Cravenroad7

"Passaggio per l'Inferno" per adesso è la migliore storia dell'anno. Ottima sceneggiatura e splendidi disegni.
"Strage di mezzanotte" è simpatica e M&G a colori non mi deludono per niente.
Un gradino sotto la storia di Medda, comunque bella e con dei disegni particolari...non sono i miei preferiti ma ogni tanto ci vuole qualcosa di diverso.
Ultima ruota del carro "Il Banco dei Pegni", si poteva fare meglio.
Copertina da URLO!!!! Splendida!! Complimenti ai Cestaro Bros!!!

Voto finale , Buono.

Celiavo...
Anche se ammetto che sono indeciso se comprarlo o no. Per ora propendo per il no.

che ho detto di male??

VACE: mi conosci sai che ogni tanto ho "l'embolo della follia in circolo".....voto oggettivo è da intendere come ha scritto "ladyofdarkness"
SURVIVOR 82 (se 82 è il tuo anno di nascita...abbiamo la stessa eta'!): Grazie per il pubblicitario....^_^ lo prendo come un complimento...
i pareri compongono le discussioni e io ho dato il mio...fine,no?
RIMATT: Grazie...non sempre le storie mi vanno bene, ma cerco sempre di trovare il qualcosa di buono che mi convinca a restare con DYD..il vero problema sara' il momento in cui non trovero' piu' il "qualcosa"....

MA soprattutto DYD NON è un lavoro...è una passione (vorrei precisare che questa frase vale anche per GUALDONI e PER TUTTO LO STAFF DI DYLAN.......anche se credo che un buon 90% di loro lo sappia gia'!!)
G.LUCA
BAU BAU A TODOS

Non posso che quotare questo post che esprime, secondo me, il senso ultimo di tutto quello che ci è stato propinato in questi ultimi due anni andando sempre di più verso il basso. E' proprio vero, ormai, anche i grandi autori si stanno adeguando a questa mediocrità generale che dilaga su qualuque uscita. Venendo al CF : posso dire che è accettabile. Salvo giusto la storia di accattino e quella di medda ma senza picchi di entusiasmo. Argomenti fin troppo noti per due storie scritte bene in ogni caso. La storia di Badino mi perlopiù annoiato e quella di Gualdoni mi ha fatto innervosire come al solito. Ci sono certe battute in quella storia che ti fanno venire voglia di lanciare il fumetto fuori dalla finestra.
EDIT: Ed è proprio qui che mi chiedo come sia possibile dare una testata in mano a uno che non sa nemmeno cosa sia Dylan Dog. Perché, dai, parliamoci chiaro, sarebbe meglio che al 300 chiudessero tutto e tanti saluti, baci e abbracci. Vendano merchandising, ristampe, ogni 10 anni facciano un albo di celebrazione ma basta rovinarmi la lettura del mio fumetto preferito. Basta vi prego!! Un tempo quando usciva Dylan ci mettevo 30-40 minuti a leggerlo, adesso ci sto mettendo una medie di 3 giorni/1 settimana. Poi mi incavolo perché con tutti i giovani autori validi che ci sono in giro le storie le scrive Gualdoni e altra gente che con tutta la buona volontà del mondo sarebbe meglio si dedicasse ad altro. Ma il problema qui è comunque un altro, come ha detto Kramer: anche autori come Recchioni, Barbato, Medda o vengono risucchiati da questa banalità inglobante oppure si chiamano fuori. Ma dai vi sembra normale!!

FINE OT E FINE SFOGONE DELLE 10.13

direi un bell' 8 pieno....disegni e colori come sempre meravigliosi...le storie, brevi, ma ben fatte e curate....ognuna mi ha dato qualche sensazione positiva...un buon color fest..ben realizzato

in effetti i dialoghi di gualdoni sono allucinanti. spesso rileggi due volte i baloon perchè non ci credi.

Lo sapevo che era un acquisto a rischio, però non ho resistito alla tentazione... : nonostante il mio scarsissimo feeling con i Dylan a colori, anche stavolta ho preso il Color Fest...ed il trend negativo non ha dato cenni di rialzo in Borsa...anzi, l'iniezione di firme di caratura ha soltanto peggiorato la situazione come specchietto per le quaglie, ed i titoli sono calati a picco...viste le alte aspettative di partenza .

