Cravenroad7

...gli sprovveduti. Finisci la frase

Ovviamente non concordo con Kramer, un albo non va giudicato a seconda di chi torna, chi non torna, chi c'è, chi non c'è (noto che è un pò una tua costante questa dell'antipatia preimposta verso qualcosa/qualcuno, solo che non ti fa ragionare lucidamente a mio parere) Questa è una delle sceneggiature più potenti del Tiz (che tralaltro inventa pure un supercattivo da ricordarselo finchè morte non ci colga) tra dialoghi, scene d'azione, fermoimmagini passate alla storia e parlare solo di Bree qui è come occuparsi di una goccia nel mare. Neanche poi troppo incentrato sulla lacrima facile in realtà, la strada da percorrere è quella, l'autore non va nemmeno poi troppo a inseguire il pianto gratuito, tutto è funzionale agli eventi, necessario per chiudere il cerchio con il personaggio.

Scritta proprio - anzi solo - perchè Bree doveva morire, qualla forse era l'unica cosa certa sin dal'inizio

Apologia della morte come liberazione dalla sofferenza.
Sceneggiatura foriera solo di tetri presagi.
Il binario morto della depressione di Sclavi era ormai arrivato al capolinea.
Inevitabile la lunga pausa dalla scrittura per risistemare la propria vita e risparmiarci altre perle di funeree sventure che portano solo a perniciosi atti scaramantici.
Meglio tardi che mai, insomma.

Veramente trash il duello all'ultimo sangue con il cattivone di turno.

Questa è una grande storia...non certo per i disegni di Soldi (comunque gradevoli, nel Giardino delle illusioni mi avevano proprio disturbato) che non sono apocalittici..

Forse il cattivo più cattivo della serie, Tabitha Madame che lo raccoglie agonizzante e ridotto letteralmente all'osso è una grande scena...apprezzo inoltre al solito la presenza della Morte, sempre ligia al dovere, mai buona, mai cattiva..

Un difetto? Troppo troppo troppo piagnucolone questo Dylan...ma in fondo era Bree...

Nettamente inferiore a Memorie dall'Invisibile ...ma si può dire che ne sia degno sequel..

bah... dire che c'è qualcosa di trash in oltre la morte mi sembra quanto meno azzardato,ma de gustibus...
è stato scritto solo perchè Bree doveva morire?Eh,te l'ho detto la storia strappalacrime attira,e parlo anche di me

Hai ragione. Un serial cyborg killer ucciso dell'eroe mutilato armato davvero solo del classico coltello tra i denti, va ben oltre il trash!
E comunque non era una critica, visto che è l'unica cosa che mi è piaciuta dell'albo.

Vace se continui a punzecchiare la Lady va a finire che vi sposate!
By the way, fermo restando che e' un albo storico, mi allineo con chi pensa che Bree era meglio lasciarla in quel leggendario numero 19.

tu un giorno farai una brutta fine... tipo crocifisso con matite appuntite su un tavolo da disegno

la tua è una chiave, la mia è un'altra, non ci sono antipatie o simpatie. Altrimenti potrei imputare anch'io la mancata lucidità di tanti verso determinati feticci. La mia chiave è che sia un albo di uno Sclavi medio incentrato su un pretesto allodolistico. Viene ripescato persino l'invisibile.. e tu mi dici che va considerato a prescindere?


come no, non lacrime ma opere di bene

Una matita verrà infilzata da Mari, una da Soldi, l'altra da Stano....e la quarta...a questo punto Pennacchioli..

I tratti spigolosi non mi piacciono...

non poteva essere un seguito migliore di "memorie dall' invisibile".
assolutamente unico ,tra le mie prime 5 storie preferite di sempre

oh,bella questa poi...

probabilmente l'unico caso al mondo in cui il sequel è all'altezza del primo
E il dylan di questa storia è il mio preferito di tutta la serie

A mio modo di vedere sono due storie totalmente difformi. In questo c'è la bravura di Sclavi nel non ripercorrere il capolavoro precedente, ma imbastire un soggetto ad esso legato ma nuovo. ( non come x Killex ad esempio...)

In effetti è uno dei sequel più riusciti della serie (se non proprio il migliore)

che periodo d'oro, questi albi erano tutti belli...7,5