Cravenroad7

ma chi, diego della palma?

Ti garantisco che quando lessi per la prima volta questa storia, nel 1989, la trovai irritante e noiosissima. E avevo 12 anni! La mia antipatia per le storie del povero Chiaverotti viene da lontano...

Oeehh, come scalare l'Everest! Basta che dici la tua ed è bell'e che fatta!

Incute(va, ora non saprei dire) timore con generazioni di ragazzi che asseriscono ancora oggi che allora non riuscivano a dormire la notte - bella lì (saranno stati tutti rincoglioniti o mezze calzette? Non lo so, però ci sono pure io nel gruppo)-, il lancio della ciabatta sull'interruttore della luce è roba da spellarsi le mani dagli applausi per la trashata più comica nella storia della testata, la gag iniziale tra Kelly, Dylan e Groucho a luce spenta con il dolce alla crema/ectoplasma è oro colato, la fiera dei sosia con un posticcio Groucho morto è indimenticabile e il colpo di scena finale funziona davvero (nel senso che questo è il primo Chiaverotti, poi andrà a stufare).
E ancora: aghi negi occhi, mannaie in testa, lingue strappate e soprattutto Dall'Agnol, portentoso.
Ci sono tante cose che stonano ma anche tante parti brillanti e riuscite (detto da uno che odia questo cazzaro di mostrobuioso)
Scritta a 23 anni. Un piccolo gioiello, sì, sgangherata ma pur sempre godibile. Si poteva fare però molto meglio, quello sì ma per quell'età è già tanto .

Quotone!

E' vero! Quasi me l'ero scordato il primo finale trash del Claudio... mi dispiace dirlo ma credo che di finali a sorpresa non ce ne sia nemmeno uno decente... adesso che me l'hai ricordato mi sembra giusto abbassare il voto alla storia... finale troppo osceno.... 6/7

Maldestra ma divertente riscrittura del classico spauracchio di Craveniana memoria.
Un bel frullatone di tutti gli archetipi horror degli eighties, tette incluse per fortuna.
Da adolescente i bei disegni evocativi seppero suggestionarmi.
Ora trovo il tutto un po' goffo.
La parte delle tette continuo ad apprezzarla.

Sì ecco....quoto pure io.... Francamente stento a capire sto gioco all'estremizzazione dei giudizi...quasi a voler sempre "distinguersi" come voci fuori dal coro.... "Il buio" avrà anche parecchi difetti, ok...probabilmente alcuni utenti più esperti in materia sono maggiormente in grado di cogliere gli errori tecnici, le incongruenze, ecc....può starci..... ma da qui a definirla "'na zozzeria" credo ci siano vari gradi di giudizio e sfumature, in mezzo..... Non basta un semplice: a me non è piaciuto?

Se "Il buio" è " na zozzeria", "La strage dei Graham" cos'è? (la domanda è retorica..non andate a cercare gli aggettivi negativi sul dizionario!! )

Che poi, anche solo statisticamente parlando, allora ciò significa che la maggior parte degli altri utenti non capisce un tubo.....

Gioco all'estremizzazione? Un volersi distinguere?

Ma se la storia mi fa proprio schifo devo scrivere "non mi piace molto", o "mi piace solo in parte", per non turbare la sensibilità delle anime candide del forum?

Premetto che il mio livello di animosità nel seguente post è pari quasi a zero... non vorrei che Rimatt l'avesse presa troppo sul personale...si fa per parlare....ho un po di tempo libero!

Spiego e poi chiudo l'OT:

- allora credo di non sbagliare di molto se dico che il 90% degli utenti del forum e più in generale dei lettori consideri "Il buio" mediamente una buona storia. Isteria collettiva? Suggestione "da primi 50 numeri"? Non lo so, può essere...ma può essere anche che effettivamente una buona storia lo sia.

- chiaramente può esserci anche chi non gradisce questa storia, ci mancherebbe altro. Può essere semplice questione di gusti personali, come può essere (come scrivevo nel post sopra e non era ironia) che alcuni utenti più preparati e che conoscono meglio il mondo del fumetto, colgano degli aspetti negativi che ai più sfuggono.

- ma anche tenuto conto di quanto sopra ribadisco che , secondo me, dare come giudizio "na zozzeria" a questa storia sia quantomeno esagerato, oggettivamente. E vagamente offensivo nei confronti degli altri. Perchè, o tutti gli altri sono dei minchioni oppure sono dei perversi a cui piace per godimento leggere storie oscene. Perchè "na zozzeria" fa intendere che il numero in questione sia quantomeno illeggibile, cosa che mi pare oggettivamente falsa.

