Cravenroad7

finalmente 300 e si chiude con dylan dog; non voto l'albo perchè non me la sento, con questo numero ho capito che ormai non mi interessa più nulla che abbia dylan come protagonista, nè colori, nè morgana, nè i galeoni che stanno per essere finiti. questo fumetto non mi dice più niente da anni, non mi trasmette emozioni e lo fa fino all'ultimo, fino alla conclusione. non capisco se è una ben confezionata presa in giro o un capolavoro e questo non è un buon segno.
tirate pure a mezzo tutto il tacabanda di effetti, di personaggi, morgana, il veliero, dylan che ha 6 anni, l' amarcord, fate anche un albo che si apre e suona come i biglietti di buon compleanno musicali, ma a me non me ne frega più niente.
grazie al cielo sono al 300 e sono libera

rileggendo tutti i celebrativi (100 121 200 ventennale......) devo dire che nessuno di loro è brutto....
ci sono scelte diverse sul COSA raccontare sul come...ma tutti questi ALBI (300 compreso) hanno qualcosa da dire!!!

Diciamo pure che al 300 manca il COSA.

Fine.

Finalmenteletto, e devo dire che l'attesa è stata premiata; ritengo sia non un capolavoro, certo una buonissima storia, altrettanto certamente il capolavoro di Ruju. Pasquale è riuscito a raccontare una storia convincente, incastrando tasselli dove c'era sia lo spazio sia, soprattutto, la logicità nel farlo. Strizzata d'occhio ai vecchi lettori? Certamente, e da vecchio lettore l'ho apprezzato. Non mi faccio troppe domande su dove si voglia andare a parare (non mi riferisco al futuro della serie ma soltanto a quanto raccontato in questo numero 300); tante storie di Sclavi, le più riuscite, si chiudevano con più domande che risposte, d'altronde...e questo è il grande merito di Ruju: aver ricreato un'atmosfera "vintage" ....cosa riuscita solo alla Barbato, negli ultimi anni. Ruju ha raccontato, con grande rispetto, una vecchia storia di Dylan, questa è l'unica cosa che conta a fronte di troppi anni dove, in edicola, uscivano (ed escono, purtroppo) storie che con il Dylan di Sclavi non hanno niente in comune.

Largo ai giovani! Largo alle nuove idee.
Se non riescono ad escogitare nulla di nuovo andrebbe bene anche riprendere delle storie già trattate.
Sclavi aveva in mente quelle 10 storie da raccontare.
Personalmente sono stufo di un DyD ecologista, ambientalista e pacifista!!!

Oh yeah!

Bertuccia hai smesso di sognare

Appena riletta.
E confermo in pieno quanto ho già detto a pag.11 di questo topic.
Un albo straordinario, da tenere sul cuore.
Capolavoro di Ruju, che batte "L'eterna illusione", rimasta finora la sua prova migliore.
Angelo Stano che si consegna definitivamente alla Leggenda del Fumetto, centrando una vetta qualitativa che difficilmente potrà essere eguagliata.
Colorazione a mio avviso perfetta, anche se non sono un esperto; vergognoso che lo Studio Rudoni non sia stato inserito come si deve nei credits del tamburino (ovvero tra gli autori dell'albo, sotto la voce del disegnatore, così come è sempre stato per gli altri albi colorati, e non nascosto nelle scritte microscopiche in basso che nessuno andrà mai a leggere!)
Le uniche imperfezioni sono da riscontrare nel lettering, con vari errori di ortografia, ripetizioni e sbagli di nomi; ma in fondo non me ne frega niente, addirittura ad una prima lettura manco me n'ero accorto, quidi è mal di poco.
Il miglior albo celebrativo in assoluto (e a me sono piaciuti praticamente tutti, l'unico che ho rivalutato negativamente col tempo è stato il numero 100, ma all'epoca della sua uscita mi stra-esaltò! Va detto però che non avevo nemmeno 13 anni......)
Una boccata d'ossigeno vitale, dopo tre mesi disatrosi per la serie; per albi come questo sarei disposto a pagare anche 5 euro a numero. Ma tanto lo so che si tornerà al solito tram-tram ancora per un bel pò, in attesa che in redazione si sveglino una volta per tutte...ma se anche non succederà, continuerò a comprare Dylan, non lo abbandonerò mai. E non lo abbandoneranno neanche quelli che ne hanno conclamato da mesi l'addio, lo sappiamo tutti che ce li ritroveremo sempre tutti qua, pronti a sparare il loro fuoco sulle prossime minchiate future dei vari Marzano, Gualdoni, Di Gregorio, De Nardo e company....d'altronde, il bello del gioco del forum è proprio questo, no?!?

I miei voti dunque sono:

Storia: 9
Disegni: 10 e lode assoluta
Colori: 10
Copertina: 10

(so che mi direte che sono troppo buono, ma vi assicuro che quando c'è da stroncare un albo lo faccio senza pietà!)

