Cravenroad7

A me è piaciuto! Boselli di recente non mi convince troppo, ma stavolta mi sono abbastanza divertito. Però i colori sono brutti, poco da dire.

Idem, ovviamente. Storia più sofisticata di quel che appare, tra Hitchcock nel west e il western psicanalitico di Raoul Walsh.

Disegni comunque buoni di un Brindisi affrettato, colori mediocri, confezione grafica tremenda.

per forza scrive in continuazione.

Sta facendo la fine di Nizzi, poi non venite a lamentarvi che i migliori sceneggiatori perdono stimoli e blabla. Ha rilasciato un'intervista, l'anno scorso, nella quale asseriva che stava scrivendo 18 storie contemporaneamente!
No, dico: 18 storie contemporaneamente! Ma ragazzi, ma vi sembra questa una gestione intelligente di uno dei più talentuosi sceneggiatori in circolazione? Poi per forza che uno perde la cabeza e finisce con l'odiare il suo lavoro! E' incredibile questo fatto che su Tex ci debba essere uno solo che tira la carretta e organizzare il lavoro per più di una dozzina di disegnatori. Finchè Bonelli non capirà, non si metterà in testa che sono finiti i tempi in cui suo padre veleggiava nel mare texiano in tutta tranquillità e col pieno controllo della situazione, si andrà sempre a peggiorare. Anzi, deve soprattuto capire che siamo proprio in un altro mondo rispetto agli anni 50/60/70, quasi un universo parallelo, non si può continuare ad andare avanti con quella mentalità.
Soprattutto se il "gestore" in questione ha anche un fumetto suo da portare avanti e nel quale è iperpresente (e ora sta tornando pure su Zagor!!! Stenterei a credere che tutto ciò sia possibile anche se mi dicessero che in realtà i Boselli sono sempre stati due!)

La storia non è affatto brutta (a parte che inizialmente pensavo fosse una serie parallela dove Kit moriva davvero e si sarebbe continuato in quella direzione con tutti gli sviluppi del caso!.... ma perchè l'ho pensato, poi? Stupido io!), mi lamentavo di alcune pecche inerenti questioni puramente tecniche (magari domani ne elencherò qualcuna a meno che non lo farà già Kramer); il Boselli del '94-2000 avrebbe sviluppato il tutto in maniera mooolto mooolto più soddisfacente, con una sceneggiatura aggressiva, angosciante, senza fiato (cioè, ce la ricordiamo "Cercatori di piste", tanto per dire un titolo a caso, il primo che mi viene in mente? Vogliamo scherzare, fare finta di nulla e pensare che stiamo ancora parlando dello stesso autore? Su, dai, per piacere, un pò di onestà); qui è tutto telefonato, leeento (c'è qualche scena venuta decisamente bene, per carità), senza guizzi, senza emozione, dialoghi mosci (anche qui, qualche battuta simpatica ma giusto una o due in 160 pagine), nelle scene dove si dovrebbe respirare aria di tensione si gira quasi la pagina con malavoglia.
Bah.

Non sono un "texiano". Compro via via,qualche albo Gigante (quando ne vale la pena!) e i numeri celebrativo (come l'ottimo numero 600); questo Color Tex non l'ho ancora comprato ma solo sfogliato in edicola...io non bado mai a spese quando c'è da comprare qualcosa che mi piace e mi appassiona, sono uno con le mani parecchio bucate....però per quello che ho visto, cioè un albo di 160 pagine assolutamente normale, con le pagine di una carta normalissima, con una colorazione stile topolino, che costa 5,20 (il nostro Color Fest ne costa 4,80 e tecnicamente è strasuperiore, un albo gigante 5,80 ma almeno è gigante,)...secondo me sono davvero troppi!
Se poi la storia è così deludente....mi sa che io a 'sto giro passo!

A me la storia è piaciuta molto, sono i disegni che hanno lasciato molto a desiderare... specie la colorazione...

Sceneggiatura eseguita con mestiere, cioè scritta con il pilota automatico. L'effetto che produce non è particolarmente coinvolgente. Insomma, il Boselli più ispirato è lontano. I disegni sono eccellinti, ma la resa è assai penalizzata dal colore, che appiattisce i volumi e annichilisce il tratto. Il giallo della camicia di Tex, sempre lo stesso giallo, anche nei notturni più cupi, è un pugno nell'occhio.
Una lettura, comunque, gradevole.
Elcruzado

Finito di leggere Il Pasto degli Avvoltoi. Mi è piaciuta molto, tanto che speravo potesse continuare e concludersi il mese prossimo, ma vabbé, Manfredi è bravissimo.

Vace, più che i dettagli mi inquieta il filotto recente di Boselli da Deadwood in poi..

boh sarà lo stato di grazia di Manfredi o lo sdegno colorato!

Deadwood e I giustizieri di vegas sono stati ancora decisamente incoraggianti ma altri albi come Il vecchio di mezzanotte, Faccia di cuoio e Vendetta per Montales mi hanno fatto cadere a terra tutto e di più. Troppi, per non pensare di preoccuparsi seriamente.

per dire, Vegas e l'alchimista io li ho graditi nel complesso mentre Deadwood no. Quelle del 2011 ancora meno.

però le da te citate si inseriscono perfettamente nel filotto, sono verbosissime!

Stupenda la doppia che finisce col numero di agosto... Manfredi iostra che se la sa cavare non solo con il western ma anche con tex e i suoi pard. ottima prova, ottimi intrecci e morale finale. Una delle storie piu belle degli ultimi tempi.

Quoto, quella del Color invece mi ha convinto poco.

Ma che la storia sia "così deludente" non l'ha detto nessuno!

Sull'iperproduttività di Boselli, credo sia una sua caratteristica di lunga data, e del resto i migliori sceneggiatori bonelliani sono sempre stati iperproduttivi (GLB, Nolitta, Castelli, Berardi, D'Antonio... gente che ha scritto 100 e passa pagine al mese per una vita). E poi Boselli mica scrive solo per Tex, ma anche per Dampyr e Zagor... Insomma, sarà pur vero che il Boselli recente non vale quello di qualche anno fa, ma secondo me i motivi sono da ricercare altrove.

Ehi, sveglia, gente!!

E' tempo di Maxi, peste!

E guardate che coppia torna alla (avan)carica.




Da non perdere!!!