Cravenroad7

Ho notato l'assenza di un argomento aperto sul nostro curatore. Ed essendosi che esso è il curatore, merita una pagina del forum sul fumetto da lui assistito.
Poi se ciò che creo esiste già, ai posteri l'ardua sentenza.
Il curatore ne ha azzeccate poche , vediamo...

Nella testa del killer: 5+
Trappola di vetro: 4/5
La convocazione: primo almanacco lasciato in edicola per pura dimenticanza, non me ne sono pentito
Le morti bianche: 5
Call Center: 8
Blatte: 6
La confessione: 5
Dylan in wonderland: 4
L'inferno in terra: 3,5
La lettera bianca: boh
L'uomo che non c'è: 5
Strage di mezzanotte: 5

Direi che l'unica buona è Call Center.

Gualdoni l'ho apprezzato molto nelle storie brevi:

Blatte: un autentico gioiellino, divertente e molto sclaviano nel soggetto..voto 8
L'inferno in terra: pecca lievemente di retorica nel finale, ma ha dimostrato coraggio nel tema e per come lo ha affrontato..voto 7
L'uomo che non cè: buona prova anche questa, soggetto non originalissimo, a tratti cinica e cattiva..voto 7
Call center: sulla falsariga di Blatte..voto 7
Lettera Bianca: non c'entra nulla con il CF humor, ma è godibile e il finale non è male..voto 6,5
Dylan in Wonderland: altra storia che fa parte del periodo "sperimentale del CF", dovrei rileggerla ma la ricordo positivamente...voto 6
Strage di Mezzanotte: inutile revival chiaverottiano, dialoghi imbarazzanti..voto 4

Storie lunghe:
Nella testa del killer: segue il trend del mensile, ovvero insufficiente..voto 4

Il resto ancora non l'ho letto

PS: Vecchio abbiamo gusti totalmente diversi

Massì 8 a call center e 6 a blatter ahm... blatte

Per me Blatte e La lettera bianca sono due riuscitissime storie brevi, in particolare la seconda per me si avvicina a un mezzo capolavoro per come riesce a non cadere mai nel ridicolo o nella retorica da sue soldi e affronta un tema serio e doloroso (e proprio per questo il rischio era due volte alto) in maniera delicata.
Comunque sì, Gualdoni (eccezion fatta per Strage di mezzanotte... però se mi dice che era una parodia allora rivaluto tutto ) nelle brevi dà il meglio di sé, e vengono fuori quasi sempre storie più che godibili.

Il resto no comment.

L' unica schifezza di Gualdoni è Nella testa del killer, poi ci sono la brutta L' avamposto perduto e l' insufficiente Strage di mezzanotte.
Per il resto tutte storie accettabili se non buone (ad esempio Le morti bianche), se non addirittura ottime (come La lettera bianca -riguardo cui la penso come Ezekiel- e Blatte).
In generale l' impronta dei lavori di Gualdoni mi piace, anche se paradossalmente il suo principale punto debole è quello di non essere ancora riuscito a catturare realmente l' essenza del Dylan personaggio.

Per quanto riguarda il lavoro di curatore della testata, il discorso è diverso e più complesso.

per me invece è tutto un unico discorso

è tutto un sudario pietoso.

Mi è capitato di rileggere blatte che reputo una buona storia, quindi ecco qualche voto..

Le morti bianche: non letta
Dylan in wonderland: non letta
L'inferno in terra: non letta
Call center: non letta
Blatte: voto 7
La lettera bianca: voto 7 Secondo me questa storia è stata penalizzata dall' essere stata pubblicata sul color fest humor, necessitava di un altro tipo di disegni non perchè sono brutti ma perchè fanno perdere un pò di drammaticità alla storia; più adatta per un gigante.
La sala delle tortura: voto 5.5-6
Trappola di vetro:voto 5.5
L'avamposto perduto: voto 5.5
La confessione: voto 5.5
L'uomo che non c'è: voto 5
Strage di mezzanotte: voto 4.5
Il museo del crimine: voto 4-4.5 Storia composta da miniracconti che prova a fare il verso a(lla migliore) "Il delitto perfetto" ma risulta abbastanza noiosa e ha un finale abbastanza brutto.
La convocazione: voto 4
Voodoo: voto 3.5
Nella testa del killer: voto 2 Secondo terribile colpo della famigerata combo pre-300, letta a più riprese e abbandonata subito quando ho provato a rileggerla dopo un pò di tempo.