- Cosa scrivere se la storia mi fa schifo? Che la storia mi fa schifo... Dire che "è una zozzeria" (quindi oggettivamente bruttissimo) è una cosa diversa. Almeno per me che ritengo che la forma faccia anche sostanza....

moccia cerace..

Non preoccuparti, si sta solo discutendo in tranquillità.

Premetto che scrivendo che Il buio è una zozzeria non avevo alcuna pretesa di oggettività, e volevo semplicemente dire che lo è per me. Non posso né voglio impedire agli estimatori di godersela, ci mancherebbe. Comunque mai potuta soffire, dai tempi della prima lettura, venti e passa anni fa. Che molti considerino Chiaverotti un buon autore è secondo me un grosso equivoco, perché penso che non lo sia e che piaccia un po' per "effetto nostalgia", un po' per lo splatter di cui riempiva le sue storie, un po' per la "sindrome dei primi 100 numeri", un po' per lo stile vivace che comunque caratterizzava le sue sceneggiature, un po' perché il suo Dylan, pur non incontrando i miei gusti, era pur sempre un personaggio vivo... In quanto a me, mi accorsi subito che era un Dylan diverso dal solito (anche se all'epoca non prestavo attenzione al nome degli sceneggiatori... Probabile che abbia iniziato a guardare il tamburino di Dylan proprio dopo essermi imbattuto in alcune storie che non mi avevano convinto), e infatti ribadisco che la mia scarsa sintonia con Chiaverotti nacque quando ero un ragazzino: non è stata un'antipatia a posteriori, sviluppata nel tempo, ma è nata "a pelle" e di lì in poi è rimasta. Gli ho dato anche diverse occasioni, al buon Chiaverotti, e qualche sua storia mi è anche piaciuta (l'ottavo Speciale, per dire), ma da un po' ho smesso di leggerlo. Che piaccia a molti è un mistero, ma per me è un mistero anche che alcuni considerino mediocre lo Speciale meddiano Reality Show o che altri gradiscano Di Gregorio. Che vi devo dire, quel che mi può dare una storia di Chiaverotti non è abbastanza, per i miei gusti, e mi lascia insoddisfatto; ciò detto, che per altri non sia così non è certo un problema... Ma non perderò occasione per ribadire il mio punto di vista, quando lo riterrò opportuno.

Se vogliamo parlare obiettivamente, credo non si allontani molto dalla verità dire che Chiaverotti è uno che s'è trovato nel posto giusto al momento giusto (e sono uno a cui piacciono le sue storie).

Segue post basato su divagazioni puramente teoriche e quindi alquanto inutile nonchè OT (andrebbe semmai nella sezione dedicata a Chiaverotti).

Facciamo qualche passo indietro negli anni, a quando Chiaverotti firmava tre quarti delle storie di Dylan Dog (primi anni Novanta) e si imponeva come pilastro della testata secondo solo al Creatore, ma in quel periodo di gran lunga più produttivo di esso stesso.
Io mi domando: se a uno non piaceva Chiaverotti, perchè comprava Dylan Dog?

Dal punto di vista della produttività, Chiaverotti è quasi a livello di Sclavi; ne consegue che abbia impresso sul fumetto un indelebile marchio a livello di stile e di caratterizzazione del personaggio.

Per questo mi risulta strano pensare che fra gli appassionati di Dylan Dog ci sia gente che non digerisce Chiaverotti.
Semplicemente perchè, se io non avessi digerito Chiaverotti, probabilmente non avrei comprato Dylan Dog, visto che per lungo tempo lo scriveva soprattutto lui (con una punta, se non erro, di 8 storie su 12 nel 1994).

Questo discorso vale fino a circa metà degli anni Novanta; poi ovviamente cade, visto che si sono imposti altri pilastri (come Ruju e Barbato) e sono cominciate ad arrivare decine di altri sceneggiatori, rompendo il quasi duopolio Sclavi - Chiaverotti.

Tutto ciò indipendentemente e senza fare riferimento al valore creativo-tecnico di nessuno; avrò altre occasioni per esaltare Chiaverotti in tal senso.

Capite, boh, per me è come se qualcuno fosse appassionato di Paperino ma gli facesse schifo Carl Barks. Piuttosto paradossale, no?

Naturalmente sono tutte mie impressioni e non voglio delegittimare la passione di nessuno; ognuno ha visioni molto personali, riguardo ciò a cui è più profondamente legato.

Per me resta a suo modo un capolavoro, sarà una questione "affettiva", poco oggettiva, ma la adorai alla prima lettura e continuo ad adorarla tutt'ora.




Questa scena poi ha fatto EPOCA!!!

il Dylan Dog di Sclavi è uno dei miei fumetti preferiti

chissà, mi rannicchiavo nell'angolino come una verginella che rifiuta il tamarro.. ma almeno ero una verginella poco capziosa.