Negli interventi sopra e nell'albo stesso è stato esplicitamente citato di tutto e di più, tranne il film nei confronti del quale la storia è maggior debitrice: "Angoscia" di Bigas Luna (interessante regista spagnolo che in seguito ucciderà la sua carriera dirigendo l'insostenibile "Bambola" con Valeria Marini
). Dal film di Luna Sclavi prende in prestito la struttura "film nel film nel film", il volontariamente irrisolto finale (cosa abbiamo davvero visto/letto?), il killer succube della madre nel finto film che poi è anche presente al cinema, gli efferatissimi delitti. Insomma il buon Tiz piglia.. tutto!
E per questo, pur considerandola un'ottima storia, non riesco ad annoverarla tra le assolute migliori, essendo colto dagli stessi sentimenti di dejà vù che mi colgono leggendo Incubus (anche lì, troppo poca imho la farina del sacco di Sclavi rispetto all'archetipo).
Storia che comunque rimane nell'olimpo delle più genuinamente horror della serie, con la sua atmosfera malata, l'accelleratore spinto sullo splatter (con picchi assoluti come quello della madre di Olly che si squarcia in 2 a mani nude), il sottotesto stregonesco, le strizzatine d'occhio a Lynch, il commovente finale con Groucho. Ambrosini fenomenale.
Ottimo (ma con la riserva di cui sopra).