Cravenroad7

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# 300 - Ritratto di famiglia
Insufficiente (1-4) 10%  10%  [ 19 ]
Mediocre (5) 15%  15%  [ 28 ]
Accettabile (6) 17%  17%  [ 31 ]
Buono (7-8) 38%  38%  [ 70 ]
Ottimo (9-10) 19%  19%  [ 34 ]
Voti totali : 182
Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: # 300 - Ritratto di famiglia
MessaggioInviato: gio set 01, 2011 10:52 pm 
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Iscritto il: ven ott 08, 2010 7:20 pm
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paranoia uscita fuori di getto? Però,complimenti..... Quella storia è meravigliosa!

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Al mondo non vi sono felicità né dolore assoluti, la vita di un uomo felice è un quadro dal fondale d'argento con delle stelle nere: la vita di un uomo infelice è un fondo nero con delle stelle d'argento


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 Oggetto del messaggio: Re: # 300 - Ritratto di famiglia
MessaggioInviato: gio set 01, 2011 10:54 pm 
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A detta sua si Lady..

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 Oggetto del messaggio: Re: # 300 - Ritratto di famiglia
MessaggioInviato: gio set 01, 2011 10:59 pm 
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Iscritto il: dom giu 27, 2010 8:01 am
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Per intenderci non è lo stereotipo Dylaniato ad avvalorare che la storia appartenga alla serie, non è lo splatter o la cliente di turno portata al letto, o Groucho presentissimo o chissà cosa.. Non mi sembra che in storie come "Il lungo addio" o "Johnny Freak" o più recenti come "Marty" siano serviti certi clichè della serie. C'era però l'ispirazione che ha fatto tutto..E nello stesso tempo, storie recenti riprese da albi vecchi o comunque non ispirate si sono rivelate dei flop colossali..

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 Oggetto del messaggio: Re: # 300 - Ritratto di famiglia
MessaggioInviato: ven set 02, 2011 10:57 am 
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Iscritto il: ven lug 29, 2011 10:13 am
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Minestra riscaldata, un accozzaglia di vari elementi extra-dylan.Noioso


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 Oggetto del messaggio: Re: # 300 - Ritratto di famiglia
MessaggioInviato: ven set 02, 2011 2:07 pm 
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Iscritto il: dom ott 29, 2006 4:00 am
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Ultimo Dylan comprato e ultimo Dylan votato. :|

(Ne leggerò altri -a scrocco- e li commenterò, ma voti non ne darò più, dato che non trovo corretto votare roba non pagata.)

S
P
O
I
L
E
R

Se volessi definire quest'albo con una sola parola, non avrei problemi:

cazzeggio

Quest'albo non fa che cazzeggiare dalla prima all'ultima pagina.
Non racconta nulla, anche perchè non ha niente da raccontare. Nessuna storia, nessuno straccio di trama, nemmeno una 'situazione'. Ha solo da cincischiare, cazzeggiare, sbrodolare...

Se fossi ancora a scuola e avessi affrontato un'interrogazione come Ruju fa qui con la 'materia', dopo due minuti la professoressa di turno sarebbe sbottata dicendo: -Ma insomma, ti decidi a venire al punto?!?!?!-

Quest'albo non viene mai al punto. Non c'è punto, del resto. C'è solo da girarsi i pollici e saltare di palo in frasca nell'attesa che la pagina finale arrivi.


Credo proprio che Dylan abbia detto tutto quel che aveva da dire. Da molto, molto tempo ormai.
Quest'albo è un po' come un laboratorio teatrale che, lavorando su classici copioni ormai noti anche ai sassi e privi di qualsiasi imprevedibilità, sfoga la propria inventiva totalmente nella "messa in scena".
Un atto di formalizzazione estrema: gli autori rinunciano a priori a dissertare sul 'contenuto', giacché la materia ha da tempo detto tutto quel che aveva da dire, e puntano sul meta-discorso.

Non c'è più nulla di dylaniano da raccontare o costruire o rifondare. Non resta che ammonticchiare ruderi per giocherellarci come fanno i bambini con i mattoncini del Lego.

Insomma: Dylan è morto.
E quest'albo ne costituisce la perfetta pietra tombale. Per quello che racconta (si fa per dire...) e per come lo racconta.

R.I.P.

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Ti mostrerò la paura in una manciata di pixel...


