Nyarlathotep ha scritto:
Bè, però (e non parlo certo da anarchico) Anarchia non vuol dire a-politica...
E' un concetto molto vasto, pluri-interpretato e mai codificato in un corpus ideologico condiviso, ma alla base si tratta di una forma estrema di liberalismo, cioè di auto-amministrazione senza esistenza di organi statali.
Quindi non è previsto l' annullamento dell' ordine sociale (insomma, non puoi minacciare nessuno con una pistola), bensì l' esistenza di un ordine sociale nel contesto di una società non gerarchica (non esistendo il potere, non esistono gerarchie).
Certo, è tutto molto farraginoso, e infatti l' Anarchia è stata letta in tante chiavi diverse; però mi affascina la coniugazione (apparentemente improbabile) fra un' idea socialista di uguaglianza (quindi di sinistra) e un' idea liberale di assenza del controllo statale (quindi di destra).
Comunque sia convengo, è tutto troppo teorico.
Guarda, non sono tanto interessato alle etichette quanto ai concetti espressi, anarchia può voler dire tutto e niente, dipende da cosa tu intenda con anarchia. Da quello che ha espresso finora dogares, mi sembra un concetto molto ariafrittoso ed ètuttounmagnamamagnoso, che presuppone più l'uso della bacchetta magica che non una qualsiasi organizzazione sociale realmente possibile.
dogares ha scritto:
L'errore è stato mio. Ho postato il mio parere in questa sezione del forum. Ed è stato un errore grave, di cui mi scuso enormemente. Del resto, e lo dico da non votante e non schierata né a sinistra né tanto meno a destra, basta insultare Berlusconi per farsi lisciare il pelo dalla parte giusta.
Resto convinta delle mie idee che saranno anche demagogia ( invece chi dice che una parte ha torto a prescindere è libertario e depositario di tutto lo scibile umano, ad esempio ) ma me le sono costruite leggendo, pensando, riflettendo. Non intendo, con questo, dire che le altre ( di idee ) non lo siano. Non ho attaccato nessuno a livello personale, e non intendo farlo.
Giuro, parola mia, che sarà questo il mio ultimo post in questa sezione.
Lo chiudo dicendo che Marco Travaglio, pur parlando di cose anche condivisibili, si limita a spargere fango o altro su una parte politica a lui invisa ( per carità libero di farlo, ma che non passi per colui che diffonde il Verbo. Diffonde una mera propaganda di parte ) dimenticandosi dell'altra e di ciò che accade a 360°, dimenticandosi delle proprie condanne per falso, per diffamazione ed altro.
Chiudo scusandomi della mia improntitudine. La politica per me resta solo un'offesa alla morale e alla intelligenza degli uomini liberi. Ringrazio Nar che ha saputo, pur non approvando, cogliere le radici delle mie idee, evidentemente non esposte in modo sufficientemente chiaro.
La rabbia della mia vita esiste eccome. Cerco di dirottarla verso cose positive. Magari non ci riesco ma, oltre che un fenomeno da baraccone, sono anche un essere umano con i suoi limiti.
Quindi scusate.
A scanso di equivoci, preciso che te lo dico da semplice utente e non da moderatore, che non si sa mai cosa succederebbe altrimenti. Sto vittimismo è una cosa insopportabile, da far venir voglia di prendere a bastonatte teneri micetti indifesi per sfogarsi senza far danno a esser umani, siamo adulti e vaccinati, se ti va di discutere (perchè pensi di avere degli interlocutori interessanti) discuti, se non ti va (perchè pensi siamo tutti ottusi) non discutere, ste lamentele come se stessimo con una pistola pronta a spararti sono insultanti dell'intelligenza di chi legge.
Detto questo, vengo al punto: Travaglio colpisce soprattutto Berlusconi (come fra l'altro mi sembra inevitabile fare), ma non ha mai risparmiato bacchettate agli altri schieramenti, anzi alla fine la prima colpa dell'esistenza di berlusconi la dà principalemnte ai suoi avversari, ho seguito il suo spettacolo promemoria, e alla fine quelle che ne esce peggio, imho è stato proprio D'Alema. Pure lui si è beccato delle condanne, ma nel suo mestiere mi pare abbastanza inevitabile, considerando che sono per aver offeso Schifani, quando dall'altra parte si fabbricano ad arte interviste e falsi clamorosi, mi sembra abbia comunque una percentuale accettabile. Poi neanche lui è infallibile, anche lui ha preso delle cantonate, ma se uno lo prende come il portatore del Verbo, il problema è di quello, non di Travaglio, che è semplicemente un giornalista che tutto sommato sa fare il suo mestiere, e ha portato all'attenzione del grande pubblico cose che altrimenti sarebbero finite del tutto sotto silenzio.
Quanto ai tuoi ideali, dovresti semplicemente spiegarli meglio, perchè ridurre la politica a 'è tutto un magna magna', e predicare un ideale anarchico tanto affascinante e utopico quanto generico e inconcreto, mi sembra sia più che altro equivalente a lavarsene le mani, ritirarsi sull'aventino e lasciare che gli stessi politici del magna magna facciano il loro porco comodo senza disturbi.