Cravenroad7

Lo ribadisco per l'ennesima volta: è il mio dylan dog preferito (forse perchè è stato il primo che ho letto). E Coppola è tra i disegnatori che più apprezzo.

Ah, piccolo appunto: Coppola ha lavorato anche su Martin Mystere (io ho un albo qui a casa). Ora nn ci lavora più ma c'è un altro Coppola con uno stile diverssissimo, diciamo in linea con i disegni di MM attuali.

Ale

-------------------------
"I fumetti sono cose per bambini!.."
"Anche la pedofilia"
Leo Ortolani

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by mordilloz</i>
<br /><blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by sBARBATO</i>
<br />Rispondo io citando egli stesso (che a sua volta cita una frase di Totò):"Creare qualcosa è facile,è copiare che è difficile"
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

oppure si può citare direttamente l'Horror Club che una volta scrisse:"Noi non copiamo mai...caso mai citiamo!"

_______________________

L'egoismo non consiste nel vivere secondo i propri desideri, ma nel pretendere che gli altri vivano a quel modo che noi vogliamo.
L'altruismo consiste nel vivere e lasciar vivere.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Anche in horrorpoppin

Groucho:"Questa scena è copiata da Il mostro del passo di Tanov"
Didascalia:"CITATA! Noi non copiamo mai, noi citiamo!"

Per l'amor di Dio, Montresor!

EH EH bello bello...

storia 9
disegni 8
tot 8,5

MALA!!!

bell'albo

Golconda,un posto normale...O quasi... MOLTO quasi

Fantastica storia.

Riletto ieri, un bell'albo che fa da degna conclusione alla trilogia dello spazio e del tempo (numeri 57, 58, 59). Tutti e tre dei piccoli capolavori secondo me, anche quello di Chiaverotti. In questo si gioca molto sull'assurdo, da un momento all'altro credo che debba saltare fuori che so, un Terry Gilliam... Già, perché se non c'è una citazione vera e propria, lo stile è palesemente quello: il collage di stampo dadaista, sia nella scrittura che nei disegni, da quando si trova il Safarà in poi...
In sunto.
SOGGETTO: 7 Perché ho letto che non è proprio tutta farina del sacco di Tiz
SCENEGGIATURA: 8 Dialoghi brillanti, excursus nel no sense, personaggi lavorati di fino...Cosa vuoi di più?
DISEGNI: 8 Stile vecchiotto, ma c'è davvero molto mestiere: in alcuni casi neanche te ne accorgi. E poi Coppola mi piace molto sui primi piani...
COPERTINA: 7,5 Degna introduzione alla storia, giusto qualche perplessità  sulla testa gigante che non mi ha mai convinto appieno. Per il resto, fa molto "Dune"*.

*Vedasi nell'albo il momento in cui c'è proprio la Faccia gigante che incontra il serpentone...

albo fantasticamente dylaniano Il viaggio nell'altra londra fatto in maniera geniale ed originale!

Un numero un pò sottovalutato, che riprende il filone dell'oscillazione e degli infiniti universi dei due numeri precedenti.
Il soggetto è veramente molto intrigante, la sceneggiatura favolosa come sempre. Questo albo mi ha divertito veramente molto e non ha stancato affatto. Ovviamente questa specie di "trilogia" è lontana anni luce dalla perfezione sclaviana di "Storia di Nessuno", ma restano comunque tre perle della serie, con due ottime storie sclaviane e un capolavoro chiaverottiano.
Lo stile di Coppola è piacevole e irritante: i visi "fotografici" sono indubbiamente affascinanti, ma vergognosamente copiati da scene di celebri film. Per il resto il suo stile è abbastanza barcollante, tra una propria originalità e una somiglianza ad altri disegnatori (Stano, Roi).

A me questo numero è piaciuto, inoltre come gran fan di Dune ho apprezzato l'"escursione" sul pianeta. C'è poi una possibile altra citazione del romanzo di Herbert. Mi riferisco al cognome della ragazza, Criss: in "Dune" c'è un coltello che viene ricavato dal dente del verme gigante che si chiama Kriss

bella storia,sebbene a me l'argomentoi dimensioni parallele non mi abbia mai attirato

bellissimo, uno dei migliori numeri...9

Straspettacolo!! soggetto, sceneggiatura e sopratutto disegni, grandissimo Coppola!

ottimo.

Citazioni e ispirazioni varie a parte, questo è un albo nato dalla costola di "Storia di Nessuno". Sclavi ne indaga una potenziale implicazione, ovvero l'incontro tra due Dylan appartenenti a universi paralleli. Il registro è totalmente differente: impegnato, serio, filosofico e con notevoli sprazzi di horror il #43, leggero, disimpegnato, divertente e con un tuffo nella fantascienza classica questo #59. Il confronto è ovviamente improponibile per manifesta superiorità del primo, nonché inopportuno considerate le differenti intenzioni dell'autore."Gente che scompare" rimane comunque un buon prodotto, godibile, ma della trilogia dello spaziotempo il mio preferito resta "La clessidra di pietra". Caso unico, più che raro, in cui Chiaverotti batte Sclavi (imho ovviamente).
Delle 5 prove dylaniate di Coppola questa è quella che mi piace meno.
Albo da ricordare principalmente perché segna il debutto di Hamlin, antagonista storico e ricorrente.

Non è che sia poi tutto sto granchè.
Sclavi gioca con lo spazio-tempo e le dimensioni parallele in un modo più che discutibile.
La scena sul pianeta Dune è davvero un momento topico del fumetto
La Londra con la Tour Eiffel, il regime totalitario della Tatcher e il totalbuio sono trovate che mi hanno fatto cadere le braccia.
Ho votato sufficiente.