Cravenroad7

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 Oggetto del messaggio: Bonelli e gli altri..
MessaggioInviato: sab set 10, 2011 9:36 pm 
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Ok provo, nel caso distruggetelo senza pietà. Ieri, complice la serata alcoolica elevatissima, ho formulato questo pensiero: Dylan Dog immobile per sempre ?
Mi spiego: credo che uno dei difetti dei prodotti Bonelli sia la parziale se non assoluta staticità dei luoghi ed il ripetersi ossessivo di eventi e situazioni. Dylan fa il galeone, non guarda la tv, non ha il cellulare, mangia la pizza, si porta fra le lenzuola tutte o quasi le lady che incontra...
Il fumetto non evolve, di fatto DD è lo stesso di 25 anni fa. Ciò non accade negli altri prodotti ? La Marvel, ad esempio, opera in senso opposto. Abbiamo visto molti personaggi sposarsi, avere figli, morire e rinascere ( un pò troppo a volte ) insomma un agitare sempre le acque. Questo può provocare anche una certa nausea, ma almeno si tentano strade nuove. Nei prodotti Bonelli non accade ( almeno per DD ). Certo ciò che ci infastidisce è anche una oggettiva banalizzazione e scadimento delle storie, ma ciò potrebbe esser anche ascritto alla rigidità schematica del personaggio. In certi contesti è anche accettabile. Tex e Zagor che sono ambientati nel XIX secolo, permettono una rigidità accettabile, positiva ( Tex lo vediamo sempre come un ranger a cavallo, in una ambientazione tipica e consolidata ). Se vedo Sherlock Holmes lo vedo nell'ottocento, con la pipa e con Watson al proprio fianco. Ma Dylan ? Essendo ambientato nella nostra epoca, sento il bisogno che affronti strade nuove, magari per sei mesi l'anno, come prova, uscendo da un cliché che ormai lo imprigiona.
Vorrei una risposta da chi ne sa più della sottoscritta.

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 Oggetto del messaggio: Re: Bonelli e gli altri..
MessaggioInviato: dom set 11, 2011 11:33 am 
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Premettendo che l'alcool fa male (=cirrosi) e che tu, per quanto ne so, sei pazzo/a, la tua idea non è che sia la cavolata del secolo. Però ai più non piacerebbe la trasformazione del personaggio... a me non piacerebbe affatto, insomma è un fumetto e i fumetti non son mai stati molto realistici, così Dylan nato nel 1952 e rimasto 34enne dall'86 a oggi, il maggiolino che esplode, tagliato a fette e demolito, ma ancora funzionante, Bloch novantenne lavoratore.... ma in fondo è giusto che sia così.
I cambiamenti di Dylan Dog sono apprezzati e apprezzabili se sono eccezionali e compaiono in una sola storia che ne so "Il senza nome" o "Il pianeta dei morti".

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 Oggetto del messaggio: Re: Bonelli e gli altri..
MessaggioInviato: dom set 11, 2011 12:25 pm 
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Iscritto il: ven nov 28, 2008 6:30 pm
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Osservazioni a caso sul tema.

Tu dici che Dylan è ingessato, cristallizzato in ciò che era 25 anni fa; questo è vero nel senso che decisamente poco è stato fatto nel rendere l' evoluzione della società in cui Dylan vive, però qualche saltuario tentativo di metterlo a confronto con i cambiamenti di costume del 2000 c' è stato e anche le citazioni cinematografiche e musicali tengono conto del passare del tempo.
Tanto basta, quindi, per affermare che attualmente Dylan vive nella Londra del 2011.
Questo tipo di gestione del personaggio (quello di non farlo invecchiare mentre il tempo scorre) crea delle incoerenze, perchè se l' età di Dylan non cambia ma cambia il suo presente, deve cambiare anche il suo passato.
Ovvero, il Dylan trentaquattrenne degli anni '80 ha passato la sua infanzia/giovinezza negli anni '50- '60, mentre l' attuale Dylan l' ha passata negli anni '70-'80.
Una serie impostata in questo modo è I Simpson; faccio questo esempio perchè gli autori dei Simpson hanno avuto un' idea geniale: in una vecchia puntata era stato raccontato il primo incontro tra Homer e Marge avvenuto negli anni '80, mentre in una puntata del nuovo secolo la medesima storia è stata riarrangiata e collocata negli anni '90.
Questo per dire che da un aspetto problematico si può anche ricavare un' idea originale, e anche in Bonelli potrebbero giocare di più coi paradossi (in questo caso temporali) del personaggio e sfruttarli per arricchirlo, anzichè restare in un immobilismo imbarazzato.