In linea di massima "accettabile" sarebbe stato il voto più congruo, ma quando mi vedo sul tamburino nomi come Di Gennaro, Alessandrini, Accatino e Medda...è lecito aspettarsi qualcosa in più che la rielaborazione della banalità ripiegata su se stessa. Quindi un bel "mediocre" non glielo toglie nessuno, con l'aggravante di aver sprecato un'occasione con firme di caratura .

Nel dettaglio:

Spoiler
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PASSAGGIO PER L'INFERNO

La migliore del mazzo, ma senza impennate di gaudio. Storia tipica d'autostop thrilling, con un Dylan più scostante del solito...ma con una tipa così...capisco l'atteggiamento sulla difensiva . Buono il crescendo di paranoja auto-psicotica, e il ceffone di un (raro) Dylan violento verso una donna. Azzeccata l'ambiguità ellittica del pre-finale che non spiega cosa sia successo tra i due sul prato...lasciando all'immaginazione. Meno azzeccato il controfinale da ritornello ciclico...ma non guasta.
Guasta, e parecchio, invece la citazione rimarcata nell'ultima vignetta...che poteva esser messa tra virgolette nella bocca di un qualunque personaggio...ma non iconizzata in quel modo da lapide ultra-significante. Omaggio non dovuto .
Simeoni è un maestro, ma a colori rende meno, IMHO. Forse calca un po' troppo l'aspetto grottesco/ casertanesco dei personaggi, poco slanciati, dai visi paffutelli e tondeggiosi più del dovuto.
I colori di D'Auria sono ok, a parte il contrasto troppo netto tra luce artificiale dei fari e bujo circostante.

VOTO 7 (Sogg/Scenegg 7 1/2; Disegni/Col 6 1/2)

IL BANCO DEI PEGNI

La peggiore, e poco ci piove. Puerile racconto degno delle saghe più buoniste ed assuefatte della Perevisione. Goffo ed improponibile. (Half)Full immersion negli altifondi del barbonaggio alternativo ultrasnob - chiedere l'elemosina? Siamai ! - che fa tanto cool, lacrimevole figlia cianotica, incontri casuali davvero credibili, e menate varie su quanto Dylan è socially-engaged . Un trio di perle inennarabili a margine: Dylan ammazza un poveraccio, gli fruga nelle tasche, e s'allontana senza fare una piega (pag. 52); chiede inutilmente (e paradossalmente) scusa per non aver avvisato prima di una passeggiata con Annie...quando è evidente che l' ha incontrata solo per caso (pag 58); lo scontro/fuga dal camioncino dei temibili diavolastri è davvero patetico per faciloneria risolutoria e mancanza di rispetto nei confronti di qualsiasi lettore over 10. (pp 64-5). C'è di buono che Badino si è già perfettamente adattato allo stile corrente della redazione, e visto il suo rodaggio bello che avviato, non ci illuderà con delle storie buone in futuro .
Alessandrini (a colori !) pallida ombra di se stesso. Non rende e non si distingue.

VOTO 4 (Sogg/Scenegg 3; Disegni/Col 5 )


LUCI DELLA RIBALTA

Il solito Medda contro il mondo corrotto dello spettacolo, delle ospitate parassitarie, e della sindrome da dipendenza telecamerale. Una buona caratterizzazione per la co-protagonsita pariettoide in parabolica discesa...ma un Dylan quasi trasparente per inconsistenza . Carino il cinismo da milf-session allargata, meno l'ormai insostenibile avversione di Dylan a googolare per fare una diamine di ricerca in rete. Non si tratta più di anacronismo romantizzante...ma d' improbabile ottusità, lesiva al mestier d'investigatore. Da Medda mi aspetterei di più - lo scambio di persona logora alla lunga - ma non mi è dispiaciuta troppo.
Di Gennaro suggestivo nelle prime vignette del tramonto, poi si perde nel qualunquismo da sforna-tavole anonimo. Anche da lui mi aspettavo ben altro, ma ha l'alibi dei tempi ristretti di lavorazione, e della colorazione non sua. Aspetto con ansia una sua storia in b/n.

