Cravenroad7

Basterebbe circostanziare quel che si scrive, spiegando con precisione cos'è che non va nella storia che si è letta.

nel caso delle rane e della clientela, TUTTO!soggeto bleah, sceneggiatura avvincente come un articolo su un profumo il tutto corredato dai titoli, pessimi ora di chi sia la colpa non lo so non me ne frega però devono dare una svolta al fumetto così anche io inossidabile CLIENTE da anni e anni, smetto di comprare, costasse anche 10 centesimi ma fa troppo pena che si chiami dylan dog o un geppetto va a scuola

Nella sostanza concordo in pieno

chi paga per farsi pubblicare un libro dovrebbe andare a nascondersi,contentissimo che quelli che pagano prendono le fregature

io non ho mai pagato per farmi pubblicare

Mah...messa così sembra un'alzata di cresta da purismo pseudo-autoriale sbandierato con sdegno .
Purtroppo è quasi normale che scrittori alle prime armi incappino in editori che vogliano tutelarsi per le spese e gli oneri di un non improbabile insuccesso. Stampa e distribuzione non sono mica uno scherzo, e nessuno ha molta voglia di rischiare/investire in talenti tutti da dimostrare ed ancora sconosciuti.
Il peggio è che molto spesso questi supposti talenti non esistono, e si tratta di personaggi auto-esaltati che smaniano per vedere pubblicate le loro fatiche...totalmente aliene dal mercato, quando non fesserie intergalattiche. Tanto oggi pubblicano tutti, si dicono...quindi perchè non io...un bel libro tutto mio per la gioja del mio narcisismo o di quello di mammà...che potrà sbandierare: mio figlio è davvero uno scrittore! Allora sì, è giusto che questa genta paghi per le proprie manie infondate...e paghi anche lo scotto della delusione, in seguito. Anche perchè spesso i dindi ce li hanno e se lo possono permettere (v. il fenomenale A.L. Marra di camorristica memoria )
Purtroppo però c'è sempre chi ci specula su queste cose, e prosciuga con false speranze le tasche di chi è ossessionato dal vedersi pubblicato...o lo ritiene un passaggio indispensabile per una potenziale o quasi utopica carriera. Il mestiere dello scrittore a tempo pieno ormai non esiste più..è qualcosa per un' élite circoscritta all'osso, e dannarsi l'anima per entrarci vuol dire passare anni di sbattimento e logoromento...con scarsi risultati, nella media dei casi...e comunque imbattersi di routine in editori spietati o sfiduciati a prescindere .

Il discorso è in parte diverso per le pubblicazioni di tipo scientifico, universitario, saggistico: lì si paga perchè se non si produce all'anno un qualcosa in stampa si rischia il posto, e si desta sospetto - in Italia meno, ma nei paesi seri di più. Quindi si auto-investe in volumi/articoli per ingrossare il proprio curriculum, in (supposta) evoluzione. Anche perchè chi volete che investa $ per la stampa di un capitolo sull'Ermatrofilia degli Opussum disidratati dalla copula, se non un dipartimento/professore bisognoso di dare un senso al suo ancoraggio polipesco alla cattedra da 6 generazioni nepotistiche ?




ALOHA

LutherBlissett sei un grande ma come fai ad avere già la copertina del dyd 301?? )
Daryl Zed_: grazie

wolkoff - mi piace molto la tua analisi del fenomeno.Ed è vero sbandiero il mio sdegno perchè il mercato è saturo di tanta robaccia inutile che ingrassa tanta altra gente.Libri che nessuno leggerà mai ma spesso a chi l'ha scritto non importa l'importante è che ci sia la copertina bella,che stia sul catalogo magari con foto e biografia,il codice iban...egocentrismo direi,megalomania forse.E' un cane che si morde la coda,più ci sono egocentrici gonzi che pagano più ci sono furboni che campano bene.Vivere di scrittura?Qui in Italia?A parte pochissimi il resto anche se non lo dicono fa altri lavori e so di molti scrittori che hanno un lavoro normalissimo e poi pubblicano libri.Così va la vita.Ma pagare per farsi pubblicare fa veramente pena,allora se uno vuol far leggere la sua opera fa le fotocopie e le distribuisce,o la mette su internet,o la stampa a sue spese mettendo poi un prezzo molto basso sapendo già che andrà in perdita ma sarà una grandissima soddisfazione quando qualcuno che non sia la mamma,la fidanzata,l'amante o la nonna comprerà il suo libro.Vedo prezzi assurdi...libri di sconosciuti alle prime armi finanziati da mammà e papà messi a 20 euro....AHAHAHHAAHAHAHAHAHAHAH

Wolkoff sta diventando un mio idolo.

non ribatto per non farmi espellere
beato te,perchè non mi dici a quale casa editrice ti sei rivolto?

Ho letto la risposta di Cava... bravo Andrea, cattivo mi piaci. Così anche nelle sceneggiature eh!

Ho scritto quello che penso e lo ripeto,chi paga per farsi pubblicare un libro dovrebbe andare a nascondersi.Allora c'è molta più dignità nello stamparsi da soli la propria opera,magari on demand senza buttare soldi e ingrassare gli editori e decidere da soli il prezzo,la copertina e la modalità di vendita.
E ci sono tanti concorsi seri (non a pagamento) che possono aiutare a pubblicare il proprio racconto o romanzo

Io ad esempio in passato ho pubblicato per stampa alternativa,storica e battagliera casa editrice,ritrovandomi in un'antologia con diversi nomi importanti del panorama horror e fantascientifico italiano

A difesa di Cavalletto: entrambe le storie, armata di pietra e piovono rane, non sono capolavori ma sono due ottime storie che divertono ed emozionano... e soprattutto con Dylan Dog protagonista...

dì la verita,hai fatto apposta