Cravenroad7

Non ti sbagli carissimo.
Il soggetto è preso pari pari dal sudetto episodio dell'ottimo film I DELITTI DEL GATTO NERO ( TALES FROM THE DARKSIDE: THE MOVIE, USA 1990, nato da una costola della splendida serie tv TALES FROM THE DARKSIDE, che è da considerarsi praticamente il terzo capitolo della serie da episodi CREEPSHOW )

La fonte di ispirazione, perlomeno nell'albo o in vie ufficiali, non è mai stata dichiarata...ma l'albo è uguale in tutto e per tutto alla sua controparte cinematografica, a partire dall'incipit fino ad arrivare al finale, ben oltre le normali citazioni e/o spunti già apparsi in molti episodi di Dylan...azzarderei così tanto da rasentare il plagio!

Avendo visto ed apprezzato in precedenza il lungometraggio, questa sua esagerata scopiazzatura non mi ha mai convinto appieno, nonostante sia davvero un ottimo racconto disegnato da un Piccatto in stato di grazia...per questo l'ho sempre amato meno rispetto all'altro splendido episodio, che viceversa prende sì spunto dallo splendido racconto di Matheson e dai film ad esso dedicati, ma non solo...e soprattutto lo rielabora in maniera decisamente più personale ed atipica.

l'ho appena letto mamma mia quanto è bello e appassionante!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! un vero DYLAN DOG!!!! roi monumentale!

Bellissimo, la prima storia dell'albo è un capolavoro, è bella anche la seconda ma viene oscurata un pò.

Dopo gli entusiastici commenti, un'altra delusione. "L'ultimo Uomo sulla Terra" è una storiella insulsa e inconcludente, tanto che Sclavi deve tirare in mezzo la solita tiritera delle dimensioni parallele e della zona del crepuscolo per concludere, in maniera frettolosa e pasticciata, la storia. Un applauso va a Roi che riesce a rendere egregiamente le atmosfere di un mondo disabitato da secoli, con edifici in rovina e paesaggi veramente apocalittici. Non un capolavoro, ma comunque una storia veramente avvincente è la successiva "Incubus", un interessante noir/horror con finale psicologico alla Sclavi disegnata da un Piccatto eccellente.
Insomma, in media sarebbe un 7, tra il 6 della prima storia e un 8 per la seconda.

non capisco tutto questo entusiasmo per questa storia,io l'ho trovata sconclusionata e senza nè capo nè coda
la seconda è un altro paio di maniche,molto bella

Appena finito di leggere la prima storia ossia L'ultimo uomo sulla terra...
Anna never cmq è forse il personaggio femminile più bello fra tutte le aspiranti fidanzate di Dylan.
I disegni sono stupendi....amo Roi ma la storia l'ho seguita poco verso la fine...sinceramente non cio capito niente!
Cioè l'epidemia c'è stata veramente? Chi è sto Dottor. Hicks?

Mr Duff, dovresti leggere La zona del crepuscolo (n7) e Ritorno al Crepuscolo (n57??)

Sic!...

Non capisco se i commenti di Capellon e ladyofdarkness siano seri o no... La prima storia di quest'albo è uno dei vertiti assoluti della poetica sclaviana, nonché l'esatto esempio di quel che in Dylan Dog non potremo più vedere (al pari di Caccia alle streghe).

Dirò di più: secondo me L'ultimo uomo sulla terra, oltre a essere un "capolavoro incommensurabile" (cit. Kramer), è una di quelle storie che il vero dylaniano non può non apprezzare.

chissà perchè allora l'ho tenuta fuori dalle cento

forse il discorso di Caccia alle streghe, scritta da Dio ma c'è già La zona di crepuscolo e a me, timorato, basta.

Ma dai, ero straconvinto che ci fosse!

Cioè, prima la definisci "capolavoro incommensurabile" e poi la lasci fuori dalla Top 100?

vedi rimatt a me la storia era piaciuta ,il raffeddore,dylan solo al mondo,solo che nel finale si incasina tutto e ha abbassato parecchio il livello

Definirla capolavoro mi sembra alquanto esagerato....è una bella storia...tipicamente dylandoghiana certo, ma ben lontana da essere quella pietra miliare qui definita...

Anche il colpo di scena finale non mi pare chissà cosa...sarà perchè non sono mai stato un fan del filone de "La zona del crepuscolo" (che uno era e tale doveva rimanere)..

Ad ogni modo un 7,5 se lo merita tutto...


Preferisco invece di gran lunga la seconda..che a primo impatto mi ha lasciato molto di più: oserei dire che quanto a genialità e significato del soggetto trattato è una delle migliori in assoluto di Sclavi....poi ok, non c'è quella poesia e quell'aurea misteriosa che troviamo in altre storie (Piccatto troppo luccicante), ma è una prova notevole...

Voto 8,5

aspetta, mi salvo in corner: io scrissi "nulla toglie che quello di Roi sia un capolavoro incommensurabile"

quindi solo ai disegni fu riferito il "capolavoro incommensurabile"

Ah, capisco, per me lo è in toto.

Per me si tratta di una di quelle (poche) storie indispensabili per definire al meglio quel che Dylan Dog (inteso come serie, non come personaggio) era e ora non è più*. Che sulla serie regolare si potessero pubblicare racconti come questo era indicativo della libertà assoluta che veniva concessa agli autori (o che Sclavi si concedeva, fate voi): su Dylan Dog si potevano scrivere storie ambientate nel futuro, del tutto slegate dalla continuity, si poteva sterminare l'umanità intera, rendere il protagonista l'unico sopravvissuto... E tutto senza doversi preoccupare di giustificare chissaché, perché tanto dal mese dopo tutto sarebbe tornato come prima.

Libertà che oggi non si vedrebbero manco col binocolo, serve dirlo? Oggi una storia così estrema verrebbe senz'altro bocciata da Gualdoni, e se per assurdo un'idea simile venisse accettata, dovrebbe per forza terminare con il ripristino dello status quo.

Ecco perché si tratta di una storia e di un numero che tutti i dylaniani dovrebbero tenere caro, secondo me: perché fotografa bene l'essenza autentica di una serie che oggi è diventata tutt'altra cosa.

* Sarebbe interessante fare una bella classifica delle storie più importanti - non le più belle - della collana.