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"Non è morto ciò che in eterno può attendere, e col volgere di strani eoni anche la morte può morire."


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 Oggetto del messaggio: Re: Bonelli e gli altri..
MessaggioInviato: dom set 11, 2011 1:54 pm 
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Iscritto il: lun feb 28, 2011 3:20 pm
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ilvecchio ha scritto:
Premettendo che l'alcool fa male (=cirrosi) e che tu, per quanto ne so, sei pazzo/a, la tua idea non è che sia la cavolata del secolo. Però ai più non piacerebbe la trasformazione del personaggio... a me non piacerebbe affatto, insomma è un fumetto e i fumetti non son mai stati molto realistici, così Dylan nato nel 1952 e rimasto 34enne dall'86 a oggi, il maggiolino che esplode, tagliato a fette e demolito, ma ancora funzionante, Bloch novantenne lavoratore.... ma in fondo è giusto che sia così.
I cambiamenti di Dylan Dog sono apprezzati e apprezzabili se sono eccezionali e compaiono in una sola storia che ne so "Il senza nome" o "Il pianeta dei morti".


OT /Si sono pazza e tendente all'alcolismo...sarà per questo che il mio idolo è Amy Winehouse ?
Stamattina mi sono svegliata alle 11.58 con in bocca ancora il Long Island di ieri...madò che botta ! fine OT.

Cmq io non parlavo di età anagrafica. Il solo personaggio che sia realmente invecchiato è la Valentina di Crepax ( almeno per le letture mie ).
I personaggi Marvel invecchiano lentamente o per nulla ( beati loro ) ma di cambiamenti nello status quo ( e vabbè è domenica pomeriggio e son triste e sola..che volete che posti ? Perdono..) tipo nuove amicizie, sposati, separati, morti e risorti è frequente e spesso frenetico. Qui sembra di assistere ad un immobilismo che obbliga noi che leggiamo ( o ci si prova ) il fumetto a resettare ( idem come sopra...perdono 2 ) ciò che si è letto il mese precedente per cercare qualche minimo sussulto. Se prima la cosa non sia avvertiva perché le storie erano stupende ( a chi fregava delle abitudini di DD in Storia di Nessuno ? Lì eri incollato alle pagine e dimenticavi pure se c'era il terremoto fuori ) adesso vorresti una sottotrama, un qualcosa...che ne so il mondo invaso dagli zombie, Caglistro che si mangia Groucho...qualsiasi cosa. Ps: sei simpaticissimo.

X Nyarlathotep:
Quoto. Il sistema esiste e ci sarebbe...ma certo le vendite altissime costringono la Bonelli a questa scelta di immobilismo. Cmq credo sia anche una sorta di scelta editoriale. I personaggi Bonelli, in generale, non è che cambino poi molto.

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 Oggetto del messaggio: Re: Bonelli e gli altri..
MessaggioInviato: lun set 12, 2011 11:50 pm 
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Iscritto il: mer feb 03, 2010 7:13 pm
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Diciamo che mi auguro che a Dylan non succeda mai quello che succede alla Marvel o alla DC: lì capita più spesso che si stravolga i personaggi di testata con grandi eventi per impennare le vendite che altro.
Questo immobilismo della Bonelli potrebbe pure passare per una certa e pure unica se vogliamo serietà. Un amore e un rispetto profondo per i personaggi che si crea. T'immagini ogni tanto sparate del tipo "Tex muore ma poi resuscita", "Dylan si sposa ma poi divorzia", ecc.. :tc: Son convinto che le vendite calerebbero drasticamente e la Bonelli non sarebbe quella grandissima casa editrice che è oggi.