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 Oggetto del messaggio: Re: # 300 - Ritratto di famiglia
MessaggioInviato: ven set 02, 2011 2:39 pm 
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Iscritto il: lun dic 26, 2005 11:47 pm
Messaggi: 8059
Località: Torino
Cita:
E quest'albo ne costituisce la perfetta pietra tombale. Per quello che racconta (si fa per dire...) e per come lo racconta.

R.I.P.


Le ultime (e uniche) parole dell'ultima tavola sono proprio "La fine." Più di così :|
Io l'ho inteso subito proprio come un saluto personale, un addio - ricambiato, a me lettore.

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_________________________________________________________________________________

Umpf! Qualcuno mi ha trovato, finalmente... devono aver sentito la puzza... però, bei tempi quando puzzavo solo di whisky...


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 Oggetto del messaggio: Re: # 300 - Ritratto di famiglia
MessaggioInviato: ven set 02, 2011 4:32 pm 
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Iscritto il: sab giu 24, 2006 2:34 pm
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rimatt ha scritto:
foxett1 ha scritto:
Segnalo che ad Anzio (RM) è arrivata una partita di copie con un difetto di stampa piuttosto strano... che ne pensate?


Io mi farei cambiare l'albo, se possibile.


Complicata.
E in fondo non ne vale la pena, le due vignette incriminate sono abbastanza irrilevanti (se non l'intero volume).
Più che altro mi chiedevo se qualcuno sapeva darmi una spiegazione sulla natura dell'errore.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 300 - Ritratto di famiglia
MessaggioInviato: ven set 02, 2011 6:58 pm 
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Iscritto il: mer giu 29, 2011 6:53 pm
Messaggi: 1406
Località: La Spezia
Riletto, deciso, confermato, votato 7, buono.

POSSIBILI ANTICIPAZIONI SUL FINALE

Sul fatto che sia un po' una minestra riscaldata non vi è dubbio, così come non c'è dubbio sul fatto che sia un buon albo per smettere e riguardo al fatto che sia un buon albo (almeno per me).
E' un accozzaglia di situazioni già viste da tutte le collaborazioni zombesche Sclavi/Stano, dall'Alba dei morti viventi alla fine con il signor Nessuno, un susseguirsi a domino di situazioni oniriche e non, in cui la differenza fra esse è pressochè incomprensibile (e ciò me piace [surrealismo]).
L'albo è tutto questo! Voi direte, e allora? Allora dopo un remake mal riuscito degli albi "demoniaci" (295), una storiellina piacevole, ma che è quasi niente in tutto (296), una storia di topohorror (297), un capolavoro :( (:( Ohimè! )firmato dal curatore ['na mezza ciofeca], una storia mal riuscita di paperhorror (299), una albo di dylan (300).
Soggetto: 6+
Sceneggiatura: 6/7
Totale storia: 6,5

Prova superata, bravo :r:

I disegni fan tornare la vista ai ciechi , 10 a Stano. Ottima colorazione (almeno sul mio albo)

Totale albo: 7

EVVIVA!

_________________
Gioco delle citazioni XXII EDIZIONE: Medaglia di bronzo.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 300 - Ritratto di famiglia
MessaggioInviato: sab set 03, 2011 12:32 pm 
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Iscritto il: sab ago 21, 2010 7:28 pm
Messaggi: 593
Località: Twin Peaks
Che albo noioso...ho messo una settimana per leggerlo perchè non mi attirava proprio...


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 Oggetto del messaggio: Re: # 300 - Ritratto di famiglia
MessaggioInviato: sab set 03, 2011 7:46 pm 
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Iscritto il: lun set 26, 2005 4:13 pm
Messaggi: 3107
Località: Viterbo
Storia bellissima. E non credevo fosse possibile visto che l'ho iniziata con tutti i pregiudizi possibili.
Personalmente non ho mai capito il ruolo di Morgana (madre o amante?) e Xabaras (nemico e padre)..

Il vero capolavoro secondo me è nel finale
Spoiler!
Finalmente si da un senso a Cagliosto, che impedisce a Dylan di terminare il galeone e vivere la sua ultima storia


Ho votato OTTIMO

_________________
Hai appena assaggiato il mio filtro d'amore Dick: vetriolo!
Crepa maledetta, CREPA!

http://www.dcleaguers.it/forum/


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 Oggetto del messaggio: Re: # 300 - Ritratto di famiglia
MessaggioInviato: dom set 04, 2011 10:14 am 
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Iscritto il: gio lug 28, 2005 10:13 am
Messaggi: 2764
vace ha scritto:
Le ultime (e uniche) parole dell'ultima tavola sono proprio "La fine." Più di così :|
Io l'ho inteso subito proprio come un saluto personale, un addio - ricambiato, a me lettore.



