Cravenroad7

Il fatto che Sclavi bofonchi sornione dalle vette siderali del suo understatement è solo un'altra ennesima prova della sua estrema riservatezza e umiltà. Le domande di Recchioni mi piacciono, non sono né autoreferenziali né intellettualoidi, e sono d'accordo con le sue teorizzazioni. Ben vengano gli autori che riflettono criticamente sul proprio lavoro e sui propri riferimenti. Chi ha detto di non volere autori-teorici, se mi passate il termine? Sarebbe bello che per una volta anche Sclavi si aprisse a considerazioni più profonde sul proprio lavoro. Sono sicuro che ne avrebbe da vendere, basta leggere una sua sceneggiatura o un suo libro per rendersene conto. Questa intervista è stata un lodevole tentativo dalla serie: "io la penso così, tu che dici?"

Mmm...sarebbe stato meglio dire: ti piace l'attuale supervisione?

Ma non penso che Roberto gliel'avrebbe mai chiesto.

PS: bella e coraggiosa la domanda sulla caccia alle streghe. Non la risposta, temo

...in effetti, parlando del fatto che si tratta di un personaggio psicopatico paranoide, convinto di essere Groucho Marx, incapace di distaccarsi dalla realtà e di vivere una/due situazioni serie...direi che ha proprio ragione il sommo !

Povero Tiz ... 300 numeri per farsi intervistare da un Rrobe in vena di apparire al maestro come lo studentello secchione.
Ci credo che ha risposto in modo così contratto.

Sul catalogo di Rapalloonia c'è un'interessante intervista di Carlo Chendi a Sclavi, incentrata soprattutto sulla formazione e sui primi anni di carriera del Tiz. Alla fine ribadisce di aver smesso di scrivere, non solo DD ma qualsiasi cosa, ma rivela che un paio di idee per Dylan le avrebbe ancora nel caso gli tornasse il raptus dello scrittore.

La lettera di Tiziano sul numero 302 mi ha commosso.

Sinceramente mi unisco al coro di coloro che trovano questa intervista un tantino sopra le righe. Le domande sono parse anche a me come una specie di autocelebrazione del Recchioni (che poi, senza supercazzolare più di tanto si parla sempre di quello, e cioè che Sclavi e Dyd sono stati fondamentali per il fumetto italiano ecc ecc). Sclavi si sa, altro che bohemien intellettuale, è sempre stato un introverso acidello, senza star li a girarci tanto intorno. Nemmeno io capisco termini come postmodernista e roba del genere, Dylan Dog è un grandissimo fumetto di intrattenimento che ci ha regalato storie complesse e coinvolgenti ed altre più leggere ed accessibili. Però diciamo che trovo patetico anche io questo modo di cercare di dare a Dylan Dog una specie di connotazione intellettuale: basta leggere e divertirsi!

E' nel vivo della fase di registrazione l' album "Ballate della notte scura", la cui pubblicazione è prevista per dopo l' estate e che conterrà 16 canzoni basate su testi di Tiziano Sclavi ed eseguite dal duo toscano Secondamarea, composto dalla cantante Ilaria Becchino (26 anni) e dal cantautore e scrittore Andrea Biscaro (30 anni).
Il cd sarà accompagnato da un volume contenente delle illustrazioni relative alle 16 canzoni: il nome del disegnatore è ancora top secret.
Una interessante anteprima per gli appassionati dylaniati: fra le ballate messe in musica ci sarà anche "...", tratta dal DD "Il lungo addio".

Il cognome della cantante è un caso o un destino?
P.S non c'è malizia

Oh, tira un' aria greve, ultimamente ogni battuta è seguita da uno "scherzo" o un "non c' è malizia".

hanno tutti paura di te Nyarla!
Sono molto curioso, speriamo di poter ascoltare qualcosa dal cd il più presto possibile

@Nya: vero! C'è aria da caccia alla streghe!
E tanto per citare ancora un albo , la parola greve mi fa tornare sempre alla mente "La casa degli uomini perduti" ...."aria inquietante , atmosfera greve"
Bei ricordi!

Solo ricordi ...
Sbarby, devi abituarti all'idea che anche NN, ormai ...







Scherzooooo!

Vedrai vedrai! Un giorno Nathan sconfiggerà Dylan Dog : D

tipo "sarà più forte Hulk o La Cosa?"