Postilla:
Non c'entra niente, lo so, però voglio mettere una mia classifica dei numeri celebrativi, aggiornata con il fresco numero 300:
1) "Ritratto di famiglia", n°300
2) "Ascensore per l'inferno", n°250
3) "Il numero duecento", n°200
4) "Finchè morte non vi separi", n°121
5) "Xabaras!"/"In nome del padre", n°241-242
6) "La storia di Dylan Dog", n°100


ps: col discorso delle michiate dei vari altri autori non volevo assolutamente offendere nessuno; capisco che detta così, con i vari nomi elencati affianco, potrebbe sembrare un attacco indiscriminato ai suddetti autori citati...però se anche questi si ostinano a presentarmi ciofeche come "Un'affezionata clientela", "Nella testa del killer", "Il sortilegio" e via dicendo, beh, certe uscite provocatorie se le vanno proprio a cercare!!!

colorare stano è stata un'esperienza molto interessante, proprio perchè quel suo stile così personale non suggerisce una colorazione "facile"! in realtà lui stesso ha cambiato piccole cose, sapendo che il passo successivo sarebbe stata la colorazione, dandomi sembre un'idea precisa solo con il disegno di luci ombre e atmosfere, quindi la lavorazione è stata molto più semplice del previsto.

la tela è stata una scelta in realtà controversa, io ero a favore, e per le prime pag stano mi ha detto "mi fa cacare, ma se vuoi proprio..." io l'ho preso per un sì e le ho lasciate.
ma avrebbero dovuto esserci anche in fondo a rigor di logica, nelle sequenze "ambientate" nel 600 che poi vanno a fondersi con quelle presenti che poi vanno a fondersi con quelle future. in quelle stano mi disse un secco "no" e io obbedii!

per quanto riguarda le nuvole, io penso ancora siano in linea con lo stile, non sono fotografiche e sono molto semplici come realizzazione. ho utilizzato pennelli simili al pennello secco di stano per realizzarle. lo stile stesso di stano per questo volume è stato più realistico del suo solito, non so se l'avete notato. io mi sono adattato, per quanto possibile.
però non mi sono preso "libertà", nel senso che stano è sempre stato d'accordo con le variazioni sulla sua china, anzi a volte me le suggeriva lui stesso: un segno nero nel cielo colorato sarebbe stato decisamente male e avrebbe deviato i punti di interesse, appesantito la pagina. infatti lui non ha fatto altro che indicarmi la via: un contorno, un ingombro.

ma qui capisco che qui le opinioni possano differire, anche perchè di cose simili su dylan e su altri bonelli non ci sono mai state. quindi prima di tutto arriva la sensazione di "rottura", soprattutto agli occhi degli aficionados! ma questo è il cambiamento, non era quello a cui anelavate??

comunque questi commenti mi sono molto utili, anche per capire dove indirizzare la lavorazione futura.
grazie per questo (e per il bravo!)

ecco, mi pareva ci sovessero essere anche in fondo. a questo punto era meglio o tutto o niente.

Sono molto dispiaciuto per la discutibile strada intrapresa da questa gloriosa testata. Non mi sono mai, in questi ultimi anni, rifiutato di riconoscere il decadimento delle storie, dei disegni e dei personaggi.
Ruju, nello specifico, è stato spesso fatto oggetto di aspre, ma spesso condivisibili critiche, da gran parte dei lettori di DD... me compreso...
Devo riconoscere, però, che stavolta Pasquale ha fatto un lavoro superbo. La sua ultima opera, che commentiamo questo mese, rappresenta, senza alcun dubbio (dal mio punto di vista), la migliore storia celebrativa mai scritta per questa testata. Si tratta di un omaggio all'universo Dylaniato, che pone tutta la dimensione dylandoghiana su una sorta di piedistallo ideale, sospeso tra presente passato e futuro. Un malinconico ritratto di famiglia che non svela nulla, ma rivela tutto. C'è l'essenza di Dylan...e tanto basta. Non serve altro ed a tal proposito, è significativa (e quasi divertente) la forzata menzione dello splatter, che rivela una sottile polemica verso le innumerevoli critiche piovute sulla casa editrice e sugli autori.
Che dire...Bello, bello, bello.

Quanto a Stano, poi, è stato capace di elevare una storia, di per sè bellissima, al rango di capolavoro, come solo lui, e pochi altri, riuscirebbero a fare.

Complimenti a tutti...

questo albo non aveva il compito di spiegare qualcosa,quanto di celebrare dylan in tutte le sue sfaccettature
un compito riuscito alla perfezione

Se elidiamo "in tutte le sue sfaccettature" sono pienamente d'accordo.

Va benissimo così! Ora devi solo riuscire a farti affidare dalla Bonelli la colorazione dei prossimi Color Tex, in modo da fare contenti anche un po' di texiani (come il sottoscritto).