Cravenroad7

Skeletor è l'unico che può abbandonare la serie non abbandonandola
Comunque anch'io la penso come lui,una storia ben scritta ma che non sa di niente,l'unica cosa che mi ha fatto sorridere è stata
Per il resto disegni molto belli,anche se si vede troppo la colorazione al computer,poi le vignette così colorate fanno uno strano effetto tela,che sia voluto o che sia solo un problema di stampa?

Volevo lasciarlo sullo scaffale dell'edicola, ma i disegni del Maestro Stano uniti ad una colorazione a prima vista favolosa mi hanno persuaso nell'acquisto di questo albo. Ho solo paura di leggerlo, visto che Ruju non mi piace per nulla.

ciao gente questo e' praticamente il primo messaggio che scrivo qua (oltre a quello di presentazione)..allora a mio avviso questo non e' un numero brutto ma rappresenta cmq un'occasione sprecata .... i disegni sono strepitosi e pure i colori, la copertina e' una delle piu' belle degli ultimi anni (a mio avviso)..ma tuttavia la storia e' un miscuglio di roba gia' detta e ridetta..vengono ripresi concetti strassodati, senza aggiungere nulla di nuovo ..senza colpi di scena meritevoli e interessanti informazioni sul passato di dyd..il n.200 era a mio avviso un gran bel numero celebrativo..ma questo a mio avviso no..anche perche' vi ricordo che oltre a celebrare i 300 numeri siamo a quota 25 anni..e un numero piu' fantasioso, con nuovi concetti e ribaltamenti di prospettiva, e non solo di celebrazione per i fan piu' ostici, poteva starci benissimo

Comprato, letto, ma non archiviato... Sicuramente più interessante del 100 e del 200, tuttavia sono molto perplesso... commento approfondito a fine mese con voto (probabilmente un buono (7))

è meno marchiano

Può contenere spoiler


Beh, le cose sono due: o fai il numero celebrativo alla Barbato, ovvero racconti una storia che in qualche modo coniughi il privato dei personaggi (non necessariamente Dylan, o almeno non solo, come il 200) con una qualche vicenda che ne giustifichi la pubblicazione, magari imprimendo una svolta al successivo andamento della testata (lo si è provato a fare col ventennale, con la sparizione di Xabaras, il "finto" arrivo di Cagliostro, etc.)... o fai il numero celebrativo alla Ruju, ovvero fai la storia d'atmosfera che è anche un po' "marchetta", che ti cita tante cose del passato della serie, care ai fan, ma che di fatto non racconta nulla.

Ora, visti i due precedenti esperimenti di Barbato, meglio la marchetta d'atmosfera: pensata bene, imbastita bene, scritta bene, tanti riferimenti, tanti riferimenti azzeccati, personaggi perfettamente caratterizzati, ottimi dialoghi, divertente, ragionata, che riesce anche a fare DAVVERO atmosfera (di cui una parte preponderante va ai disegni di Stano e in misura minore, ma non trascurabile, anche alla colorazione Rudoni), mica come certe storie posticce che nemmeno voglio nominare e/o ricordare. Epperò di fatto non racconta niente: il che, ripeto, visto quello che in passato si è raccontato del personaggio (con l'ovvia esclusione delle storie di Sclavi), è un pregio "relativo", ma da un punto di vista "assoluto" forse sarebbe stato piacevole leggere una vera "storia" (cosa che in parte è riscattata dall'inclusione della parentesi sulle sorti di Sybil dopo l'alba dei morti viventi, ma che comunque non è sufficiente per parlare di una vera e propria "trama").

Detto questo sono soddisfattissimo.

Per rispondere a Rasputin: sì, la Vita è modellata sulla Morte del Settimo sigillo, e nel caso non lo avessi colto c'è un riferimento all'albo n. 161 (Il sorriso dell'oscura signora).

Brutta la svista di pag. 45 - vignetta 6, dove Dylan confonde i nomi di Sybil e Morgana, chiamando la prima col nome della seconda. Brutte le parole che per esigenze di lettering non vengono elise, ma ormai questa non è più una novità da molto tempo.

Complimenti a tutti gli autori coinvolti nella realizzazione del numero.

In sostanza sono in linea col post precedente di Dario 84, anche se tendo ad essere un po' meno soddisfatto...