è proprio come le ho intese io, un addio, nemmeno troppo malinconico, di quelli che si danno agli amici di un tempo, ora diventati insopportabilmente noiosi e ripetitivi.
quei saluti dati con l'incredibile sollievo di non doverli subire ancora....


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 Oggetto del messaggio: Re: # 300 - Ritratto di famiglia
MessaggioInviato: dom set 04, 2011 11:22 am 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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Località: Inverary 2.0
'ccipicchia quanto avete scritto :o .
A questo punto mi chiedo cosa possa aggiungere la mia graforrea digitale dopo 16pp di posts..e se non sia il caso di castrarla visto che avete già detto (quasi) tutto.

Non amo particolarmente i numeri celebrativi a colori, e le operazioni-nostalgia mi puzzano sempre di autoreferenzialismo afflitto da carenza di idee. Detto questo, non trovo questa NON-STORIA - perché tale è, non raccontando né descrivendo nulla - particolarmente dannosa o deludente, visto che non mi aspettavo nulla di più... :roll: al contrario, in un certo senso temevo nuove sconvolgenti rivelazioni sul sensazionale passato di Dylan - come strombazzato negli ultimi mesi in modo assillante dalla campagna pubblicitaria della SBE - che facessero balzare il rutilante banco di una pseudo-continuity logica che non si addice a testate come questa, IMVHO :wink: .

Anzi, proprio per questo, ho apprezzato il coraggio di Pasqualon nel costellare una storia di paradossi e confondenti sbalzi, giri di spirale e scorrettezze, senza forzare le marce o indirizzarci verso la logica verità assoluta, vagando tra il vago e l'abbozzato di sequenze in scatole cinesi. Un innocuo divertissement scucito in tributo ad alcune tappe della formazione dylaniana e del suo mito (L'alba, Morgana, Storia di Nessuno, Il numero 100), un (freddino) richiamo alla nostalgia impotente di quello che fu e che si stenta ad imitare, senza troppe speranze per quello che verrà...a meno di ucronici ritorni di fiamma sclaviani - ma le polveri le vedo belle che bagnate :cry: .

Traspare chiaramente tutto l'amore per una storia (d'amore), per un personaggio, il cui amore (forse) si fa inconcludente come è fisiologico che sia dopo un quarto di secolo anche nelle più riuscite delle formule/matrimoni artistici. A modo suo Ruju ci confeziona questo canto volenteroso di un cigno ancora arzillo, e svaria in omaggi sentiti ad alcuni passaggi fondamentali del suo percorso: è il suo modo lineare di celebrarlo, diverso dai celebrali e logorroici contorsionismi ad effetto della Barbato, con tanto di pathos insistito e retrogusti junghiani sul drammone di famiglia da spiattellare - vedi Ventennale e 200 :roll: .

Per queste ragioni ho apprezzato il tutto, confezionato in una veste grafica superba, che ha suggestionato persino uno come me che a questo aspetto assegna un ruolo secondario nel voto finale.
Il trittico nefando di albi che lo ha preceduto ha senz'altro contribuito alla sua iper-valutazione, ma tant'è...un po' di normale e mestierante ossigeno si apprezza molto di più dopo aver messo testa in apnea nella cloaca maxima. :?

Visto che molti punti li avete già esaminati perbenino al laser...posso (dis)sezionare col bisturi soltanto ciò che più megusta o nunmegusta dell'albo, in sintesi ma nel dettaglio:



SPOILER SPOILER SPOILER



POLLICE ALTO


Disegni? Superbi :P . Quando il vero (?) Creed ritorna ad inchiostrare tutti gli altri fanno la figura degli zombies. Peccato non poter vedere tutte le tavole in b/n. Sbaverei per una collezione/riedizione apposita da sfornare prossimamente...anche per le storie di Brindisi, off course :P . Voi che ne dite?

Colori? Chapeau :) . Rudoni fa un lavoro eccelso, e detto da me che sono geneticamente ostile al fumetto multicromatico, è tutto dire. Ignobile il fatto di averlo boicottato in fondo al tamburino, manco fosse l'addetto alle pulizie quanto a contributo alla riuscita dell'albo :evil: .

