Cravenroad7

quest'albo non l'ho gradito più di tanto.


Golconda,un posto normale...O quasi... MOLTO quasi

Stessa cosa di Triss. Ricordo che mi annoiò moltissimo. Rileggendola, dopo tanti anni, l'ho rivalutata un pochino anche se comunque non è tra le mie preferite e tra quelle storie che conosco quasi a memoria!

Bello, ma noioso.

Voto. 7--

amo la magia!!!questo album mi è piaciuto..8

legenda
non ti azzardare a buttare via i soldi per questa robaccia!
puoi farne a meno
compralo pure
cosa fai ancora li? corri a comprarlo! è un ordine!

Questo è stupendo! Uno dei più belli. Sono semplicemente innamorato di questa storia.

Letta prima!Assolutamente fantastica!Non me l'aspettavo.Grandissima sorpresa!

Le mie 100 storie preferite di Dylan Dog: posizione n°55



Diabolo il grande, mensile n°11, agosto 1987

Testi di Tiziano Sclavi
Disegni di Luca Dell'Uomo

Un agile guizzo delle dita, un manichino, un fiotto di sangue finto... ed ecco che il trucco è fatto! Nello spettacolo di Diabolo, la morte è messa in scena come un'illusione perfetta ma, nella sua vita reale, il trucco non si vede perché non c'è! Un serial killer si muove dietro le quinte della magia e per Dylan Dog è pronto un caso difficile: deve affrontare tutti i giochi di prestigio di una mente sconvolta.

L'illusionista non poteva mancare tra i primi classici. Una tenebra mista a sangue fasullo o non sgorga dalle quinte, infetta il confine tra palcoscenico e platea e addio connessione tra prologo melodrammatico e delirante doppelganger. Chissà che Diabolo il grande non sia uno di quei soggetti concepiti da Sclavi prima delle fatidiche riunioni con Bonelli e Canzio, prima di Groucho, prima del big bang quando Dylan Dog era ancora una particella chandleriana in una Londra fumosa. Pur in un brodo primordiale sono riconoscibilissimi alcuni tratti, innanzitutto la girlfriend: rifugio in Craven Road, sonata al clarinetto, alzataccia mattiniera, slasher su per la tromba delle scale, apparente rassicurazione e definitiva decapitazione. E gi๠con i rimorsi e la risoluta indagine. Estraendo i fotogrammi non si può fare a meno di citare i trucchi di Diabolo e il numero centrale, i suoi dialoghi con Erich, le scorribande di Erich figura di sicuro impatto e il finale grandioso; Dylan col colpo secco, la faccia di Diabolo spappolata, il pupazzo spettatore, il caustico Bloch e la casablanchiana uscita di scena, il sorpresone chiaverottiano dell'ultima tavola. Seconda ed ultima prova di Dell'Uomo anche meglio che in Gli uccisori n°5; intensi primi piani di Diabolo ripresi dai classici dell'horror (Shining, L'esorcista, ecc.) e insolito Bloch con cappello! Ma è pacifico, piove governo non ancora ladro.

I miei 100 momenti topici di Dylan Dog: posizione n°77



Diabolo show in Diabolo il grande n°11.

Citazioni grafiche in questi primi piani.

Uno Psycho al maschile (chi ha visto il film capisce cosa intendo), che ha il suo punto forte nella atmosfere cupe e claustrofobiche.
Diabolo alla fine intenerisce per il suo carattere docile, insicuro e ci sorprende nel finale. Ma Sclavi sembra nascondere nella sceneggiatura una "perlina" filosofica: Diabolo non è un Norman Bates dei fumetti, ma è una persona qualsiasi che alla fine cerca un mezzo per esprimere la sua vera, celata natura, che se scoperta potrebbe portare ad una fastidiosa e insopportabile condanna da chi lo circonda. Diabolo è pazzo? Chi siamo per giudicarlo? Non è forse la sua natura sadica come il gioco di magia che apre l'albo? No, Diabolo non è Norman Bates, ma solo il "pupazzo" del Male, che altro non è che l'insieme delle nostre assurde paranoie. Interessante il rapporto morboso che sa di misoginia, aspetto leggero ma presente spesso nelle sceneggiature dello Sclavi.
Dell'Uomo ci regala una prova perfetta, da tramandare ai posteri. Peccato che la sua esperienza con Dylan Dog (se non sbaglio) finisca qua.

Un 6 non di più, forse il più brutto della prima ventina...

Questo numero merita un 9 per il semplice motivo che non rivedremo mai più decapitazioni in Dylan Dog, o magari oscurate dunque CENSURATE in modo vergognoso... e poi la tesca nella vasca de bagno con l'acqua che si mischia al sangue, Dylan depresso e le ultima 20 pagine semplicemente fantastiche, il delirio di diabolo e un ultima pagina malinconica, ma stupenda. 9

La prossima decapitazione avverrà fuori campo con i seguenti dialoghi:

"Maledetto, ora ti decapito!"
ZACK
"Argh, sono stato decapitato!".

mediocre...uno dei pochi che non mi è piaciuto di quelli vecchi

dalla copertina che ritengo dopo il numero 2 la più bella della serie (amo molto più villa che stano nelle copertine ,lo ammetto) psicologicamente ero convinto di trovare un albo straordinario.
in realtà mi deluse molto forse a causa delle mie enormi aspettative (insensate ),rileggendolo lo apprezzato di più ,direi 7.
forse ero ancora giovane per capire bene la questione "doppio".