che il personaggio continua a trasmettere, testimonianza che non è morto ma aspetta solo un autore che sappia averci a che fare, anche con i suoi difetti. Ambrosini è stato, è, e sempre sarà uno di questi, perderlo è un delitto.


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 Oggetto del messaggio: Re: # Gigante 20
MessaggioInviato: mar nov 08, 2011 10:39 am 
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Iscritto il: ven lug 29, 2011 10:13 am
Messaggi: 189
vace ha scritto:
Cita:
misternomg

Ma nessuno di voi ha notato che Bianchini ha praticamente COPIATO 2 disegni di Claudio Villa?


Sono omaggi personali, ovviamente (ma mi sembra anche piuttosto evidente). Circa la fisionomia del personaggio mi pare che se la cavicchi bene pure lì. Bianchini è in auge dalla metà degli anni '80, non ha bisogno di copiare proprio nessuno


A me sembra un vero è proprio "copia-incolla" specie la copertina del SB ;)


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 Oggetto del messaggio: Re: # Gigante 20
MessaggioInviato: mar nov 08, 2011 11:27 am 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
Messaggi: 12588
Località: Verona
Una domanda a chi ha apprezzato l'Ambrosini di questo Gigante: la storia vi è sembrata allo stesso livello delle sue migliori? Lo chiedo per curiosità, non per polemizzare, perché a me Ambrosini è sembrato molto meno in palla che negli ultimi albi di Jan Dix (per esempio), e decisamente lontano dalle sue vette (nonché dagli altri due albi di Dylan che ha scritto).

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È la mia opinione, e la condivido.

Ciao,
Teo


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 Oggetto del messaggio: Re: # Gigante 20
MessaggioInviato: mar nov 08, 2011 11:36 am 
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Iscritto il: lun ago 04, 2008 10:09 am
Messaggi: 5678
Località: Palermo in via dei dylaniati n.666
L'allenza
S
P
O
I
L
E
R

Oddio, Bilotta è stato infettato dal morbo americano!!
Mi è sembrato di rivedere il film, e questo sicuramente non è un bene. Il tema trattato sicuramente non è tra i miei preferiti, o meglio, non mi piace lo sci-fi in un film di vampiri. Tecnologie multinazionali e congregazioni segrete di vampiri, ci mancava solo una battaglia con i licantropi londinesi e la frittata era fatta. :mrgreen:
Una sceneggiatura macchinosa con dei dialoghi non proprio brillantissimi; riscopriamo, però, un pò di sano cinismo e cattiveria (vedasi finale) e l'indubbia bravura di Bilotta nel gestire egregiamente il personaggio. Il resto è tutto una serie di scene d'azione, anche mal riuscite, e di clichè sui vampiri. Belle le rappresentazioni oniriche, anche se non ho ben capito come siano collegate alla storia. Picatto ottimo nei flashback, accettabile nel resto della storia.

Voto 6

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 Oggetto del messaggio: Re: # Gigante 20
MessaggioInviato: mar nov 08, 2011 12:05 pm 
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Iscritto il: lun nov 21, 2005 1:08 pm
Messaggi: 8739
Località: Eternia
rimatt ha scritto:
Una domanda a chi ha apprezzato l'Ambrosini di questo Gigante: la storia vi è sembrata allo stesso livello delle sue migliori? Lo chiedo per curiosità, non per polemizzare, perché a me Ambrosini è sembrato molto meno in palla che negli ultimi albi di Jan Dix (per esempio), e decisamente lontano dalle sue vette (nonché dagli altri due albi di Dylan che ha scritto).

vista la qualità media della testata, mi è piaciuta e non poco. sarebbe interessante conoscere la trama come l'aveva concepita in origine, prima dei cambiamenti imposti per valutare meglio.


sul discorso americanata della prima storia sono d'accordo, ma una storia così di tanto in tanto ci sta.