Metafumetto forse un po' troppo esplicito e didascalico per come è stato messo in evidenza, ma ha il grande merito di metter(ci) in piazza (autoironicamente) davanti ai cliché e problemi di realizzazione di questa testata, riflettendo in profondità come davanti ad uno specchio convesso. Vedasi: profusione di controfinalini alternativi; mostri buonisti dall’animo troppo umano; crisi di idee per un personaggio in cerca di eutanasia creativa e dato per spacciato (v. p. 10); qualche splatterosa inchiostrata di sangue e colpi di scena per salvare l'attenzione del lettore (p. 40 e 87), una sfornata di incubi per alzare la tensione e confonder le carte (p. 46); l'ammissione di esser perfetti Nessuni addetti alla creazione di mondi illusori. (p. 91) 8-)

Non spiegazionismo calza proprio a pennello per una non-storia come questa, e ci permette di gustarne l'alone effimero e scomposto che volutamente le compete. Resta tutto tra le righe, ed il bello è che le stesse righe le possiamo riscrivere anche noi, per vari livelli...anche senza aver letto le precedenti storie-cardine. Quando ho visto irrompere Nessuno in vena di spiegazioni nel finale...ho temuto per il peggio. Ma ce la siamo cavata di lusso. Ffiiuuu, scampato pericolo :D .

Le case sghembe di Undead (p. 34.iii): meritano una menzione particolare da incubo di surreale espressionismo, un ritorno alle origini del più grottesco Stano. Fanno ancora effetto, non c'è che dire...le radici meritano rispetto :wink: .

Death Railways : sarà anche un mondo “cupo e disperato” come dice Morgana, ma nell’oltrelà di apocalittica decadenza zombesca le ferrovie funzionano eccome, ed il personale agli sportelli è pure gentile/efficiente. Si vede che è solo un sogno. Le FFSS degli (pseudo)vivi avrebbero solo da imparare… :oops:

La Fine : tavola conclusiva da incorniciare, sembra respirare da sè. In b/n superlativa. Un grazie al sabotatore di cannoncini Cagliostro per mantenere la testata in vita .

Groucho per una volta fa il suo dannato mestiere, con scintille...come spesso succede nelle missioni-viaggio. Complimenti a :r:

La caratterizzazione della “nuova Sybil" : non pesa nel contesto, si difende con piglio, bada al sodo, e suona come non scontato appello alla vita, anche nella scena della baby Morgana. Aribravo Pasqualon.



POLLICE VERSO


Input/offput : evvabbene che la storia evapora nell’onirico andante, ma almeno dare un minimo di spunto/accenno di motivazione narrativa per l’improvvisa scampagnata scozzese di Dylan…e per il suo altrettanto improvviso ritorno nella City…non avrebbe guastato. Amen :tc:

Cesura alla valeriana : Per una prima parte sceneggiata a buon ritmo, dopo la ripartenza da Undead (p. 67) il ritmo crolla a velocità bradipiche, e la narcolessia delle restanti 30pp si fa sentire. Ronf.

Scene(-tte)da un matrimonio : sarà il retrogusto da soap pomeridiana, ma certi scambi tipo “Morgana, ti prego…non ricominciare!” o “ E va bene, tesoro, hai vinto” stonano non poco…e la fiction in costume incalza dietro l’ombra del comico involontario . Superflua concessione :? .

BimboDylan urticante pargoletto, simil-fenomeno dai poteri nascosti come ogni film enfant-prodigesco si rispetti, profondo più del dovuto, ammoredimammà, insonne voyeur edipico, costantemente depresso. Dovrebbe sorridere e giocare un po’ di più coi suoi coetanei, anche alla straca**o, nel caso. Rimpicciolisce al neonatismo nella vignetta p.17.ii. Microeroe musone. :(

Ceffoni da amnesia Siamo alle solite, ancora una volta il “nostro” perde la squinzia di turno per colpa dei soliti incubi a base di vecchie fiamme. Un consiglio per le prossime partner di Dylan: imbavagliatelo per qualche giochetto s/m, e lasciatelo addormentare così. Non correrete il rischio di sentirlo evocare quei nomi tabù, e non vi sentirete offese per esser messe da parte nei momenti più intimi. Finto pudore. :*

Sput Sput forever : prima o poi la SBE si beccherà una denuncia dalla Volkswagen per danni all’immagine. E’ possibile che si debba ricorrere sempre a quest’iperabusata topica del Maggiolone che si blocca a casaccio/capriccio in ogni dove? Stavolta è anche superfluo ai fini della storia, se non per introdurre la macchietta scozzese del burbero meccanico. Tagliando scaduto :mrgreen: .

