Cravenroad7

si pero'

a me sembra più...."cattivo",non so come spiegarlo,ma nel n. 43 mi faceva quasi pena,qui no

sembra più giovane in questo albo.

secondo me

la scena più bella è l'ultima
dà un'interpretazione convincente a tutta la serie
ma se un giorno dylan dovesse chiudere si farà un finale alternativo al n. 100 o no?

secondo me qualunque sia la fine il galeone da completare ci sarà sempre

Ho votato "buono". Come qualcuno faceva notare prima, si tratta di un albo molto "ruffiano" nel senso buono del termine, in quanto recupera volutamente e in maniera egregia peraltro, episodi e atmosfere tanto care ai lettori della prima epoca dylaniata (i primi 100 numeri). E' un gigantesco omaggio ai numeri 1,25,43,100, quelli che raccontano davvero "la storia di Dylan Dog", e come tale centra in pieno lo scopo celebrativo dell'albo-anniversario, obiettivo invece mancato, sotto questo preciso punto di vista, dal n.200 o dallo stesso n. 100.
Ruju non inventa niente e non aggiunge niente, se non inezie, a quello che già sapevamo, ma lo racconta maledettamente bene. Onestamente non pensavo che dalla sua penna potesse uscire una sceneggiatura così, la migliore della sua carriera dylaniata. E' riuscito a restituire a Dylan e Groucho la dignità di personaggi veri, facendomi scordare, per un attimo, la deriva monodimensionale dell'ultimo lustro della serie regolare.
L'operazione nostalgia non sarebbe però stata possibile senza i monumentali disegni di Stano, davvero ispirato e per nulla mortificato (anzi) dalla colorazione delle sue tavole. Buona parte del merito va a lui che è riuscito a rendere suggestive quasi tutte le vignette dell'albo.
Non arrivo a gridare al capolavoro perchè difetti ce ne sono e pure evidenti, la mancanza di un attenta (ma ne sarebbe bastata anche una poco attenta) supervisione su tutto insieme al lettering. Infastidisce anche Ruju quando insiste nel



In sintesi celebrazione-omaggio molto graditi. Adesso staremo a vedere, per chi come me rimarrà sulla barca, se questo # 300 sarà la pietra tombale sul passato glorioso non solo del personaggio, di cui poco o nulla forse è rimasto da dire, ma anche della testata o se sarà lecito attendersi ancora qualche albo capace davvero di sorprenderci.

non si fraintenda nemmeno il sottoscritto e il suo tono scherzoso! passi riassoporare atmosfere, anzi si richiede.

ma il miglior metafumetto imo è quello che pesa di meno.

Assolutamente. E' proprio il quid che manca a "Ritratto di famiglia" per essere un capolavoro come, imho, lo è Morgana.

Ho letto molti commenti positivi e pochi negativi, e mi sono quindi predisposto in maniera positiva alla lettura, anche pensando che in passato - pur se non tanto spesso - Ruju ne ha scritte di storie che mi sono piaciute... da "Polvere di Stelle" a "L'Eterna Illusione" o "Notti di Caccia", per fare solo alcuni esempi, quindi pensavo davvero che in questo caso avesse dato il meglio di sé.
Purtroppo, per me non è così. Intendiamoci, l'albo è indubbiamente superiore alla media delle storie dylandoghiane che si leggono ultimamente, ma mi è comunque parsa una vuota rimasticatura di elementi sclaviani. Un susseguirsi di scene che strizzano l'occhio al lettore del tempo che fu, assecondando la sua voglia di ritrovare il Dylan di un tempo, e che possono invogliare i nuovi arrivati a ricercare quelle storie... ma che in fondo non sono che tanti piccoli flash che rimarcano caratteristiche del personaggio e della serie senza raccontare nulla di nuovo, anzi, in fondo senza raccontare nulla.

Un amarcord agrodolce fra vecchi amici (Ruju e i fan) che parlano del tempo che fu e che probabilmente non tornerà.

Il fatto che la storia sembri davvero essere piaciuta molto, in generale, mi lascia abbastanza perplesso... e mi domando se ci sia qualcosa di sbagliato in me, dato che non sono riuscito ad apprezzarla più di tanto.
Comunque, alla fine ho votato accettabile, nonostante lo splendido lavoro di Stano e dei coloristi probabilmente facessero meritare qualcosa in più.

Se nell'intruduzione Sclavi avesse annunciato per davvero un suo ritorno alla scrittura, mi sarei ugualmente goduto la festa, ma quel "Chissà, prima o poi" mi sembra solo una vaga speranza. Però, mi auguro ugualmente che si trasformi presto in realtà.

Riprendendo ciò che ha detto Dario e parafrasandolo non mi è ben chiaro se la storia mi risulta bellissima o una boiata pazzesca. Quindi penso di poterla classificare come una bellissima boiata pazzesca. Voglio dire che i dialoghi ci sono, l'atmosfera c'è però, come è già stato detto, alla fine si parla di tutto e di niente. Però infondo a me piacciono queste storie in cui si vaga di vignetta in vignetta gettando il lettore in uno stato di estasi dell'incomprensibile. Come giustamente mi disse qualcuno tempo fa, si possono sì fare storie la cui comprensione non è alla portata dei più ma bisogna pur andare a finire da qualche parte; ci deve essere uno svelamento del significato che si vuole attribuire a una storia (che sia o meno alla portata di tutti). Ho bisogno di una seconda lettura.

Detto ciò mi trovo molto infastidita dalla lettera di Tiziano in cui sfacciatamente difende una redazione che maltratta il suo personaggio. Nessuno dice nulla a riguardo?

Ma,si è distaccato talmente tanto che ormai gli interessa solo che portino avanti il suo lavoro.Che tristezza.

Visto che si è messo nelle mani di persone che lui ha scelto e avallato, che sono professionisti e grandi autori, quel concetto è assolutamente naturale per Sclavi come per chiunque.

sclavi è un ricco vigliacco menefreghista da anni, di cosa vi stupite?.

A me non interessa del perché Tiziano non scriva più Dylan .. non lo voglio nemmeno sapere! Però la letterina di circostanza l'avrei evitata .. mi sento veramente presa per il culo da tutti come lettore scusate!