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 Oggetto del messaggio: Re: # Gigante 20
MessaggioInviato: mar nov 08, 2011 12:32 pm 
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Iscritto il: lun mar 07, 2011 5:16 pm
Messaggi: 4484
Letto.
L'alleanza.
Pro: il finale abbastanza spiazzante, inevitabile empatia verso il vampirone, splatter, Piccatto piu' che sufficiente.
Contro: trama banalotta, dialoghi non molto fluidi, poco realistici, alcune situazioni improbabili
Spoiler!
insopportabile la spiegazione dello scienziato sul supersoldato mentre nella stanza accanto c'e' battaglia. Ma pensa a metterti in salvo, idiota!
.

La sala delle torture.
Spoiler!
Si, ma dove sono le torture (si,vabbe', il caldo, il gelo... ma la vergine di norimberga??)?? Il tutto poi si risolve con la cosa del "siamo tutti colpevoli, il ragnetto innocente, ecc",
non mi e' piaciuta.

Effetti collaterali.
A livello emozionale la premio. Perche' e' una storia poetica, e' stata piacevole da leggere (credo che la rileggero' per valutarla meglio).
Spoiler!
Scene molto emozionanti, quella della farfalla su tutte. L'inizio non l'ho trovato ne' noioso, ne' pretenzioso, ma una buona introduzione. Non mi e' molto piaciuto l'utilizzo del "demone da riporto" e le "lotte" con gli altri demoni. Alla fine la questione inferni e' solo di contorno, piu' che altro imho c'e' un rimando a Storia di Nessuno, con la morte della vecchia a terminare una storia, un universo.
La migliore delle 4

Voodoo.
Storia breve simpatica, senza pretese, molto migliore dell'altra breve. Promossa, anche se Dall'agnol non mi e' piaciuto granche' (e a me e' sempre piaciuto, sia ne "Il confine" che in "Caccia alle streghe").

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Vai, allora, ci sono altri mondi oltre a questo.

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 Oggetto del messaggio: Re: # Gigante 20
MessaggioInviato: mar nov 08, 2011 2:54 pm 
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Iscritto il: mer feb 03, 2010 7:13 pm
Messaggi: 1506
rimatt ha scritto:
Una domanda a chi ha apprezzato l'Ambrosini di questo Gigante: la storia vi è sembrata allo stesso livello delle sue migliori? Lo chiedo per curiosità, non per polemizzare, perché a me Ambrosini è sembrato molto meno in palla che negli ultimi albi di Jan Dix (per esempio), e decisamente lontano dalle sue vette (nonché dagli altri due albi di Dylan che ha scritto).



Per avere un giudizio più forte e chiaro dovrei rileggerla nel tempo questa storia, però ora posso dire che la considero inferiore a Oltre il sipario, diciamo sullo stesso livello di Il guardiano della memoria.

Poi se si esce dal campo Dylan Dog, indubbiamente Ambrosini ha scritto di molto molto meglio (sia su Jan Dix che su Napoleone).

Anch'io però a questo punto sarei curioso di sapere quali sono stati cambiamenti che ha dovuto apportare (e che a conti fatti gli hanno anche fatto lasciare la testata).


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 Oggetto del messaggio: Re: # Gigante 20
MessaggioInviato: mar nov 08, 2011 4:51 pm 
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Iscritto il: sab ott 02, 2004 7:32 pm
Messaggi: 11288
Località: Napoli
Letto. Quattro storie accumunate dall'essere insolitamente non prive di spunti, ma neanche prive di difetti (primo fra tutti un inserimento forzato di Dylan Dog che non sempre riesce a essere protagonista) che impediscono loro di essere apprezzate a pieno. In ogni caso, storie non dimenticabili, e abbastanza degne di nota, nel bene e nel male.

