Cravenroad7

Le mie 100 storie preferite di Dylan Dog: posizione n°84



Scritto con il sangue, mensile n°47, agosto 1990

Testi di Claudio Chiaverotti
Disegni di Montanari & Grassani

Una scossa di adrenalina, un brivido lungo la schiena e sei morto! Il terribile Mister Fear vuole farti a pezzi e respirare il tuo terrore, perché ne ha bisogno per vivere. Quale follia si nasconde dietro gli occhiali e i panni anonimi dell'assassino, dietro la sua assurda crudeltà? Forse soltanto il fantasma di un trauma e una disperata volontà di sopravvivenza.

Il gioca giuè dello slasher consegna Mr Fear all'Olimpo dei villains e le capillari vignette di psicanalisi attiva alla topfive delle chiaverottate. Non ingannino il protagonismo rosa nè l'ultima tavola peculiarità scontate, nella fumettabilità dei personaggi compresi ovviamente i titolari ma pure Christine e il padre severo che defenestra teenager discoli i cromosomi della sagacia talvolta esemplare.

Uno dei Chiaverotti che mi hanno colpito di meno. Un albo piacevole, godibile ma ordinario, senza nessun particolare picco.
Chiaverotti ha fatto decisamente di meglio, come anche Montanari e Grassani.

Altra bella storia di Chiaverotti, anche questa non è tuttavia un capolavoro. Giallo piuttosto avvincente e ovviamente dominato da scene fortemente splatter (tipico dell'autore), alcune delle quali piuttosto riuscite. In definitiva buonissima storia che si inserisce perfettamente nell'altissimo standard qualitativo del Dylan Dog primi anni '90.
4/5

I miei 100 momenti topici di Dylan Dog: posizione n°18



Mr Fear in Scritto con il sangue n°47.

Le solite tamarrate di Chiaverotti...così grossolane, ma anche divertenti

Il trionfo delle tamarrate assurde di Chiaverotti, il trionfo dello spirito di Chiaverotti, chi lo ama probabilmente giudica l'albo un capolavoro assoluto, chi non lo ama (come me) la giudica una storia appena sufficiente.
Voto: 6

Per me bellissimo.
Scene indimenticabili (come quelle del primo omicidio, col ragno), disegni perfetti e dialoghi brillanti.

bellissimo anche per me
soprattutto il finale!

Apoteosi del'estetica tamarro trash/slasher da B-horror come solo in Chiave sapeva fare . E tanto basti. La psicologia c'entra poco e comunque rientra dalla finestra...nel finale.
Sana mattanza perversa, forse anche fine a se stessa...ma funzionava, diamine se funzionava...e la lettura scorreva con gusto plurimo, ritmo e dialoghi vivaci .
Ovvio da chiaverofilo che la adoro...ma non avrò mai il bronzeo ardire di sostenere che è un capolavoro fondante...perchè tale obbiettivamente non è...ma sempre storia-storica (in quanto simbolo di un filone) rimane.
Ottimi M&G, azzecatissimi nello sventrare tavola su tavola.

Ah, dimenticavo:

WE LOVE CHIAVEROTTI, e non siamo mosche bianche, ma bagherozzi scarlatti.

ALOHA

uno dei miei preferiti.
delirio splatter ,un thriller che mi aveva affascinato...mister fear.
scena clou il ragno sulla schiena della prima vittima.
chiaverotti io lo sempre amato.

8...questo è un bel numero

Buon albo parzialmente rovinato dal modo, poco convincente, con cui Dylan riesce a scoprire l'identità dell'assassino.
A Chiaverotti va riconosciuta l'indubbia capacità di aver creato, con pochi tratti distintivi, alcuni serial killer che sono entrati nell'immaginario collettivo dei lettori dylaniati: nessuno magari si ricorda chi era davvero Mister Fear, ma sicuramente tutti si ricordano di Mister Fear. Lo stesso era già accaduto per Mana Cerace. Sono figure la cui popolarità supera di gran lunga la qualità stessa dell'albo che li vede protagonisti.
Qui il buon Claudio insiste in ciò che gli riesce meglio: tanta ironia e tanto splatter, con Dylan più votato al cazzeggio che all'indagine vera e propria, facendo leva (anche troppo) sul quinto senso e mezzo; ancora una volta inserisce un bel depistaggio, il feud con Finnegan, (e questo è bene), ma non resiste al doppio finale (e questo è male, ma è uno dei suoi marchi di fabbrica).
Molto bene M&G, queste sono, o meglio erano, storie per le loro matite. Christine è una delle gnocche migliori, imho, che ci abbiano regalato.
Per i cacciatori di grouchate quest'albo è una vera manna.

Magnifico....basta questo per farmelo piacere...


Uno di quegli albi che non ti fanno pensare troppo perchè non serve, e te lo fanno capire subito.

Sangue e azione. In barba a quelli che vogliono fare gli intelletuali sulle trame di ogni albo.

buono.

Ottimo albo Chiaverotti in formissima nei suoi primi albi... Dylan Dog che fa il Dylan Dog... tantissima ironia, tantissimo splatter e tanto ma tanto Sclavi...