Nyarlathotep ha scritto:
Facciamo qualche passo indietro negli anni, a quando Chiaverotti firmava tre quarti delle storie di Dylan Dog (primi anni Novanta) e si imponeva come pilastro della testata secondo solo al Creatore, ma in quel periodo di gran lunga più produttivo di esso stesso.
Io mi domando: se a uno non piaceva Chiaverotti, perchè comprava Dylan Dog?
Risposta semplicissima: perché gli piaceva Sclavi.
Cita:
Dal punto di vista della produttività, Chiaverotti è quasi a livello di Sclavi; ne consegue che abbia impresso sul fumetto un indelebile marchio a livello di stile e di caratterizzazione del personaggio.
Per questo mi risulta strano pensare che fra gli appassionati di Dylan Dog ci sia gente che non digerisce Chiaverotti.
Semplicemente perchè, se io non avessi digerito Chiaverotti, probabilmente non avrei comprato Dylan Dog, visto che per lungo tempo lo scriveva soprattutto lui (con una punta, se non erro, di 8 storie su 12 nel 1994).
Non capisco perché si debba per forza ragionare in termini di collezionismo. O compro tutto quello che esce o non compro niente... Ma dove sta scritto? E se uno si fosse limitato a comprare solo quello che gli interessava, ovvero gli albi di Sclavi? In base a quale logica il lettore "sclaviano" si sarebbe dovuto perdere quei quattro albi all'anno, solo perché i restanti otto erano di Chiaverotti?
Cita:
Capite, boh, per me è come se qualcuno fosse appassionato di Paperino ma gli facesse schifo Carl Barks. Piuttosto paradossale, no?
Tralasciando il
piccolo particolare che Carl Barks è il più grande fumettista mai vissuto mentre Chiaverotti è... Chiaverotti
, non capisco il paragone. Nel momento in cui Barks ha iniziato a scrivere Paperino l'ha ricreato dalle fondamenta, ne ha arricchito l'universo narrativo in una maniera semplicemente sublime e l'ha innegabilmente reso un proprio personaggio. Il Paperino di Barks è un personaggio interamente di Barks, non c'è dubbio. Fortunatamente per Dylan, Chiaverotti si è limitato a scrivere un personaggio non suo affiancandone il creatore, che peraltro era ancora in piena attività. Non mi pare la stessa cosa... Certo, se Chiaverotti avesse preso interamente in mano il personaggio di Dylan, ricreandolo e modificandolo a proprio piacimento, allora sì che si potrebbe definire l'indagatore dell'incubo come un personaggio di Chiaverotti, e probabilmente - sicuramente - io ora non sarei qui.