Poi certo, si esagera. Dylan, come ripetiamo tutti spesso, si trova in un immobilismo maligno e degenerativo; per la troppa paura di osare, si lascia il personaggio galleggiare in un limbo mediocre e nocivo.
Non c'è bisogno di eventi epocali, ma di qualcuno che sappia scrivere Dylan Dog (e anche questo è stato ripetuto fino alla nausea! :mrgreen: ). Poi secondo me un personaggio come questo non aveva certo bisogno di un passato e di una continuity logica-temporale come hanno cercato di creare, pasticciando tremendamente, ma bisognava "giocare" con le idee come suggeriva anche Nyarla, per fare un esempio, usando l'espediente dei Simpsons, e quindi divertendosi ad ambientare in anni diversi, con situazioni diverse, l'infanzia, l'adolescenza o qualunque altro passato dell'Indagatore (magari non solo nei celebrativi ma quando c'è effettivamente una storia in proposito da raccontare). O come suggeriva skeletor se non sbaglio in un altro post, ogni numero celebrativo (100, 200, 300) un finale di serie diverso. Altro che le menate ridicole e senza senso di mamma Morgana e papà Xabaras.
Ma tant'è.


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 Oggetto del messaggio: Re: Bonelli e gli altri..
MessaggioInviato: mar set 13, 2011 12:09 pm 
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La politica bonelli è di fare di un personaggio di successo 2000 storie a 2,70 € mediocri e non 20 o 30 di altissimo livello, leggendarie, magari con una bella continuity ma che "esauriscono" il personaggio... questa è la spiegazione dell'immobilità. I personaggi con continuity hanno vita breve per definizione. E vita breve a sti prezzi con questi costi non credo sarebbero sopravissuti per tutti questi anni come casa editrice. I personaggi Bonelli creano affezione, collezionismo, divertissement, abitudine. Il tutto finchè si vende. E Dylan Dog vende, e tanto.


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 Oggetto del messaggio: Re: Bonelli e gli altri..
MessaggioInviato: mar set 13, 2011 5:00 pm 
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X Ezekiel: mai parlato di far diventare DD come Spiderman ! Il mio era solo un esempio di un altro tipo di mercato e di politica dei comics. So bene che DD sarà sempre coerente con ciò che era ( almeno in parte..l'introduzione della Bonelli nel numero uno circa il fatto che DD sarà il fumetto horror della casa editrice mi pare sia una vera barzelletta, attualmente ) ma penso che se si esplora ogni genere di via, significa che la strada maestra è perduta e che occorre cercare cose nuove. Magari per qualche numero l'anno.
X gojhonny: non so se sia poi tanto un vanto. Avrei preferito 100 numeri di buon livello ( non altissimo, sarebbe troppo ) che il trascinarsi senza soluzione di continuità all'infinito.
Mi pare che anche i personaggi Marvel creino collezionismo, divertissement, abitudine...
Cmq ognuno ha le proprie idee.

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 Oggetto del messaggio: Re: Bonelli e gli altri..
MessaggioInviato: mar set 13, 2011 10:29 pm 
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Beh, ma non è mica vero che la Bonelli manda in edicola tanti albi e solo pochi sono buoni: Magico Vento è durato 130 numeri e quelli sotto la sufficienza sono... Mah, forse ce ne sono un paio, ma proprio a voler essere cattivi. La Storia del West è durata 75 numeri, e più della metà sono capolavori; lo stesso si può dire di Ken Parker. Mister No è stata una serie eccelsa fino al 160 circa, e ottima fino al 200 e oltre. I primi 200 numeri di Tex sono favolosi, da storia del fumetto italiano (e non solo). Julia si avvicina al numero 150 ed è qualitativamente impeccabile... Non esiste il solo Dylan Dog!

