Cravenroad7

...Lo posto qui e se è già stato discusso, annientatelo come si annienta la belva delle caverne.
...perché secondo voi, qui, in Italia, mi devo sentire una reietta quando vado a comperare un fumetto ? Una eterna bimba, una mal cresciuta, una intrappolata nel mondo delle fiabe ?
I fumetti da noi, sono visti come il mondo dei ragazzini, come il declassamento cerebrale di chi legge.
Guardate gli speciali tv su fiere, mostre, convenction: ci vengono mostrati i collezionisti, gli eterni ragazzini, coloro che amano l'infanzia....tutti messaggi diretti a declassare il fumetto ad una sorta di libercolo di serie b, mai paragonabile a certe "opere" letterarie e agli intoccabili "classici" della letteratura. Quando è palesemente vero l'opposto. Opere di grandi autori, da L'Eternauta a Dylan Dog, da certe opere Marvel a Corto Maltese, fanno proprio dei fumetti un'ARTE espressiva e comunicativa assoluta. E' un male solo italiano ? So che in Francia i comics hanno ben altro spessore a livello di considerazione generale, come mai da noi è così ?

Hihi, proprio qualche tempo fa l' edicolante mi ha detto (scherzosamente, dato che lo conosco da una vita): "Ma ancora a comprare i fumetti stai?".
Mi sono limitato a suggerirgli di ritenere la sua categoria fortunata, se c' è gente che a venticinque, trenta, quaranta, cinquant' anni e passo compra ancora quella roba.

Non credo sinceramente sia un discorso puramente Italiano...

Basta vedere nei Simpson come rappresentano in maniera sfigata il tipico omino fissato sui fumetti...

In Giappone, vista la tradizione Manga è un altro discorso...

Dog ma non eri un uomo? Perchè parli al femminile?
Non ci capisco più niente..

I miei genitori ancora mi guardano con sospetto quando leggo un DD.

Manco fosse un porno.

A me è successo solo comprando manga. Coi Bonelli non ho mai provato la sensazione di essere un reietto.

Beh, e cosa ti devono mostrare? Credo che se uno legge fumetti sia anche perché è, chi più chi meno, un eterno ragazzino, uno che ama l'infanzia. Anzi, per me è proprio questo che rende così importante il fumetto (o almeno una delle cose).

Che poi il fumetto sia considerato, anche per questi motivi, una roba di serie B, è vero. Però questa tendenza sta cambiando, anche da diversi anni a questa parte. Sicuramente oggi c'è più rispetto per il fumetto, oserei dire quasi al pari di altre forme d'arte come il cinema. Sono ottimista: se chi gestisce l'editoria del settore non manda tutto a puttane, il fumetto avrà il rispetto e la rilevanza che merita.

Poi in Italia è vero, anch'io spesso ho questa sensazione (di essere l'unico a leggere fumetti), o meglio l'avevo, ma stando ai fatti (numero di vendite, mostre e fiere) c'è un sacco di gente (grandi e piccini) interessati alla cosa. Più che da altre parti.

ci vuole ancora tempo, basta aspettare. i numerosi film tratti da fumetti e le collane allegate a famosi quotidiani o settimanali hanno già smosso. oggi i videogiochi sono sdoganati e ritenuti per tutti, anni fa non era così. tutto ha un suo tempo e un suo percorso.

da edicolante posso confermare che la maggioranza dei miei colleghi è ignorante sui fumetti ed è fermo a topolino come lettero. per loro sono una rottura doverli andare a ricercare per le rese e appena possono se ne disfanno. molte persone quando entrano nella mia edicola mi dicono "finalmente! quanti fumetti che tiene! le altre edicole hanno un buchetto!".

è un uomo.

Non sono d'accordo.
Una delle cose che mi piacciono di più dell'Italia è che il fumetto è socialmente accettabile:
Sul treno del mattino vedo qualche ragazzo che legge Cassidy o Brendon o qualcosa del genere, una donna che legge Dampyr, e qualche numero di Tex in giro; In paese vedo ragazzini, adulti e anche qualche pensionato che leggono Topolino; l'edicolante da me mi aveva avvisato che Storie Da Altrove era richiestissimo (numero con Giuseppe Verdi... vivo a Parma), mi ha dovuto tenere un'albo da parte.