Randall & Humor : ma come si permette, proprio lui, il suo creatore (?) di dire che Groucho non è di certo un fine umorista !!! Per fortuna viene sconfessato dalle sue stesse tavole. Metafumetto in bambola ed auto-decostruzionista. :evil:

La scala rigida doveva essere una delle vignette più suggestive (p. 94) ma – solo – qui il caro Stano non si impegna più di tanto e rasenta l’elementare. Ripassare da Escher.

Bergman de noartri Quando si citano certi mostrazzi sacri e paradigmi simbolici senza aggiungere nulla di chè, o senza riprenderli con ironia…allora meglio tacere. In questo caso va anche peggio, perché lo scambio tra Vita e Morte sprofonda nell’ovvio qualunquismo ipersaggio da barzellette sul Cucciolone. Tra l’altro graficamente sbagliata la scelta del colore biancastro per l’aura mistica della Vita. A contrasto col cielo e le nuvole non si nota quasi. Citazionismo di bassa – ma non sudista – lega. :g:

La posta del cuore di Sclavi mancava solo il postino della De Filippi per condire il tutto in bellezza – vade retro. Per fortuna che c’è il topic apposito. Ghostwriting o deadwriting? :mad:



Quindi, tirando le somme, e per gli amanti dei numeri periodici, che sono meno solitari dei numeri primi – con tutto quel casino dopo la virgola, vorrei vedere io:

Soggetto 5
Sceneggiatura 6
Disegni 8,5
Colorazione 7,5
Copertina 7,5

La media voto vien da sé…arrotondando in eccesso perché un po’ di accomodanti rotondità in più non fanno mai male in questi tempi di spigolosa carestia. Anche se non siamo andati alla grassa, la pancia non urla di rigetto…almeno. Buona digestione.


ALOHA


p.s.
(Quasi)errore storico della Rudoni & Co a p. 21.iv. :o La Union Jack intesa come bandiera del Regno Unito fu ufficialmente sdoganata solo dai primi dell’800 come vessillo della nazione albionica. Quella che compare nella vignetta, sporgendo dal galeone, sembra però mancare delle bande - o almeno di una –diagonali rosse come nella bandiera chiamata King’s Colours in (raro) uso dal 1606 ad opera di James I…e quindi potrebbe esser compatibile con l’ambientazione dylaniana risalente al 1686.
Fortuna sfacciata, che notoriamente ajuta gli audaci pennelli…o accurata documentazione araldica? Mah…solo Rudoni potrebbe rispondere.
Intanto per gli sfaccendati e curiosoni - come il sottoscritto - beccatevi la King’s Colours del periodo:

Immagine

God Save the Queen, the Sex Pistols, The Pink Floyd...but not Camilla and Charles



ARILOHA

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Io no capito, io no capito

(anta baka?! [...] kimochi warui)


Ultima modifica di wolkoff il dom set 04, 2011 4:55 pm, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: # 300 - Ritratto di famiglia
MessaggioInviato: dom set 04, 2011 11:47 am 
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Iscritto il: lun giu 13, 2011 12:12 pm
Messaggi: 42
Per me è un albo inutile. Ma proprio inutile. Non aggiunge niente alla storia e tende a complicarla un pochino solo per attirare i vecchi lettori. Fra l'altro è abbastanza noioso e involontariamente ironico. Il numero 100 in confronto è oro nelle mani. Ho votato mediocre solo perchè ho un certo rispetto per Stano e per alcuni dialoghi di Ruju.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 300 - Ritratto di famiglia
MessaggioInviato: dom set 04, 2011 11:50 am 
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Iscritto il: gio set 01, 2011 1:10 pm
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Cita:
Sput Sput forever : prima o poi la SBE si beccherà una denuncia dalla Volkswagen per danni all’immagine. E’ possibile che si debba ricorrere sempre a quest’iperabusata topica del Maggiolone che si blocca a casaccio/capriccio in ogni dove? Stavolta è anche superfluo ai fini della storia, se non per introdurre la macchietta scozzese del burbero meccanico. Tagliando scaduto


Esatto...e dove si ferma guarda caso? A due passi da un meccanico!!! MA VAAAAAA.....eehehhehehe

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 Oggetto del messaggio: Re: # 300 - Ritratto di famiglia
MessaggioInviato: dom set 04, 2011 12:38 pm 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
Messaggi: 12588
Località: Verona
La scena del guasto al Maggiolone non ha lo scopo di introdurre il burbero meccanico, ma solo quello di far salire Dylan e Groucho su una bicicletta (citazione da L'alba dei morti viventi): è una rottura funzionale alla narrazione.

_________________
È la mia opinione, e la condivido.

Ciao,
Teo


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