VOTO 6-- (Sogg/Scenegg 5+; Disegni/Colori 6+)

STRAGE DI MEZZANOTTE

Se era un tentativo ironico di parodiare una storia poco riuscita del Chiave...ha fatto (quasi) colpo. Se invece - come temo - era solo un pallido omaggio elemosinato al non-sense splatter degli anni '90, allora trattasi di ciofeconza a prescindere, perchè distante anni luce dalle ispirazioni a casaccio di questo Gualdoni panchinaro da rimorchio, sempre presente all'appello riempitivo . Dialoghi (involontariamente?) comici, tensione rasente lo zero, bullismo da fiction Me(r)diaset, e la "magia dell'amore" - sto per commuovermi... - dissolta in uno scambio ai limiti dell'autismo da BaciPeruggiosi dopo smitragliata sanguinaria (pp. 122-3). Un po' di amarcord chiaverofilo per il controfinale, ma niente di chè. Storia che comunque scivola via senza troppi effetti collaterali per la digestione.
M&G a colori mi hanno quasi stupito, in positivo dico...pensavo molto peggio, ed aggiungono anche un tono da cartoon/videogame alle tavole. La staticità di alcune vignette di (presunta) azione slasher è però quantomeno sconfortante (vedi pp. 101.iii; 103.iv; 110.iii).


VOTO 5-- (Sogg/Scenegg 4 ; Disegni/Colori 5 1/2 )


Dimenticavo, la copertina: davvero suggestiva e ben fatta, peccato per quei capelli della lamia ed i pipistrelli un po' troppo fumettosi...finiscono per stonare col resto .


ALOHA

Passaggio per l'inferno
Ottimo ritorno del grande Accattino, uno sceneggiatore che lo staff di DYD dovrebbe fare a spallate per fare rientrare a pieno titolo nella serie. Ben scritto, ben sceneggiato e sviluppato! Simeoni non mi è piaciuto come in altre occasioni.
VOTO: 8

Il banco dei pegni
Badino non si presenta certo nel migliore dei modi, anzi! Storia peggiore del lotto e veramente di basso livello. Per fortuna Alessandrini è strepitoso!
VOTO: 4,5

Luci della ribalta
Ottimo Medda con una bella storia intelligente e particolare, sviluppata nel breve. Di Gennaro non mi ha fatto impazzire di sicuro.
VOTO: 7,5

Strage di mezzanotte
A mio parare Gualdoni è uno dei migliori sceneggiatori sulla breve distanza. In questo caso riprende una delle storie a "noi" più care del fu Chiaverotti e ne fa tutto sommato un buon seguito anche se decisamente inutile. Ottime scene splatter! (Siiii!!!) Montanare & Grassani a colori sono meglio del solito, anche se lontani dal tratto originario di "Incubo..."
VOTO: 6/7

Dai dillo che sei Gualdoni! già il nome Gualdoni associato alle parole "migliori" e "sceneggiatori" per me suona male, che sia sulla lunga, media o breve distanza. Il discorso sull'utilità o meno di un sequel dell'Incubo di una notte di mezza estate del buon Claudio non ha molto senso (ognuno è libero di fare e scrivere un po' di quello che vuole). Il problema qui sono ben altre cose : i dialoghi che fanno venire la nausea, la pateticità del personaggio Dylan e la totale mancanza di brillantezza nello sviluppo della storia. Quindi l'inutilità di questa storia sta semplicemente nella sua bruttezza oggettiva.

Beh, a onor del vero in un passato neanche lontano Gualdoni ha scritto delle storie brevi che sono delle vere perle. Penso soprattutto alle tre dello "scambio d'identità", apparse sugli ultimi Color Fest e sul Gigante: veramente ottime, a parer mio.

Gualdoni fino a poco tempo fa era uno degli sceneggiatori in cui riponevo maggiore fiducia.
Aveva scritto delle vere perle.
Tutto annientato con le ultime sue tre firme.

16 buono, ci meritiamo il piattume.

Una curiosità: il telefilm citato nell'ultimo racconto è sicuramente uno della serie "ai confini della realtà" credo che si tratti dell'episodio intitolato "ore perdute" della prima serie.

E' assurdo che la seconda storia di questo color sia passata al vaglio della redazione... anche quella di oggi... è inaccettabile, davvero...è vero che nei color si tende a provare di tutto di più ma questa non può proprio passare...

se si tratta di una comparsata quella di badino ben venga, anche se la storia è brutta almeno abbiamo potuto testare una firma nuova. se invece è nello staff e il buongiorno si vede dal mattino...