La prima, oltre a restituirici un buon Piccatto (soprattutto nei flashback), è forse quella che più di tutte si alterna nelle varie sequenze fra pregi e difetti. Bilotta gestisce abbastanza bene la componente più umana della vicenda, nella caratterizzazione dei personaggi e nella cattiveria del finale, mentre invece fallisce nella costruzione della vicenda stessa e dell'ambientazione.
I vampiri sono un elemento pericoloso, in Dylan Dog, e a parte l'uso metaforico del primo albo di Sclavi, l'uso più prosaico previsto successivamente da Ruju prima e Barbato poi, che fra l'altro non hanno saputo creare una mitologia coerente del vampiro, che a seconda delle convenienze guadagna o perde le sue immunità ad aglio/frassino/argento/acquasanta, ha dato i giusti risultati solo se usato in maniera più contenuta dal punto di vista quantitativo, o se stemperata da un'atmosfera più grottesca e surreale.

SPOILER
Qui invece non abbiamo nè l'una nè l'altra cosa, tutta la vicenda è al tempo stesso troppo realistica (nel senso di calata nella realtà), e troppo scientifica per poter sospendere a dovere l'incredulità nel vedere battaglioni di vampiri in guerra nel centro di Londra (come si fa a far coesistere lo studio scientifico del vampiro con la sua refrattarietà all'acqua santa? o si fa il vampiro alla Bram Stoker, o quello alla Boselli/Colombo, gli ibridi possono essere davvero grotteschi).
Cosa si salva, allora? Il confronto fra il vampiro Rutger e l'umano Dylan (introdotto un pò forzatamente, perchè non sembra esserci davvero bisogno di lui, ma poi gestito molto bene) aggiunge sequenze eccellenti alla vicenda che ci ricordano quanto di buono Bilotta potrebbe dare alla serie. I flashback incentrati sul Rutger passato si basano su una vicenda non molto originale (tutti nel medioevo li hanno vampirizzati?), ma sicuramente molto evocativa, mentre del Rutger presente è apprezzabile l'ambiguità; l'incerta lealtà di Dylan a tutti i suoi contrastanti principi ci rende finalmente un protagonista partecipe e umano, e anche i personaggi secondari (Adrian su tutti) sono decisamente memorabili.
Insomma, tocca tapparsi il naso qua e là, ma ci sono motivi di interesse in questa storia.

La seconda è quella che mi è piaciuta di meno, c'è una situazione iniziale intrigante, un finale ingegnoso, ma in mezzo uno sviluppo decisamente povero.
SPOILER
L'introduzione dei personaggi è troppo schematica, nella prima vignetta viene introdotto il personaggio numero 1 con nome cognome e mestiere, nella vignetta 2 il personaggio 2 e così via... considerando quanto poco servano queste informazioni, non si poteva lasciare che venissero fuori lungo la storia, in maniera meno rozza? La narrazione tramite flash back serve solo ad allungare il brodo con inutili didascalie e soliloqui che evidenziano l'ovvio appesantendo la lettura, e soprattutto le torture del titolo, in una storia che vorrebbe rifarsi a saw, ancora più che poco splatterose sono poco raffinate, degne di finire in una poesia di Brunello Robertetti... 'si fossi caldo scaldai, si fossi freddo ghiacciai, si fossi di nuovo caldo riscaldai'... tutto va come previsto inizialmente, senza mai scossoni, fino al finale, che ripeto, non ho trovato malvagio, nel suo prendere in giro i protagonisti.

Su Ambrosini sospendo il giudizio (a parte che sugli splendidi disegni), per la prima volta non sono sicuro di avere compreso a dovere una storia di Dylan Dog letta... ci sono sequenze affascinanti, ma anche molta confusione, e sequenze più noiose e ripetitive... sicuramente è inferiore alle precedenti prove lette su Dylan, che pur essendo complicate non erano mai confusionarie, e riservavano a Dylan un ruolo più centrale... non disprezzo le storie in cui Dylan non è protagonista, ma deve comunque essere al centro della vicenda in qualche altro modo che non sia semplicemente quello narrativo, qui ho l'impressione che potrebbe proprio non esserci e la storia cambierebbe poco.
Sicuramente comunque, anche a costo di sfociare nella pretenziosità, c'è bisogno di storie ambiziose come questa nella nostra testata, e pazienza se non riescono tutte col buco.

