Cravenroad7

Ammazza......che schifo ! Fra le peggiori di sempre !

Chissà se poi ho terminato la lettura... ricordo benissimo che per circa un mese ho continuato ogni giorno a leggere le prime dieci pagine senza riuscire a proseguire, poi (anni dopo) credo di esserci riuscito, ma non ricordo niente se non la noiosità .

certamente non è tra le migliori,ma a me non è dispiaciuta,si è letto molto di peggio su dylan

Non capisco perchè in questo forum la si annoveri spesso tra le peggiori...

Ricordo che non mi fece schifo...un gialletto passabile..piuttosto ricordo che i disegni non mi garbarono..

Si legge e si è letto di peggio...

Sono passati 11 anni dall'uscita di questo albo....Negli anni ho rivalutato questa storia e ogni tanto mi piace leggerla.

Voto 6

Semplicemente perchè non vedo come possa essere accettabile un "giallo poco entusiasmante" IN UNA COLLANA HORROR!

Vai fuori tema....ok....FALLO BENE!


VOTO: 4

scusami,perchè fuori tema? dylan non ha un tema preferito,certo la caratteristica dominante è l'horror,ma ci sono anche storie gialle,d'amore,di denuncia sociale...

Non vorrei esagerare ma almeno la metà delle storie di Dylan Dog (un terzo, và..) sono gialli...alcuni ottimi, altri poco entusiasmanti..

Persino uno dei miei albi preferiti, La dama in nero, alla fine se vogliamo lo si può ridurre a giallo..

O anche storie poco entusiasmanti sempre del sommo Sclavi, tipo Jack lo squartatore, sono gialli...

Con la differenza che...la dama è un capolavoro da 9/10....jack è un buon albo da 7 / 7,5....

A questo si può, secondo me, senza squallore dare un 6...l'ho trovato almeno coinvolgente...

Ewww....vuol dire che abbiamo un concetto diverso del genere "giallo"


Cmq non mi è proprio piaciuto...non ci posso far niente

Incredibile che tale storia sia stata concepita da ....

Storiella leggera leggera che avrebbe trovato miglior collocazione sul Maxi. Non ci sono grossi difetti di sceneggiatura ma una piattezza generale, forse ampliata dalla prova piuttosto anonima del duo M&G, che però all'epoca fui contento di rivedere all'opera sulla serie regolare. Purtroppo non scatta più l'effetto nostalgia, si salva solo qualche vignetta qua è là (il primo piano di Philip Lark a pag. 94 manco sembra loro) e aver eliminato lo splatter, nelle cui rappresentazioni M&G non hanno mai sfigurato, a favore di omicidi fuori campo non li ha aiutati.
Mediocre e dimenticabile.

bruttarello anche secondo me, in verità...lo salvo per il fatto che amo montanari & grassani (qui non sono al loro meglio, ma sono capaci sempre di qualche zampata) e per qualche inquietudine argentiana di cui si diceva sopra (chissà perchè mi ha ricordato profondo rosso quando l'odiosissimo marito delle scultrice sbatte la testa contro il calorifero, quasi nello stesso modo in cui un personaggio del film sbatte contro gli spigoli di casa).
Va detto che la storiella è abbastanza insulsa, il colpo di scena finale scontato (almeno per me) e alcuni personaggio sono proprio fuori luogo (così come il ricettatore e padre putativo della ragazza). Comunque non tra i peggiori secondo me, anche se comunque ditante anni luce dai primi capolavori assoluti della serie.
Una curiosità (cinefila); la modella bonazza massacrata per prima (jo castle) ricorda molto la ragazza uccisa da rutger hauer nei "falchi della notte"; che non sia casuale?

Non mi è piaciuto votato mediocre, non mi sono piaciuti neanche i disegni, Montanari & Grassani, gli amavo all'inizio, adesso gli trovo l'ombra di quello che furono

Un gialletto sbiadito prevalentemente, a mio parere, dai disegni.
Che tolgono pathos ed atmosfera.
Ma la storia, in sé, si lascia leggere.
Un vero e proprio Dylan Dog Old Boy, per usare le terminologie in voga ora, che se si fosse un po' meno autocensurato, avrebbe potuto essere anche meglio.
E comunque c'è di peggio.
Ho votato accettabile.

Nelle prime storie di Ruju ci ho sempre visto una decisa ispirazione Kinghiana, cosa che ci riportava alle origini visto che Sclavi non ha mai nascosto la sua passione per il Re, il problema semmai è che Sclavi partiva da una suggestione, da una citazione, da un qualcosa che rimandava ad un certo immaginario per poi andare per la sua strada, creando i capolavori originali che tutti gli riconosciamo.
Ruju è invece un buon mestierante e se tutto va bene (a parte alcune occasioni fortunate) tira fuori delle storie dignitose, storie come questa per esempio, che invece leggo essere poco gradita qui sul forum, addirittura segnalata come una delle peggiori della serie.
La cosa migliore dell’albo è il personaggio di Celia, una figura femminile fragile e inquietante privata della sua libertà e della sua arte, schiacciata tra un marito violento (Dolores Claiborne, Rose Madder) e una madre fanatica religiosa (Carrie), Celia è costretta a fuggire dando libero sfogo ai suoi incubi che si riflettono inevitabilmente nelle sue opere, una repressione la sua che per buona parte della storia sembra poter dar vita ad una violenza incontrollata.
La donna urlante è una storia che parla della violenza sulle donne, piaga purtroppo ancora molto attuale, ci aveva provato tempo prima lo stesso Sclavi con Verso un mondo lontano ma a mio avviso i risultati erano stati meno convincenti, o perlomeno così erano sembrati a me.
Ruju tuttavia resta Ruju e dopo una prima parte molto interessante il tutto vira verso il thriller di matrice Argentiana, con un finale abbastanza scontato nonostante il colpo di coda sull’identità del killer, in conclusione niente di particolarmente esaltante ma nemmeno lo scempio che alcuni ci hanno visto, fa piacere inoltre ritrovare il mitico duo Montanari & Grassani con una prova più che dignitosa, alcune vignette sono veramente notevoli e certe inquadrature dalla “donna urlante” lasciano il segno.
Insomma, sono sicuramente in minoranza ma a me questa storia è piaciuta.
Voto: 7