Cravenroad7

No, in senso diametro....

Intendevo la brillantezza dei dialoghi, la loro ironia.... quello che manca totalmente adesso insomma.... Parlavo solo di dialoghi, non di altro....

veniamo a un compromesso.

metà di storie del Chiaverotti tra exploit e revisioni rispondono alle qualità indiscutibili di cui sopra.

un'altra metà comprende i proto emo, il destino è quel che è non c'è scampo, i have a dream e varia.

Vabbene a tutti i compromessi...vabbene che sono chiaverofilo di lungo corso e (caprino) zoccolo duro...ma dire che Claudio - o meglio le sue storie - abbia responsabilità come progenitore/ispiratore degli emo e delle loro movenze darkdepresse...nunzepoossentì! [spiecialmente di rimbalzo al topic su Goblin] Tra un po' si comincerà a dire che Moccia è un fan di Mana Cerace e sta pensando di ficcarlo in un suo prossimo libro - see vabbè, diciamo "testo" .

Posso concedere, al massimo del relativismo associativo, che certi atteggiamenti di Brendon, il suo spolverino, il nero contorno occhi, pulzelle discinte, toni melancolici e borchie a manetta...abbiano qualche elemento comune, ma sempre retroattivo .
Ma cosa c'entrino gli emos post-2000 con il Dylan di Scritto con il sangue, La mummia, La clessidra di pietra e Partita con la morte...sfugge a buona parte del globo terracqueo. E per fortuna, aggiungo...altrimenti certe frange di beoti come i suddetti emos tenterebbero di appropriarsene indebitamente come loro prossima icona da scempiare .

ALOHA


...e ovviamente, come postilla d'appendice, a scanso di equivoci

WE LOVE CHIAVEROTTI

Wolkoff, ti eleggo seduta stante Presidente della neonata (in questo momento) FONDAZIONE CHIAVEROTTI.... butta giù lo statuto, che poi passiamo alle iscrizioni.....

Wolkoff dalle mie parti si dice excusatio non petita

hai colto il mio accostamento di qualche giorno fa tra Moccia e Cerace ma ti sono sfuggiti il mio apprezzamento immemorabile per Scritto con il sangue, La mummia, La clessidra di pietra e Partita con la morte e il concetto, altresì superficiale ma efficace imo, metà buona(buon narratore)/metà cattiva(incantatore di ragazzini/e)

vi siete risposti da soli comunque



(in)consapevole capolavoro

Nun ce siamo, mi sa che nun ce siamo capiti...e ci può anche stare nel mare travisabile di forumiana scomposizione.
Una cosa è dire che il Chiave è (anzi, era) un incantatore di ragazzini, una cosa è dire che lo sia di quel tipo di ragazzini a distanza di oltre tre lustri, se non un ventennio . Volevo solo far notare la discronìa dell'assunto di base, tutto qui .
...e anche con un certo orgoglio patinato di non-innocente pudore, perchè anch'io intorno ai 13-15 anni sono stato catturato dall'effetto scazzato del Dylan di Claudio, e non me ne vergogno affatto. Però ci sono delle dovute differenze. Stiamo parlando di una generazione fa, ormai ho più del doppio degli anni, ed adesso apprezzo altre cose nel Chiave rileggendolo...mentre non posso far a meno di rilevare tutti i limiti in cui si auto-incastrava e la ridondanza di alcune storie...
Ma mi si contorce il colon con otto nodi scorsoi, però, se mi sento associato a certe frange di ragazzini di questi tempi... a cui sequestrerei tutti gli albi di Dylan se osassero tirarlo solo minimamente in ballo per le loro fesserie pietose, dicendo che sono sulla stessa riga dei chiaverofili della vecchia guardia.

Ho citato quelle quattro storie non di certo per i tuoi commenti (positivi/negativi che fossero) ma proprio perché sono esemplificative di quel periodo e della distanza che le separa dalle odierne baracconate degli emo per approccio, tematiche e spirito . Per Brendon il discorso...come vedi...è un po' diverso, ma non posso entrare nel dettaglio più di tanto perchè non lo leggo da quasi quattro anni - capirai, per quello che sarà cambiato... - nonostante il feeling chiaverofilo.
Come vedi qui non si idolatra nessuno su nessun piedistallo a prescindere o per grazia ricevuta. E' più una questione di affetto e condivisione di qualcosa, di un periodo di sè...e di un periodo di Claudio.
Ma resta il fatto che:

WE LOVE CHIAVEROTTI,

Ke un controfinale allucinato vi colpisca in pieno solleone senza crema

ALOHA

Wolkoff mi cavilli.. non si parla di discronie ma di approccio più o meno paraculo. Per una coincidenza curiosa i caratteri esteriori dell'emo style (conosco solo quelli, per mia fortuna ) non sono distanti da quelli dei chiaverottiani sfigati (altra semplificazione terminologica, sto tornando seienne ). Brendon muove dai medesimi intenti degli epigoni western, (piccoli ranger, piccoli sceriffi) con la sincronia del decennio mirabilis per il genere e con la discronia dell'accanimento terapeutico oltre il fisiologico mutare delle epoche. Al dire il vero è stata recepita in Bonelli la lezione di Kerry, Judas, Bella & Bronco (bellissimi imo western 80s ma vittime del tramonto di un genere o meglio il mutare di una richiesta dalle masse), oggi possiamo sorbirci solo due fumetti formalmente paraculo e fuori dal tempo e dalle cose, Brendon e (attuale) Dylan Dog.

relativismo? resta il fatto che

YOU LOVE CHIAVEROTTI.