La quarta è la più semplice e più immediata da valutare e gradire, la trama è molto esile, ma comunque nell'insieme risulta piacevole, e divertente... anche in questo caso dylan non ha un gran ruolo, ma la cosa non pesa troppo sul giudizio globale.

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 Oggetto del messaggio: Re: # Gigante 20
MessaggioInviato: mar nov 08, 2011 10:46 pm 
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Iscritto il: lun dic 26, 2005 11:47 pm
Messaggi: 8059
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Cita:
rimatt

Una domanda a chi ha apprezzato l'Ambrosini di questo Gigante: la storia vi è sembrata allo stesso livello delle sue migliori? Lo chiedo per curiosità, non per polemizzare, perché a me Ambrosini è sembrato molto meno in palla che negli ultimi albi di Jan Dix (per esempio), e decisamente lontano dalle sue vette (nonché dagli altri due albi di Dylan che ha scritto).



A mio parere, e parlo da fan dell'autore, è una delle sue peggiori. Non mi permetto nemmeno di paragonarla alle sue due precedenti dylaniate, due gioielli, ma in generale questa la piazzo verso gli ultimi posti di tutte le sue sceneggiature. Oro, in confronto alle altre tre di questo gigante o alla media costante del mensile.
Considera però che adoro almeno il 75%-80% di tutta la sua produzione quindi, dovendo tirare le somme, non è nemmeno tutto questo disastro, anzi: galleggia sulla sufficienza. In particolare qui è proprio lo spunto, il soggetto in sè che non mi aggrada ma, come dici tu, bisogna vedere cosa è stato costretto a rimaneggiare, quali parti, quante tavole e soprattutto in quali tempi. Ripeto,: a Lucca, quando gli ho ancora accennato di questa faccenda, mi è parso mooolto, ma mooolto scazzato. Impressione mia

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Umpf! Qualcuno mi ha trovato, finalmente... devono aver sentito la puzza... però, bei tempi quando puzzavo solo di whisky...


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 Oggetto del messaggio: Re: # Gigante 20
MessaggioInviato: mer nov 09, 2011 12:38 am 
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Iscritto il: sab giu 24, 2006 2:34 pm
Messaggi: 512
skeletor ha scritto:
sul discorso americanata della prima storia sono d'accordo, ma una storia così di tanto in tanto ci sta.


Da quant'è che sei diventato buono?? :o :(
Io farei una petizione per far ristampare la storia di Carlo sul mensile, così sto gigante lo do in pasto alle capre. :evil:

PS: sono l'unico che ha votato mediocre, mi sento solo soletto... :roll:


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 Oggetto del messaggio: Re: # Gigante 20
MessaggioInviato: mer nov 09, 2011 9:50 am 
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Iscritto il: sab ago 27, 2011 12:53 pm
Messaggi: 3407
Località: Valsesia
In merito al quesito posto da Rimatt, la penso più o meno come gli altri che hanno già risposto.
Io non porrei la storia di Ambrosini in confronto con il resto della sua produzione, su Dylan o su altre testate, ma con le recenti uscite dylaniate; sotto quest'ottica, "Effetti Collaterali" si pone come qualcosa di diverso, originale, poetico, con personaggi che hanno ben altro spessore di una semplice figura stampata su carta. Una boccata d'aria fresca insomma. Ed è un peccato sapere che non ce ne saranno altrE.
Poi, vabbè, è innegabile che Carlo abbia scritto di meglio in passato, ma questa storia è qualcosa che manca(va) attualmente su DD, non solo dal punto di vista qualitativo.