La realizzazione tecnica è ineccepibile, il personaggio c'è, la sceneggiatura scorre, buoni dialoghi e bell'effetto nostalgia... Però è anche vero che terminata la lettura per un momento ho avuto la precisa sensazione di aver letto una "supercazzola" di 94 pagine, per quanto ben fatta e degna del miglior Tognazzi... Di storia c'è proprio poco, eh...

Ho esagerato un po, dai.. Nel complesso sono comunque soddisfatto: nel piattume generale, questo albo emerge come un gioiello, al confronto...

Disegni MERAVIGLIOSI e colori molto belli.

Buono. Bravo

ma come è possibile che Dylan bambino viva nel 1600?

Hai letto "La storia di Dylan Dog" n.100 ?

ciao,anni fa lo lessi,ma non mi ricordo questa cosa,scusate.

Secondo me, visto che della storia di Dylan Dog si è detto praticamente tutto, anche in maniera contraddittoria e futile a volte, è stato fatto un numero celebrativo adeguato, forse l'unico possibile. A me non piace il metafumetto in generale, amo le storie vere, ma nei celebrativi preferisco di gran lunga questo tipo di storie a sapere presente passato e futuro di Dylan, peraltro già detto ampiamente.

Mini-spoiler
Ps:la storia riprende Morgana. Avete notato che i fatti presenti nel ventennale non sono mai citati?

chi ha votato mediocre? mi sembra davvero esagerato!

Commento veloce, che non dovrei nemmeno postare, per come mi sono comportata con tutti gli amici del forum circa la mia identità. Dico solo che non volevo far del male a nessuno, ma non è una giustificazione né una scusa. Mi sono imposta mesi di silenzio, che mi sono costati molto, per una forma di rispetto verso di voi, che non ho avuto prima, certamente.
Lasciando da parte le mie squallide cose personali, vi premetto che non ho ancora letto il numero 300 e che questo mio commento sarà basato solo sulle impressioni che ho avuto sfogliandolo, tenendolo per mano..Ho, come molti, deciso di chiudere il mio rapporto con DD durato 25 anni.
Mi sento come una persona a cui viene tolto un amico, un fedele compagno che mi ha seguito, fatto sognare, arrabbiare, discutere, per una vita. Ho a stento trattenuto le lacrime quando ho visto i disegni, il personaggio di pagg.89, il volto di Morgana quando piange e si asciuga le lacrime con la mano, tanto uguale ai suoi gesti del numero 25....Chiuderò con il numero 300 perchè si è chiusa un'epoca, un capitolo della mia vita, della vita di molti di noi, e a dispetto dei contenuti della storia, dei suoi disegni, della sua trama, credo che questo sia il messaggio nascosto in questo numero. Si chiude un cerchio ampissimo, molto discontinuo, nel quale tutti, dagli autori ai disegnatori, sino a noi lettori, hanno dato parte del loro affetto, della loro attenzione, della loro vita.
Vi prometto una analisi personale, fallace e irta di errori come sempre del resto, dopo che avrò letto questo numero, questo capolavoro pitturato da uno Stano dolce e perfetto, che tratteggia visi e situazioni con la soavità di un Rembrant.
Poi giuro, sparirò. Nel nulla da cui veniamo tutti.

Votato sufficiente, ma è ovvio che mi aspettavo molto di più. la storia è un guazzabuglio senza capo né coda di molti importanti topoi dylaniati, soprattutto quelli legati a xabaras e al galeone. peccato che non riesca a raggiungere la suggestione delle storie "sgangerate e sgangherabili" di Sclavi.

Mi ha sinceramente annoiato. Acqua fresca, insapore e innocua. Un bigino dylaniano fatto apposta per accontentare tutti e non disturbare nessuno.
No grazie, il "mio" Dylan Dog era un fumetto che (mi) disturbava eccome.
Per questo, pur con tutti i loro difetti, il 100, il 200 e (soprattutto) il ventennale mi erano piaciuti... anche per il loro essere spiazzanti e "sbagliati", ma vivi e pulsanti.
Confezione di lusso, ma anche Stano ormai è gelido e distaccato dalla materia.

Fosse un albo qualsiasi il mio giudizio sarebbe più generoso, ma tanto impegno nel produrre il prodotto "celebrativo" più medio possibile merita un voto altrettanto medio: 5, mediocre.