Comunque, ho vissuto per tanti anni a Londra e la non esiste quasi più da parecchio tempo una cultura fumettistica. In inghilterra vedono un adulto che legge fumetti come un extraterrestre (l'unica cosa peggio e' un adulto che non beve!), neanche i bambini li leggono.

Confermo sta cosa dell'Inghilterra: i fumetti non esistono!!! (insieme al basket del resto).

Io più che altro mi meraviglio invece dell'opposta collocazione, nella mente di una persona senza il vizietto della lettura, dei libri e dei fumetti. Come se i libri facessero intellettuale e istruito mentre i fumetti eterno adolescente e "fanciullesco".

aggiungiamo anche: le montagne, il mare, i giornali sportivi, le piadine, gelaterie, il pallavolo, vongole, il sole e i bidet!

Dalla fine di Aprile sono una donna ! Chiuso il discorso ? Amen ! E fine OT !

dimostracelo...

Che il fumetto venga sdoganato come forma d'ARTE, in Italia, succede solo quando si tratta di commemorare l'opera di qualche grande (v. recenti lutti) partito in sordina, o quando qualcuno vuole atteggiarsi come attento conoscitore dei fenomeni di massa e/o chicche alternative e/o cult persentitodire (v. Manara, Pratt...) - in Belgio, Francia, Spagna e Giappone è tutta nantra storia, ovviamente...

Molti edicolanti guardano se non con sospetto, ma almeno con un po' di perplessità, uno che si carica di fumetti oltre i 25...e si chiedono quanto tempo abbia da perdere costui invece di correre dietro alle donnine di Playmacho, i consigli d'acchiappo su GQ/JK o i bolidi di Quattrostorte. Il peterpanismo è inversamente proporzionale all'ignoranza sui fumetti in questo paese di galantuomini .

In fumetteria questo per fortuna non succede, ma in alcuni casi capita che qualcuno ti tratti alla stregua di un nerd/geek perennemente a caccia di esclusive o novità da ultrafan(-cazzista) od ossesso otaku...con una certa esaltazione mista a compatimento - un po' di luoghi comuni ce li ha rifilati anche il buon Micheleddu in Takurr

Per fortuna le nuove generazioni si stanno avvicinando in modo molto più aperto/dinamico ai fumetti ed all'animazione in generale, anche se l'associazione bimbo-svezzato coi Disney, ragazzino-manga fessi/porno e zione-Bonelli robusti alla Cofferati (Tex, Zagor) rimane nei luoghi comuni. Tutti gli altri sono un bestiario indecifrabile.
Però, lo ripeto, si stanno facendo dei passi in avanti in questo senso...senza dover per forza inneggiare ad un presunto fumetto "d'autore" o fenomeni riservati agli addetti del settore. La rete ajuta .

Per l'animazione la vedo molto più dura...perchè finchè i film della Pixar et similia verranno solo sfornati per farsi sane risate (di alta qualità, anche grafica, beninteso) il weekend coi bambini al multisala...allora sarà difficile far capire che esiste anche un'animazione per persone più adulte, con contenuti "forti" e complessi, che un pargolo faticherebbe a capire . In America la buttano sulla satira, in Giappone sul morboso...ma è quella la via da prendere. Freccero sui Rai4 qualcosina la sta azzardando.


A propositido di nerd/geek fumetto-maniaci...quando vidi per la prima volta questo avatar...la prima cosa che mi venne in mente era un alter ego di Jeff, il fumettaro dei Simpson...chissà se gli somiglia anche per l'aplomb? Forse tra qualche chilo sarà uguale...




OT



'Nzomma, le gelaterie ci sono ma è meglio evitarle con cura...il mare anche (è un'isola!) ma è inutile andarci per andare "al mare".
Il bidet è un lusso culturale che solo noi italiani e pochi altri mediterranei possiamo permetterci . All'estero ci tocca fare delle dannate acrobazie sul bordo della vasca...o quando vengono gli stranieri in Italia ci tocca spiegare che quello non è un vaso per la piante acquatiche. Conosco molte storie di inglesi e compagnia bella che l'hanno fatto togliere dalle loro ville vip in Toscana, perchè non ne vedevano l'utilità. Sò gusti...basta non chiedersi cosa facciano dopo la sfintero-liberazione .

ALOHA