Cravenroad7

X rimatt: innanzi tutto scusa per aver chiamato DonRosa DeRosa ( sich )..
Non è che ci trovi niente di male, solo che parlare di contemporaneità in un contesto di 25 anni di differenza stona un poco. Mi piacerebbe una saga ad ampio respiro, magari di 5/6 numeri, così per provare a vedere se incontra il gradimento dei lettori. Albi sperimentali come "L'ultimo uomo sulla Terra" ad esempio, sono stati lettera morta. Eppure all'epoca li gradimmo in molti. So che le vendita USA sono fortemente in calo, tant'è che la Marvel punta ai film per prendere ossigeno.
Ma davvero far si che Dylan ripercorra la lunga saga alla Zagor/Hellingen farebbe schifo a tutti?
( sorry se non rammento il nome corretto del grande villan dello spirito con la scure, ma vado a memoria...ottenebrata dai resti alcoolici di ieri... ).

Aspetta, capiamoci: che Dylan rimanga un personaggio iconico, sempre uguale a e stesso e protagonista di una serie (quasi del tutto) priva di continuity, mi va benissimo, ma non è che l'attuale gestione del personaggio mi piaccia, tutt'altro. La "cura Gualdoni" è disastrosa a dir poco, c'è la precisa volontà di trasformare Dylan in qualcosa di diverso da quel che dovrebbe essere e che è sempre stato (almeno fino a un certo punto). Minisaghe di 5 o 6 numeri piacerebbero molto anche a me, quindi.

Sarebbe bello qualche cambiamento...magari 5-6 continuativi albi ambientati fuori da Londra magari per un improvviso trasferimento (o sfratto del nostro indagatore,oppure una storia d'amore che dura qualche numero...ma sono molto pessimista credo che non ci saranno mai

Giusto.
Meglio avere una minisaga scritta male che un singolo episodio scritto male.

D'accordo con Dear Boy. Il vero problema, almeno per Dylan sugli altri non mi esprimo, è la mancanza di storie scritte bene. Il personaggio potrebbe tranquillamente sopravvivere con tutti i suoi clichè. Essere ambientato sempre nel presente contemporaneo è un grosso vantaggio, anche se, o forse proprio perché, genera paradossi e offre opportunità di trattare temi attuali.
E' una fortuna che altre serie non hanno.
Dopo 300 albi regolari e oltre 500 in generale, essere originali è impresa impossibile. Ma una storia già sentita può sempre piacere, basta che me la racconti bene. E' un principio che vale tanto nel cinema, quanto nella letteratura e nel fumetto.
Solo se le vendite dovessere calare in maniera vertiginosa potrebbero tentare uno stravolgimento della formula dylandoghiana; formula che invece, per quanto rigida, può ancora funzionare; sono gli "interpreti" che non vanno bene.

Certo la qualità attuale di DD è quella che è, su questo siamo più o meno tutti d'accordo.
Forse ha ragione dear boy, però magari una storia più articolata permetterebbe maggiore accuratezza e meno soluzioni all'ultimo minuto, non so. Il fatto è che AMO questo personaggio e mi deprime vederlo trascinarsi così...
Non so...son combattuta dal comprarlo o meno anche a Settembre...

Completamente contrario, invece .
E' come per il sesso: meglio una cosa veloce orrenda che una lunga agonia prolungata.
Cinque episodi collegati di fesserie nun se reggono proprio; già al secondo i polsi vacillano e la voglia di appiccare le fiamme all'albo incalza (v. saghe/seghe fantasy di De Nardo)

Cose come queste devono essere fatte invece con le massima cura, e non presentarsi come avidi sbrodoloni/minestronzi in cui ficcare arbitrariamente ogni cosa per gestire 400 ed oltre pagine...spesso a ritmi da narcolessia, come se non bastasse . La lezione di certi Giganti a storia unica dovrebbe esservi bastata.
Non vedo nel parco attuale degli autori gente in grado di sfornare tante vignette senza decadere nel patetico/pedante: forse solo Paola o Micheleddu (Medda)...ma li hanno già tarpati sul nascere per questo genere di progetti.