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Ultima modifica di Altair il mer nov 09, 2011 11:23 am, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: # Gigante 20
MessaggioInviato: mer nov 09, 2011 10:53 am 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
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Anch'io la penso così, nel senso che come storia galleggia sulla sufficienza ma niente più. Da Ambrosini non mi aspetto certo che sia tornato per "tirare a campare", per così dire, ma per lasciare qualche traccia. Peraltro, confermo che a me la prima storia è piaciuta, pur con le imperfezioni già segnalate (vedi Imp), ma anche qui ritengo probabile che in redazione ci abbiano messo le mani (ci sono alcuni balloons che specificano l'ovvio, spiegando cose già abbondantemente chiare a tutti: aggiunti in fase di revisione, secondo me, visto che da Bilotta non m'aspetto certe ovvietà). Rimane il fatto che anche abborracciata e altalenante la prima storia se magna il resto del Gigante in un boccone, per me.

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Ciao,
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 Oggetto del messaggio: Re: # Gigante 20
MessaggioInviato: mer nov 09, 2011 11:22 am 
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Iscritto il: lun nov 21, 2005 1:08 pm
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foxett1 ha scritto:
skeletor ha scritto:
sul discorso americanata della prima storia sono d'accordo, ma una storia così di tanto in tanto ci sta.


Da quant'è che sei diventato buono?? :o :(

io sono buono...se non mi fanno inca[[are. :D


in realtà mi sono arreso, ha vinto la mediocrità che ha eroso il mio senso critico per il bello, ha vinto oni. :cry:

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 Oggetto del messaggio: Re: # Gigante 20
MessaggioInviato: mer nov 09, 2011 11:23 am 
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La sala della tortura
S
P
O
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L
E
R

Gualdoni si era fatto apprezzare sulle brevi (penso soprattutto a Blatte, apparsa nel Gigante n. 18), qui, invece, siamo lontani da quei livelli. Tutto si svolge piattamente, senza un sussulto o una buona idea; diciamo una sceneggiatura con il freno a mano, che non vuol dire mancanza di splatter (anche se in una storia alla Saw è quasi imprescendibile), ma intendo proprio lo sviluppo, l'evolversi della vicenda. Tutto procede lentamente, tra uno sbadiglio e l'altro, con nonsoquantiimbecilli (in primis Dylan) rinchiusi in una sala della tortura, solo di nome ma non di fatto, che parlano, parlano, parlano ma non concludono niente..

Rabbrividisco al solo pensiero che questi poveretti siano stati seviziati con il freddo e con il caldo...wow

Il finale buonista-animalista è sinceramente la cosa è odiato di più in assoluto. Un demone che si incarna in un ragnetto è quanto di più di trash possa esistere, nel senso più becero del termine. Ci mancava solamente che questo demone fosse assoldato da un gruppo di ambientalisti e il gioco era fatto.. :o
Infine, mi potrebbe anche andare bene l'essere criptici e non dare nessuna spiegazione, ma è pur vero che una storia deve acquisire un senso, una ragion d'essere anche nel non-senso. Perchè sono stati rinchiusi proprio questi qua? Come sono collegati tra loro? Sclavi in una situazione del genere avrebbe raccontato i vari passati dei personaggi, mescolandoli fra di loro in qualche maniera, con un escalation di violenza grottesca e divertita. Qui, abbiamo 5 deficenti chiusi in una camera, che si uccidono come in un episodio di qualche fiction italiana e escono per aver ucciso un ragnetto..secondo wow

Riguardo i disegni, non salvo nemmeno quelli. Proporzioni anatomiche totalmente sballate è un tratto non proprio adatto a DD.

Voto 3

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Ultima modifica di MandarinoFish il mer nov 09, 2011 3:00 pm, modificato 1 volta in totale.

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Iscritto il: lun nov 21, 2005 1:08 pm
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Località: Eternia
non hai capito

Spoiler!
il ragno era il torturatore.
:o

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