Chiudo...perchè altrimenti - come è giusto che sia - ci dirottano per OT su quello degli autori.
Quello che dici è molto condivisibile, ma quanto ad approccio paraculo - definizione empty vessel per qualsiasi tipo di interpretazione - quello strafottente e sfacciato del Chiave degli anni '90 ha poco a che spartire con queste degenerazioni adoloscenziali attuali, IMVHO .
Ovvio che chiunque sia poi libero di appropriarsene per le proprie fesserie distorcendolo...ma, mi ripeto, per fortuna non me li vedo gli emos di adesso andersene in giro con una t-shirt della Clessidra di Pietra o truccarsi da "gnocca" di Delirium, memore dei fasti di quel Chiaverotti.
Se poi ne vedo uno in giro con una copia di Goblin in mano - siamo tornati in topic, allelurida! - raccontando vaccate sulla vivesezione, giuro che lo azzanno di persona infettandogli la rabbia...altro che esperimenti a sangue caldo . In aggiunta gli sottraggo la copia in questione e lascio 2,70€ di ammenda per comprarsi un numero di Ma beh, la versione darkdepressa di Cioè.

Per quanto riguarda Brendon, cito Recchioni/Carnevale e direi che siamo da un bel pezzo Fuori tempo massimo...e se non cambiano/evolvono qualcosa, s'impozzangherà in se stesso numero dopo numero. Sull'attuale Dylan sorvolo...perchè ho appena mangiato .

Concedo per stavolta:

WE LOVE (THAT) CHIAVEROTTI

ALOHA

Goblin... Letto una volta sola all'epoca dell'uscita, preso a calci, dato via, dimenticato. E questo è quanto.

non te ne piace proprio nemmeno una del Claudio?

Se dovessi indicarne una, direi Labirinti di paura. Alcune, rilette di recente, mi sono sembrate meno peggio di come le ricordavo, per esempio Scritto col sangue o Il mistero del Tamigi; in compenso, altre mi sono sembrate decisamente peggio (come Partita con la morte).

sono con te nel criticare chiaverotti, ma ..... non così tanto!!! Goblin, a mio parere, è sufficiente, ma molto sopravvalutata. A me piacque molto una storia (che,al contrario, ritengo sottovalutata) come "Lontano dalla luce"... comunque il Claudio non è affatto il dio in terra (come pensano alcuni) né tantomeno il secondo sclavi... Su 50 storie fatte, 20 (circa) sufficienze

una storia da voto oggettivo 6

Dylan e i temi sociali. Un connubio presente fin dalle origini oggi portato all'esasperazione. Campagne per lotta all'aids (chi si ricorda i manifesti che tappezzavano la metropolitana milanese) , per l'abbandono degli animali, ecc.. Tutto lo staff e la casa editrice, chi più chi meno, partecipava. Questo è uno degli albi che all'epoca più fece discutere e più ricevette consensi. Incredibile pensarla così oggi.
Io mi limito a dire che c'è modo e modo per affrontare un tema sociale o fare una tirata moralistica attraverso un fumetto. Prendiamo Goblin di Chiaverotti e prendiamo Alfa e Omega di Sclavi. Tema analogo, risultati diversi (con deciso favore per il secondo da parte del sottoscritto, qualora non si fosse capito).
Possibili spoiler:
Alla fine è proprio il famoso pistolotto morale che Dylan rivolge a Hornell nel finale a compromettere la compiuta riuscita dell'albo. Ridondante e sovrabbondante, non sarebbe stato sufficiente mostrare la (presunta) morte della scimmietta, le torture inflitte alla sua compagna e la definitiva vendetta nei confronti dei carnefici?
Omaggi a Freddy Kruger (pag.11 ma anche la maniglia del lavabo alla Nightmare 3 a pag.71) e Non aprite quella porta (pag.66), quest'ultimo decisamente superfluo. Ritorno diBotolo dopo il #26. Non manca il marchio di fabbrica della lama nell'occhio
Di positivo ci sono i dialoghi e una sceneggiatura che, malgrado i sopracitati difetti, scorre bene con un elevato numero di delitti e un bel depistaggio che funziona (la pista dell'alchimia e dell'homunculus). Dall'Agnol sempre un bel vedere.
Sarà la nostalgia ma gli do lo stesso la sufficienza piena, anche un 7.

Un albo buono che forse andrebbe rivalutato.....ma non eccessivamente...XD!