Vorrei vedere quante serie, negli States, hanno avuto una qualità media paragonabile a quella di, che so, Tex. Un personaggio che dal 1948 al 1977 (e oltre) è stato protagonista di storie che vanno dal buono all'eccelso. Quale collana, Marvel o DC, può vantare un simile curriculum? Anche alcune serie statunitensi "a termine" non a torto considerate cult come Preacher o Sandman, la cui qualità è sempre stata elevata, hanno degli omologhi bonelliani: i già citati Ken Parker e Storia del West, per esempio (e, qui lo dico e qui lo nego, la SdW se magna in un boccone sia l'uomo del sonno sia il predicatore)

Oltretutto, il discorso iniziale di Dogares (quello sulla staticità dei personaggi) vale solo per i personaggi iconici: Tex, Zagor, Dylan Dog, Mister No... Personaggi come Nathan Never o Magico Vento sono evolutivi, e durante la loro vita editoriale il loro status è cambiato più volte. Nella Bonelli c'è varietà, e le accuse di immobilismo che periodicamente le vengono rivolte sono perlopiù ingiuste.

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 Oggetto del messaggio: Re: Bonelli e gli altri..
MessaggioInviato: mar set 13, 2011 11:49 pm 
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Iscritto il: dom ott 29, 2006 4:00 am
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Mah... Qualche minuscola 'evoluzione' però ci starebbe.

Intendiamoci, Dylan con l'iPod non lo voglio vedere!
Col cellulare... beh, se ne può fare a meno.

Il computer però potrebbe imparare a usarlo.
Non dico comprarlo (anche se un pc oggidì non costa più di un televisore, e Dylan il televisore ce l'ha). Basterebbe che lo usasse lo stretto necessario per cercare informazioni in un internet point o in una biblioteca con terminali, anzichè rompere sempre le palle a Bloch.
Del resto non c'è mica bisogno di corsi speciali per imparare a usare il computer. Mia madre (assai più anziana di Dylan :mrgreen: ) ha imparato in due giorni come si usa la posta elettronica.

Di certo una frase come quella pronunciata un tempo in Ananga! oggi non avrebbe senso: "PC!... Che palle! Vorrei sapere quanti braccianti dello Yorkshire navigano in Internet!"
La risposta sarebbe: "Molti più di quanto pensi."

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Ti mostrerò la paura in una manciata di pixel...


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 Oggetto del messaggio: Re: Bonelli e gli altri..
MessaggioInviato: mer set 14, 2011 10:32 am 
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Iscritto il: ven gen 08, 2010 1:04 pm
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Rimatt... i fumetti che citi "Magico Vento" "Ken Parker" "SdW" "mNo" sono capolavori!!! Molto al di sopra della media dei 5000 fumetti di Dylan Dog. Ma quanto sono durati? Dopo un po' di tempo non acquistano piu nuovi lettori e cominciano a perdere i vecchi. Purtroppo è cosi: continuity significa collana di breve durata a prescindere dalla qualità del prodotto. Tex Julia e Nathan Never hanno una continuity molto scialba che incide quasi nulla a lungo termine.


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 Oggetto del messaggio: Re: Bonelli e gli altri..
MessaggioInviato: mer set 14, 2011 12:46 pm 
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Beh, Magico Vento è durato una dozzina d'anni e la Storia del West circa tredici (non usciva tutti i mesi). Non parlerei di breve durata, dai! Mister No, che pure non è in continuity, è stato un fumetto eccezionale per quasi una quindicina d'anni... Mica poco! :wink:

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 Oggetto del messaggio: Re: Bonelli e gli altri..
MessaggioInviato: mer set 14, 2011 1:39 pm 
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MNO non è in continuity... di Magico Vento sono stati scritti 130 episodi (ed era con l'acqua al torace gia sugli 80 episodi), di storia del west una sessantina, se conti ken parker sei li... difficile superare un certo numeri di episodi con una continuity serrata... molto più facile e redditizio avere un fumetto sempre uguale nel corso degli anni... soprattutto ai prezzi bonelli. Guarda che io adoro i fumetti di cui stiamo parlando, ma purtroppo è cosi, a lungo termine, economicamente, è meglio pensare a serie infinite sempre uguali.