Una manciata di racconti brevi leggibili, un paio da leggere; mentre sulla serie regolare secondo me Gualdoni ha dimostrato di non saper gestire 94 pagine, e il risultato sono storie noiose e difficili da concludere in una sola lettura.

Le morti bianche: 7
Dylan in Wonderland: 7,5
L'inferno in Terra: 5,5
Call center: 6,5
Blatte: voto 8
La lettera bianca: 8
La sala delle tortura: 5
Trappola di vetro: 5.5
L'avamposto perduto: 5
La confessione: 6+
L'uomo che non c'è: 6+
Strage di mezzanotte: 4,5
Il museo del crimine: 4+
La convocazione: 6--
Voodoo: 5+
Nella testa del killer: 4

In generale, di quelle che ho letto, che mi paion quasi tutte, noto una ricerca dello stupire cui salvo solo Il museo del crimine, ( anche se parzialmente ), che è forse figlio di poche idee, di certo non centrate con il personaggio.
Sebbene in Blatte emerga uno spessore esapode, è troppo poco per reggere una colonna come Dylan.
Ammesso e non concesso che la Bonelli la ritenga tale.
Senza rancore. La Strega.

Le morti bianche: *1/2
Dylan in Wonderland: **
L'inferno in Terra *
Call center: ***
Blatte: ***
La lettera bianca: **
La sala delle tortura: *
Trappola di vetro: **1/2
L'avamposto perduto: 1/2
La confessione: **
L'uomo che non c'è: **
Strage di mezzanotte: *
Il museo del crimine: *1/2
La convocazione: *
Voodoo: ****
Nella testa del killer: **

in pratica salvo solo voodoo, blatte e call center.

Poi mi devi spiegare perchè fai le votazioni ad minchiam co ste stellette

tre stellette è la sufficienza, non conosci proprio gli standard minimo sindacali del vivere informati.

Le conosco ma anzichè fare l'asociale puoi mettere le numerazioni da 1 a 10 come fanno tutti

Riparto a bomba, almeno credo.
Quoto in generale chi osserva come Gualdoni si perda nelle storie lunghe, cosa abbastanza strana a dir il vero perché la storia breve ha un meccanismo assai più difficile di quella canonica.
Da qui la mia osservazione circa la sua smania di mostrarci la propria competenza nella mitologia di Dylan, a volte in modo eccessivo e ( mi si permetta...) anche infantile.
Quoto anche chi ha osservato, dopo una lettura più approfondita, che Gualdoni pare scrivere di getto, senza minimamente rielaborare e correggere certe macroscopiche falle nella sua stesura.
Condivido anche le osservazioni circa la sua iper produzione, a volte francamente ridicola, cui inonda annualmente la produzione di Dylan Dog. Meno cose ma più simili a "Blatte" , piuttosto che a "Blacky", non potrebbero che giovargli.
Piuttosto, ritengo che pur comprendendo la decisione di chi ha ormai abbandonato le storie made in Gualdo perché sconfitto dai fatti, parlavo di chi decida di acquistare o non acquistare DyD dopo le recensioni e le note del forum. Pur rispettando la competenza di molti di noi qui, me esclusa ovviamente, trovo questo metro di giudizio abbastanza rischioso.
Molti, ormai, votano negativamente DyD perché delusi dall'andamento generale della testata e ciò per quanto comprensibile, non mi pare un metro di giudizio costruttivo.
Forse io parlo così perché Dylan è ormai il solo fumetto ( insieme a "Le Storie" ) che compro, quindi questa forma di censura la scarto a prescindere.

perchè è dispersivo.