Diciamo che mi auguro che a Dylan non succeda mai quello che succede alla Marvel o alla DC: lì capita più spesso che si stravolga i personaggi di testata con grandi eventi per impennare le vendite che altro.
Questo immobilismo della Bonelli potrebbe pure passare per una certa e pure unica se vogliamo serietà. Un amore e un rispetto profondo per i personaggi che si crea. T'immagini ogni tanto sparate del tipo "Tex muore ma poi resuscita", "Dylan si sposa ma poi divorzia", ecc..
Son convinto che le vendite calerebbero drasticamente e la Bonelli non sarebbe quella grandissima casa editrice che è oggi.
Poi certo, si esagera. Dylan, come ripetiamo tutti spesso, si trova in un immobilismo maligno e degenerativo; per la troppa paura di osare, si lascia il personaggio galleggiare in un limbo mediocre e nocivo.
Non c'è bisogno di eventi epocali, ma di qualcuno che sappia scrivere Dylan Dog (e anche questo è stato ripetuto fino alla nausea!
). Poi secondo me un personaggio come questo non aveva certo bisogno di un passato e di una continuity logica-temporale come hanno cercato di creare, pasticciando tremendamente, ma bisognava "giocare" con le idee come suggeriva anche Nyarla, per fare un esempio, usando l'espediente dei Simpsons, e quindi divertendosi ad ambientare in anni diversi, con situazioni diverse, l'infanzia, l'adolescenza o qualunque altro passato dell'Indagatore (magari non solo nei celebrativi ma quando c'è effettivamente una storia in proposito da raccontare). O come suggeriva skeletor se non sbaglio in un altro post, ogni numero celebrativo (100, 200, 300) un finale di serie diverso. Altro che le menate ridicole e senza senso di mamma Morgana e papà Xabaras.
Ma tant'è.