Cravenroad7

Secondo me questo albo è una celebrazione della figura dello sceneggiatore in toto, di chi è davvero "creatore" di un personaggio come Dylan, chi ne manovra movimenti, ne plasma pensieri e parole. Una celebrazione a chi gli dà vita, lo fa "muovere", "vivere".
Paola Barbato ci ricorda che sotto la punta dell'iceberg c'è lo scrittore, che racconta com'è fatta la cima del suddetto, ne descrive la forma, la luminosità, la grandezza.
Albo indimenticabile, fondamentale e non compreso a 360 gradi.
A Narnia Fumetto, ho colto l'occasione di farmelo firmare dall'autrice, ma in quel momento non ho avuto la possibilità di chiederle come fosse nata la decisione di pubblicare la ristampa con il finale allungato.

Vabbè, ma 'sti giochetti autoreferenziali non si possono fare sulla pelle del lettore pagante.

Tempo, soldi e alberi sprecati inutilmente.

Intendi il finale diverso della ristampa (che non è allungato, anzi ha meno battute)? Se non ricordo male, un finale è quello originale della Barbato (quello più criptico e breve della ristampa) mentre l'altro (quello pubblicato nell'inedito, più logorroico ed esplicito) non è della Barbato ma scritto da Marcheselli (oddio, non a dire il vero non so se l'abbia comunque scritto la Barbato o fosse scritto da Sclavi, Marcheselli, o altri). Alla fine immagino sia andato nell'inedito il finale non originariamente pensato dall'autrice proprio perché troppo criptico.

Ho fatto confusione! Ricordavo che il finale criptico fosse nell'inedito. Comunque hai risposto alla domanda e ti ringrazio!

Certo, teniamoci pure "Un'affezionata clientela" allora..

No no no... Il titolo è UnA affezionata clientela!

Pur comprendendole, non posso approvare le gare al ribasso.

Non si tratta di una gara al ribasso. Ho citato il #299, ma il discorso vale anche per i tanti albi meno brutti di quello ma altrettanto "piatti".
"Oltre quella porta" obbliga il lettore a sforzarsi di usare le celluline grigie, divide i pareri, può piacere o non piacere o anche farti indignare per aver buttato via i soldi, ma almeno lo ricordi. Non ti lascia indifferente. Invece di quegli altri, ti ricordo solo dei soldi spesi.

L'idea che l'entità misteriosa che aleggia maestosamente ( e ripeto e sottolineo a scanso di equivoci di sorta...MAESTOSAMENTE ) x tutto il numero 228 sia Paola, me lo fa scendere sotto il capolavoro ad un buono.
X il resto c'è tutto. Scritto magistralmente, disegnato benissimo ( ma non ottimamente ), dialoghi da urlo, è una delle cose migliori mai uscite in DD. Però questo tipo di autocelebrazioni incensitorie, condite con nostalgia eccessiva che fa pensare a prossimi trapassi ( io avevo ipotizzato Sclavi ) rende il prodotto gigioneggiante e per questo meritevole di lieve censura.
E' così, caro 307, che si scrive una non/storia.

Mi riquoto. Alla fine ci sono voluti meno di 2 anni per rileggerlo. E' e resta un capolavoro. Non c'è un dialogo, una battuta, una didascalia che non sia pregna di significato, non una tavola che sia fuori posto. E' inutile speculare su chi davvero ci sia Oltre quella porta.. c'è un po' di Paola, c'è un po' di Sclavi, c'è l'"autore".. ma è davvero necessario saperlo? L'importante è tutto quello che viene prima, le riflessioni sul protagonista, i comprimari, il loro modo di interagire, le meccaniche della serie ormai così consolidate dal "vivere" indipendentemente dalla volontà del proprio creatore e dagli sceneggiatori che vi mettono mano. Personalmente preferisco il finale prima versione.
Capolavoro.

Quando arrivi a ri-quotarti, significa che sei vicino alla paranoia.
E qui lo dico e qui lo ri-quoto !

Ma no, era solo per notare che non era passato poi tutto il tempo che prevedevo per la rilettura. E poi avrei dovuto scrivere "mi quoto", non "mi ri-quoto". Ok, sono ufficialmente in paranoia!

Ma va...piuttosto ti chiedo delucidazioni circa il senso della nenia pensata dal protagonista all'inizio dell'albo...
Che senso ha ?

Quale nenia? La citazione di Misery intendi? Per me è un'altra possibile chiave di lettura dell'albo, una delle tante. Un'interpretazione che potrebbe essere anche confermata dal colloquio con Xabaras a 2/3 di storia, salvo poi essere sbugiardata poche pagine dopo. L'"autore" (Sclavi?) che vuole abbandonare la creazione che l'ha reso celebre? Pag. 95 sembrerebbe proprio un epitaffio in tal senso.

In effetti avevo pensato che la misteriosa figura fosse proprio Sclavi, e l'intenzione, abbastanza evidente, di abbandonare la propria creatura in un saluto finale, mi era parsa molto palese.
Certo l'immagine della Medusa ( ovvio riferimento alla storia di Paola ) riflessa negli specchi distorti, indirizza l'identità proprio in Paola ( come è emerso nettamente poi...), ma credo che si intenda l'autore in senso lato, senza una identità precisa.
Credo anche che si sarebbe potuto trarre qualcosa di interessante dalla figura che spiava Dylan per conto di Xabaras, ma ormai è cosa passata.

La nenia appartiene a Misery ?? Io ho visto il film, non ho letto il romanzo di King, quindi ignoravo. Grazie !