Cravenroad7

Giudizio 2 di 3. Mi manca la storia di Ambro.
Allora:


Un po meglio, vediamo Ambrosini.

Niente di particolare? E' un eufemismo.
Il 302 è veramente un capolavorone, al confronto.


L'ALLEANZA: 94 pagine di Angel mescolato ad una serie di ideuzze nemmeno male (i vampiri ibridi, il sogno) gestite un pò alla carlona.
Piccatto un pò disuguale.
P.S: La promessa di vendetta alla fine salva in parte la storia dall'oblio, per me.
Le bad girls mi piacciono sempre, al cinema e nei fumetti. Bene così.

LA SALA DELLA TORTURA: Disegni inadatti al registro, storia acerba e poco allettante: ci voleva lo splatter, qui.

EFFETTI COLLATERALI: Della terza mi ricordo a malapena il titolo... Mi ha annoiato a morte, è stato questo l'effetto collaterale.

VOODOO: Aridatece Fulci e Mathul.
Sì,avete ragione, sono OT.
Questa storia è la più godibile del gruppo e ci scappa pure un plauso a Gualdoni,và. I disegni non me gustano.

Votato accettabile.

L'alleanza
Piccola premessa. Non amo le trame alla Blade e affini, per cui partivo già prevenuto non appena letta l'anticipazione. Il soggetto aveva comunque qualche spunto di interesse, anche se niente che non si sia visto in altre salse, la sceneggiatura è invece piuttosto altalenante con alcuni momenti ben riusciti e altri deludenti e accusa una certa prevedibilità. Anche la presenza dei flashback, per quanto mi siano piaciuti, non è forse adeguatamente giustificata nell'economia della storia.
Anche Piccatto altalenante: disegni molto buoni negli squarci sul passato, il resto oscilla tra il buono e il trascurato. Nel complesso la sua prova mi è piaciuta. Il finale, che ci mostra un Dylan "diverso" dal recentissimo passato, è la parte che soddisfa di più, lasciando aperta la porta a un sequel. Spiace l'assenza di Groucho. Sufficiente.

La sala della tortura
In una breve con questo titolo, e con una dichiarata ispirazione alla saga di Saw, ci si aspettava di vedere schiacciato il pedale dell'accelleratore sullo splatter cosa che puntualmente non è avvenuta. La soluzione non è nè particolarmente divertente nè originale. A me lo stile di Bianchini piace, ma concordo con chi lo ritiene inadatto a una storia come questa. Mediocre.

Effetti collaterali
Attendevo questo gigante solo per Ambrosini, non lo nascondo. Non so quanto la sua storia sia stata modificata, (forse le 2 "variazioni sul tema" erano più lunghe in origine?),ma a me piace anche così com'è. C'è solo da scontare le prime 2 pagine e mezzo che contengono un po' le "istruzioni per l'uso" di quello che segue, un sacrificio necessario senza il quale non si capirebbe nulla (si potrebbe discutere però sulla scelta di ciò che si poteva raffigurare nelle vignette). Nel resto, con un Dylan che parte nelle retrovie per poi tornare pian piano protagonista, sono disseminati momenti di pura poesia, un ritorno inatteso e incastri di sceneggiatura che fanno finalmente lavorare le cellule grigie del lettore. Avrei evitato imho
Un piacere rivedere anche i disegni di Carlo, non li vedevo dai tempi di Napoleone.
Una storia imperfetta, certo, non esente da difetti, ma che mi ha saputo emozionare.

Voodoo
Breve carina e senza pretese. Gualdoni da il meglio in storie come questa. Dall'Agnol sempre un bel vedere. 7.

Gigante pessimo che si salva solo grazie alla storia di Carlo (che non mi ha convinto granchè, ma dovrò rileggere).
Votato mediocre.

Considerando la scarsa presenza di Groucho e la scarsità di idee delle storie brevi, mi chiedevo se le due cose non possono trovare un'unica soluzione... e cioè la possibilità di inserire una mini su Groucho all'interno dei giganti... qualcosa tipo i famosi grouchini.
Non so se la proposta era già stata formulata, ma a me piacerebbe molto.

