Cravenroad7

dimmi che stai scherzando,ti prego

Comunque Sclavi (sempre sia lodato) non ha scritto che di sicuro tornerà a sceneggiare, ma che forse lo potrebbe anche fare. Sono cose ben diverse. Riguardo alla lettera, cosa volete che scrivesse? La serie fa schifo, è in pessime mani, gli autori sono incompetenti e non sanno scrivere Dylan? Dai, è ovvio che in un albo celebrativo bisogna celebrare, a me la lettera è sembrata anche carina, fermo restando che va presa per quel che è, ovvero un momento di celebrazione per una serie che comunque arriva in buona salute (economica se non creativa) al venticinquesimo anno di vita editoriale.

Ah ragazzi su e quante parole per 'sta lettera di dieci righe! Ora tutti a discutere se "tornerà, non tornerà, deve tornare, non ce la fa" (skel, piuttosto avvia la discussione nel topic dell'autore). Se, per forza di cose, Sclavi è costretto a scrivere una lettera per ogni "numero tondo" che esce in edicola cosa pensate che componga, una condanna al vetriolo per come viene condotta la serie? Non so, un pò di logica, dai.. E' ovvio che faccia i complimenti a tutti coloro che continuano a tenere in vita (!) il suo personaggio, che poi sia sul serio soddisfatto della situazione è un altro discorso. E io, per dirla tra noi, non lo credo. Inoltre non è tanto una questione di "voler tornare" a scrivere quanto di "poter tornare". Le condizioni psicofisiche di Tiziano, stando alle ultime indiscrezioni che abbiamo avuto qualche mese fa, non sono affatto delle migliori, per essere ancora buoni e quindi ci rimangono solo la speranza e l'ottimismo.

edit: ecco, rimatt, mi ha anticipato di qualche minuto

Ma che vi devo dire a me ha infastidito! Per me non è nessuna letterina di affetto, solo circostanza. Detto questo : Voto buono alla storia di Ruju perché mi è piaciuta e mi ha persino emozionato in qualche passaggio. Bravo Pasqualone!

Secondo me neanche la lettera è sua, lui l' ha solo supervisionata (forse).

In forma eh Nya!

A me la lettera è sembrata il "compitino" per inaugurare un albo celebrativo!
Non mi è parsa una scrittura "sentita"

siete ot: aprite un topoc in dv sulla lettera, qui si parla solo ed esclusivamente della storia.

Per la prima volta mi aspettavo molto poco da un celebrativo, e sinceramente devo dire che invece mi è piaciuto abbastanza.

Più del 100, del 200 e del ventennale.

Solo il decennale mi piace di più (molto di più...)

Quindi posso chiedere: e Morgana bambina ? Che senso ha secondo voi ?

Difficilissimo dare una valutazione ad un albo così. Devo rileggerlo e pensarci ancora un po'...

dipende un po' dai lavori, questo era abbastanza "delicato" , quindi oltre alle tinte piatte di base (realizzate dal valente michele nucera) per il resto ho fatto tutto io.
per le storie del color fest di solito dò indicazioni precise anche sulle ombre, poi delego la manovalanza! comunque mi riservo sempre l'ultima parte della lavorazione, che è quella che fa davvero la differenza fra autore e autore e dà atmosfera e profondità!

Beh, visto che il temerario Rudoni si è cacciato da solo nella tana del lupo, ne approfitto per fare qualche commento.
Prima di tutto ti meriti un bravo perchè colorare Stano con le sue pennelate sporche, spigolature, anatomie e prospettive personali, pardon, "espressioniste", è una vera gattaccia da pelare. Ottime soprattutto le scelte cromatiche, in particolare l'incarnato (coloristi più famosi dovrebbero studiarti) e la saggezza con cui ti sei tenuto lontano da effetti speciali tenderiniani.
Però ( ) con le nuvole hai fatto davvero un passo falso, perchè non sono in linea con lo stile del disegnatore (ti sei permesso addirittura di cancellare quelle originali!). Proprio per questo l'impressone generale è quella di scenografia posticcia male integrata.
Quanto all'effetto tela... se non lo leggevo sul forum lo avevo scambiato per bassa qualità di stampa. Per fortuna si vede poco. Non fa proprio cagare ma fa tanto newbie di fotoschioppo.
Ci sarebbe anche qualcosa da ridire su quella brutta ombra sballata all'ingresso del cimitero, ma sarebbe più un monito che una critica.
Ribadisco comunque il bravo e il primo che dovrebbe ringraziarti è proprio Stano che quando si è colorato da solo è stato artefice di veri disastri.