ALOHA

si suppone che se facessero una cosa del genere si impegnerebbero un minimo di più del normale, o almeno ci spero

Sperando e supponendo si può arrivare dovunque.
Lo ripeto, sono molto scettico con gli autori attuali - eccetto che per quei due sopracitati da me due post fa.
Non li vedo proprio a loro agio con lunghe saghe epiche tipo quelle per Zagor e Nathan Never. Le loro carenze verrebbero messe ancora più in evidenza .

Ciò non toglie che almeno un pajo di tentativi andrebbe concesso loro, giusto a livello sperimentale...ma sappiamo già come la SBE la pensa a riguardo. Quindi nisba.
I tempi non sono maturi, ma intanto i talenti marciscono sugli alberi .

ALOHA

Ironia portami via...

...io no capito .
A quele ironia ti riferisci? A quella che trattieni o alla mia che non recepisci? In entrambi i casi basta leggere ENTRAMBI i post che ho scritto, e non sforbiciare solo una frase monca a bersaglio, per capirci qualcosa.
Ironia, torna da zia .

ALOHA

Se il progetto di minisaga di 6 numeri realizzata da Barbato, Medda e Recchioni fosse andato in porto, sono ragionevolmente fiducioso che ne sarebbe uscito qualcosa di buono. Poi, io sono uno di quelli che pensa che Dylan andrebbe benissimo così com'è, nella sua immobilità, se solo si trovassero gli autori giusti per scriverlo (e se li si lasciasse lavorare, ovviamente).

e questo direi che è solare.

Era già ironico
come hanno colto gli interlocutori successivi.
Insomma, bisogna essere privi di qualsiasi barlume di raziocinio per pensare che il problema di dylan dog si risolva cambiando la lunghezza delle storie.

Invece il sesso è ottimo in ogni caso.

E' chiaro che nessuno di noi sa come realmente sarebbe una ipotetica storia lunga di DD. Certo se diciamo che visti gli albi attuali allungare il brodo sarebbe solo deleterio, si dice una cosa condivisibile. Penso, però, che scrivere una cosa lunga 5/6 numeri comporti uno svolgimento diverso della narrazione, della psicologia dei personaggi, del dipanarsi degli avvenimenti. Magari sarebbe il colpo di grazia, magari una parentesi importante, magari una rinascita...
Penso che un albo un tempo innovativo ed importante come DD dovrebbe avere il coraggio di sperimentare qualcosa. Ma come ha detto anche Altair, le vendite ( alte ) non incoraggiano certo a fare cambiamenti epocali. Si mantiene lo status quo.

Se vogliamo dirla tutta, non vedo grosse differenze tra 5 o 6 storie slegate scritte male e tra 5 o 6 storie collegate scritte male. E allora, tanto varrebbe provarci, a scrivere qualcosa di più articolato, visto che fare peggio di quanto si sta attualmente facendo è matematicamente impossibile.

Che cambiando la lunghezza delle storie non possa cambiare la qualità non è neanche detto, comunque. Chiaro che non si cava sangue dalle rape, ma sarebbe stimolante anche per gli stessi autori provare ogni tanto a cimentarsi sulle 32 pagine o sulle 64 o sulle 200, invece che sulle solite 94. Per me la misura fissa delle 94 pagine è limitante. Sarà un caso, ma un autore come Ruju, che non mi ha mai entusiasmato, ha scritto due storie brevi che sono capolavori, e che surclassano agevolmente tutto il resto della sua produzione (Il vicino di casa - fenomenale - e L'altro). Pure Bilotta, per quel poco che abbiamo visto, se la cava benissimo sulla corta distanza.

Poi, è chiaro e lampante che non è cambiando il numero delle pagine o inserendo la continuity che si incrementa la qualità, e penso di averlo scritto decine e decine di volte. Però la situazione attuale è talmente deprimente che qualsiasi cambiamento sarebbe ben accetto.