Ultima analisi:


In generale buono, partito male ma si riscatta dalla seconda storia in avanti.
Niente di che ma certo Ambrosini merita l'acquisto.

l'alleanza
storia 7,5
disegni 6,5

la sala della tortura
storia 4
disegni 3

effetti collaterali
storia 8,5
disegni 8

voodoo
storia 8
disegni 9

copertina 4


votato buono

Sì giusto, avevo dimenticato la copertina. Brutta anche per me. Non che il Gigante mi abbia mai strabiliato da questo punto di vista.

ah giusto, la copertina: ORRIBILE!

Ho letto la prima storia per ora, e mi è piaciuta nel complesso.

Faccio una promessa però. Una storia del genere la posso accettare solo in un Gigante (o in alternativa in uno Speciale), nella stessa misura in cui ho accettato (e apprezzato) La Lunga Notte della Barbato per dire, perché questo genere o sotto-genere in cui vampiri (o licantropi o qualunque altro genere di mostro) abitano Londra in una congregazione ( ) e Dylan ci crede senza alcuna esitazione e tutto quello che ne consegue (le varie usanze e tradizioni dei vampiri, ecc..), secondo me NON è Dylan Dog. Solo gli ammmericani hanno pensato che potesse essere una roba del genere, e infatti s'è visto che film c'hanno fatto

Ma ogni tanto storie del genere vanno bene, se pubblicate fuori dall'inedito e se, soprattutto, scritte bene (per questo mi è piaciuto molto la storia della Barbato).
Qui Bilotta, IMHO, scrive una buona storia, qualche volta con dei dialoghi poco riusciti e meccanici o qualche scelta troppo "classica" (si usa davvero ogni cliché del vampiro!) o che non mi è piaciuta (è sempre triste quando si esclude Groucho così dalla storia), però nel complesso funziona alla grande, considerando poi il soggetto che più esile e poco originale non si puo' (ma la storia del vampiro che viene dal Medioevo con una storia turbolenta che coinvolge odio e amore quante volte sarà stata usata? ). Ottimo finale.

Inoltre ci sono dei gran bei disegni di Piccatto, sia nella trama principale che nelle sequenze-ricordo. Poi a me lui piace anche quando tira via (anche se qui mi è sembrato molto più curato del solito), quindi sono di parte.
Ah, e la mia copia riporta il nome corretto di Bilotta!

domani provo a bloccare l'ascensore al secondo piano e ad atterrare sul portiere e vi dico. se non avrete più mie notizie, sapete il perchè.
oddio, magari quello di dylan era cech che arrotondava la stipendio e ne ha parato la caduta...se sono fortunato trovo buffon che gira la pubblicità della ferrarelle.

Ma nessuno di voi ha notato che Bianchini ha praticamente COPIATO 2 disegni di Claudio Villa? il primo è preso da una copertina per il superbook, l'altra verso la fine della storia da "le vie dei colori" mi chiedo se l'ha fatto per omaggio, perchè gualdoni l'ha suggerito..o perchè non ha proprio familiarità con la fisionomia del personaggio? bo cmq storia carina, quella di Ambrosini sembra un ritorno al passato, speriamo ne arrivino altre fatte da lui.

più che altro su tex e mister no mi ricordo un bianchini bravo.

Rapido commento alle due di Gualdoni (mi lascio per ultimo Ambrosini).

La prima l'ho trovata inutile. Che poi leggerla dopo quella di Bilotta dove non c'era pudore e si mostrava quello che c'era da mostrare (sì, tette e sangue ), la penalizza ancora di più: qui ci sono tre ammazzamenti uno più casto di quell'altro e la storia voglio dire si chiama La sala della tortura (e non mi si dica che la tortura è psicologica!).

La seconda almeno ha Dall'Agnol che trovo sempre interessante da vedere. La storia carina, innocua. Più che altro non ho capito com'è che alla fine: Bo, ci sarebbero anche delle altre cosette sulla trama ma alla fine non m'interessa.

Sono omaggi personali, ovviamente (ma mi sembra anche piuttosto evidente). Circa la fisionomia del personaggio mi pare che se la cavicchi bene pure lì. Bianchini è in auge dalla metà degli anni '80, non ha bisogno di copiare proprio nessuno