Il numero 300 di Dylan Dog mi ha ricordato il numero 500 di Zagor o, cambiando medium, Saw III: storie che cannibalizzano la serie cui appartengono, che si cibano della propria mitologia e che giocano con il proprio passato. Perlopiù si tratta di storie senza storia, compiaciute e autoreferenziali, che strizzano l'occhio ai lettori (o spettatori) affezionati e hanno come principale obiettivo quello di celebrare la serie a cui appartengono.

Ritratto di famiglia non è neppure un brutto albo, secondo me: Ruju l'ha scritto con attenzione e ironia, ci ha lavorato un bel po' e, se è innegabile che di collage si tratta, è pur sempre un collage riuscito. Leggendo l'albo non mi sono annoiato, forse perché distratto dai continui rimandi al passato e dalla magnificenza dei disegni di Stano (eccezionale per dettaglio e cura della tavola), ottimamente colorati da Rudoni. La storia, peraltro, non aggiunge niente alla mitologia di Dylan, limitandosi a rimescolare quel poco di continuity già esistente: in sé questo 300 è un albo non privo di suggestioni ma inutile, leggero, evanescente. Celebrativo e null'altro. Non so quale fosse l'intento della Redazione al momento di commissionare a Ruju il numero 300: magari gli è stato chiesto di scrivere esattamente questo tipo di storia, e lui l'ha fatto in modo dignitosissimo.

Se non altro, il nostro Pasqualone ha avuto il buon senso di non fare danni: se penso al numero 200, in cui si racconta la drammatica e intensa storia del figlio di Bloch (vomito), o al Ventennale, con Dylan che si accascia piangente ai piedi di papi Xaby (disgusto e ribrezzo), ringrazio il cielo che in questo numero 300 sia andato tutto liscio. Di più: accendo un cero a Ruju. Chiaro che quei numeri, in sé, erano scritti bene ed erano albi buonissimi, anche ottimi, ma se si vuole festeggiare un personaggio distruggendone le fondamenta e macellandone la caratterizzazione significa che c'è qualcosa che non va.

Del resto, il nostro Dylan non ha mai avuto fortuna con le celebrazioni: il numero 100, al quale sono comunque affezionato, è un numero clamorosamente sbagliato (in cui si è cercato a tutti i costi di accontentare i lettori e di donare un passato più o meno coerente a Dylan - grosso errore -, ma la volontà di riuscirci ha preso la mano allo stesso Sclavi), e di 200 ( ) e Ventennale ( ) ho già scritto. Fa eccezione il capolavoro Finché morte non vi separi, che racconta un passato che potrebbe anche non essere esistito ed è un albo perfettamente dylaniano, ma è giusto un'eccezione che conferma la regola.

Insomma, come ha già detto qualcuno, poteva andar peggio.

Mah, secondo me è proprio il contrario. Non c'è niente di più lontano del numero 100 dall'idea di codificare il passato di un personaggio, semplicemente perchè non lo racconta. Dylan Dog un giorno è un bambino del '600 e il giorno dopo è un ragazzino che entra a Scotland Yard. È un capolavoro di spiazzante presa in giro del personaggio, dei lettori, di se stesso, dell'editore e dell'idea stessa di continuity. Sclavi non ama quel genere di narrazione lineare e usa le armi a sua disposizione per dissacrarlo. E dato che Dylan Dog è Tiziano Sclavi, solo il 100 può essere considerato un albo celebrativo all'altezza. Gli altri sono solo ordini editoriali.

Però qui è clamorosamente OT!!!

Sempre perfetta la tua analisi, Rimatt. Non la condivido in pieno, ma è sempre lucida e mai volgare. Qlc osservazione e spero, qlc tua risposta:
Ventennale...la cosa che mi ha dato più fastidio è stata che ci siamo trovati davanti allo Xabaras della Barbato e non quello di Sclavi ! Anche fisicamente era differente. E poi ci sono state delle cose poco coerenti: Xabaras si chiude nella cella frigorifera per farsi divorare dagli zombie che lo ignorano perché lui è come loro...allora perché Steve dice che deve ubbidirgli ? Son cose che da una attenta e brava come Paola non accetto.
Sul numero 100...condivido. Ricordo che all'epoca mi deluse da tutto quello che né seguì e devo dire che i tentativi di tutti o quasi di rimetterci le mani e di reimpostare la saga DD sono stati più maldestri che altro. Però questo numero ha delle forti potenzialità proprio nelle cose che dici.
L'evocazione di certe tematiche, non stucchevoli ma molto sentite e amate ( se uno scrive e disegna cose che ama lo si percepisce subito..), l'omaggio al passato di Dylan e ai fan di vecchia data, ad esempio, sono cose da salvare.
Chiudo con una nota: a me il Numero 200 è piaciuto e molto. Sarò la sola persona a ritenerlo un grande albo ma è così. Come per questo, del resto.