Cita:
basil
Da sedicenne posso assicurare che tra i miei coetanei va tanto male l'apprezzamento del mondo fumettistico quanto quello letterario. E' l'indole pigra che impedisce di conoscere e apprezzare opere non trasmesse dalla tv in salotto.
Ah, meno male che c'è qualcun altro che vede quello che vedo io, mi stavo chiedendo se il problema fosse solo nella mia città. Ah dogares, allora non l'hai capito.
Siamo messi male. Non c'è approfondimento, voglia di entrare nelle cose, sviscerare temi e contenuti, nemmeno più voglia di sognare e tuffarsi nelle pagine avvincenti di un albo d'avventura.
Ma dinanzi a questo mare di superficialità continuo a pensare che il fumetto sia l'ultimo dei problemi in questo paese.
Bonelli sa di cosa stava parlando perchè lui ha sempre messo anima e cuore nel suo lavoro, sia in quello di autore che in quello di editore. E vedere la situazione attuale non poteva che farlo stare male.
Mi ricordo ancora dell'ultimo Mantova comics; durante la discussione tenuta da Lupoi, uno dei capi della Panini, che stava spiegando come nel prossimo futuro sarà inevitabile l'avvento totale del fumetto online in italia (quindi di come a breve si leggeranno fumetti solo più sul monitor), Bonelli seduto davanti a me scuoteva la testa disperato.
e lupoi: "Sergio, vedo che scuoti la testa ma questo sarà il futuro, che ti piaccia o meno"
E qui Bonelli si è alzato e ha fatto una tirata di quelle....dovevate esserci. Era quest'anno, anzi, se non ricordo male questo febbraio. E dovevate vedere che grinta, a ripensarci adesso è stata una cosa così commovente ma allo stesso tempo così potente che mi si inumidiscono gli occhi.
E vuoi sapere qual è la cosa più bella e importante, secondo me, che ha detto durante tutto il suo monologo? Che "il fumetto è fatto di carta e nasce dalla carta e voi volete togliergli la carta". Secondo me c'è molto da riflettere su questa frase.