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 Oggetto del messaggio: Re: Bonelli e gli altri..
MessaggioInviato: mer set 14, 2011 1:42 pm 
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X rimatt: in effetti mi riferivo ai personaggi di punta, come Tex, Zagor e Dylan Dog. Non avendo letto le storie di Magico Vento, ad esempio, non mi permetto di dare giudizi. DonRosa, autore di una rielaborazione ciclopica come quella sulle origini di Paperon de Paperoni ha sempre affermato che l'immobilità dei personaggi e quindi il creare una serie infinita di avventure che partono da presupposti simili ( come accade, pur con le enormi differenze del caso, con DD ) è accettabile da parte del lettore se quel personaggio è ambientato in un'epoca antecedente a quella attuale.
Tex sarà sempre quello perché collocato in una epoca di un certo tipo, con uno svolgimento di un certo tipo, con situazioni e caratteri sociali di un certo tipo. Ripetendomi: possiamo vedere 10000 storie di Sherlock Holmes senza chiederci perché non invecchia o perché non si sposa.
DD è invece ambientato nella Londra contemporanea, e un certo ripetersi di situazioni statiche è, secondo me, un danno per il personaggio.
Non intendo affatto dire che la qualità dei contenuti e del prodotto medio Bonelli/Marvel penda a favore di quest'ultima. Sono due categorie di comics diverse e con messaggi, ambientazioni e contenuti talmente difformi, che sarebbe come paragonare un musical ad una partita di calcio e trovarne delle similitudini ! Come ha postato però Cyber Dylan penso che qualche cosa di nuovo Dylan potrebbe anche farla, e anche l'idea di Gordon, subito abortita, era forse un cambiamento che andava in quella direzione.

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Ultima modifica di dogamy il mer set 14, 2011 4:59 pm, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Bonelli e gli altri..
MessaggioInviato: mer set 14, 2011 2:10 pm 
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Io faccio finta che Dylan Dog sia ambientato a Londra negli anni 90... ha piu senso...


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 Oggetto del messaggio: Re: Bonelli e gli altri..
MessaggioInviato: mer set 14, 2011 4:14 pm 
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gojohnny ha scritto:
MNO non è in continuity... di Magico Vento sono stati scritti 130 episodi (ed era con l'acqua al torace gia sugli 80 episodi), di storia del west una sessantina, se conti ken parker sei li... difficile superare un certo numeri di episodi con una continuity serrata... molto più facile e redditizio avere un fumetto sempre uguale nel corso degli anni... soprattutto ai prezzi bonelli. Guarda che io adoro i fumetti di cui stiamo parlando, ma purtroppo è cosi, a lungo termine, economicamente, è meglio pensare a serie infinite sempre uguali.


Ma guarda che anche alla Marvel o alla DC, periodicamente, azzerano la continuity e ricominciano da capo. Quante volte le serie USA ricominciano da uno? Praticamente, c'è un reboot dietro l'altro! E anche lì il motivo principale è costituito dalla scarse vendite... Non è che oltreoceano siano tutte rose e fiori, e, continuity o no, in Italia si continuano a vendere molti più fumetti. :wink:

Il discorso di Don Rosa, peraltro, ha senso, ma non mi pare ci sia nulla di strano né di sbagliato nel continuare ad ambientare Dylan nella contemporaneità, e poco importa che venticinque anni fa quella contemporaneità volesse dire anni Ottanta e ora voglia dire 2011.

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