Non voglio spengere gli animi e tagliare le ali a nessuno...ma dai primi commenti che avevo sbirciato stamani sinceramente mi aspettavo qualcosina di più! Sia chiaro, è un albo valido, indubbiamente superiore agli obbrobbri pre-300, la sufficienza piena la raggiunge tranquillamente, però c'è qualcosa che un pò mi stona...forse l'eccessiva facilità con cui gli eventi accadono così, troppo "per caso e per fortuna", con un Dylan che finisce troppo spesso (o forse sempre) col trovarsi al posto giusto nel momento giusto per risolvere la situazione; arrivato in fondo poi, sa spiegare per filo e per segno quella che è (o dovrebbe essere da par suo) la soluzione di tutto; insomma, manca quel guizzo, quella scintilla, quel non-so-che che eleva una storia alla memorabilità (prendendo le storie di Ruju senza andare troppo indietro nel tempo, manca quel qualcosa che ha reso speciali e ricordabili con molto piacere "Paranoia" o "Uno sconosciuto sulla strada", benchè entrambe non brillassero di estrema originalità e inventiva...)
Dell'accostamento col precedente numero preferisco non parlare, sennò poi finisce sempre che discuto con chi è pesantemente in disaccordo con me al riguardo del fatidico numero 300....oh, per me rimane ancora un capolavoro, anche dopo una terza lettura, che ci posso fare?!
Comunque sia, "L'imbalsamatore" la sufficienza la prende di sicuro.
Sul versante disegni: sono di un Piccatto che è il solito degli ultimi anni, forse un pelino meglio del solito, ma non sui livelli di "Piovono rane", in cui mi era parso più ispirato. E comunque, per la cronoca va detto che il tanto sbandierato "ritorno del sano splatter" è l'ennesima bufala! Non basta una testa spappolata da un proiettile (e in una vignetta piccina picciò) a determinarne il cosiddetto ritorno! Basta con questi falsi proclami per rendere più interessante l'albo: che venga venduto per quello che è, tanto se la storia è buona non serve il sangue che spruzza per renderla più appetibile (anche se ciò non guaterebbe, beninteso!)
Copertina che fà molto "anni novanta" (non so spiegarne il motivo, quindi non chiedetemelo: è solo che nel suo stile mi ricorda molto le copertine di Stano della metà degli anni novanta, quello in zona pre e post 100), molto bella dal vivo.
Voto totale: 6,5 (tradotto nel sondaggio: accettabile)