Fu uno dei quegli albi da "far discutere", qualcuno addirittura mandò una lettera paragonando Sclavi a una Cambronniana parola (sono parole della Post di allora). Ricordo comunque che solo due anni prima, "L'Espresso", scriveva che "Splatter" e "Mostri" erano fumetti diseducativi, che la collana "Primi delitti" insegnava ai bambini a come uccidere la nonna o il fratellino, e qui, Dylan Dog, veniva portato ad esempio come un fumetto horror che dava messaggi positivi. Sclavi e tutta la Bonelli avrebbero portuto approfittarne della loro comoda posizione, invece estrassero la spada e tuonarono contro certi giornalisti, che sarebbe più opportuno definire giornalai, o peggio macellai e necrofili.
Solo tre anni prima, nell'89, ero un 14enne lettore di Dylan Dog da due anni, ebbi una discussione con il prete della parrocchia che frequentavo allora, e che dovunque sia ora lo maledico di nuovo.
"Il buio" e "Jekyll" erano da poco usciti (nell'ordine opposto a cui li ho citati), ma mi erano stati chiesti in prestito da alcuni amici, che non trovando di meglio da fare li mostrarono anche al prete, il quale diede un occhiata a "Il buio" e (legge di Murphy) quale pagina trovò per prima? Kelly nuda! Poi trovò un omicidio, e infine Kelly bambina che rispondeva male a suo padre! Sul momento non disse nulla, poi qualche ora più tardi disse che non voleva più vedere nella sua parrocchia "quei giornali diseducativi". Un mio amico che non conosceva Dylan Dog, mi chiese spiegazioni e gli raccontai come in realtà Dyd avesse sempre un messaggio positivo di fondo, e con quale ironia venissero ttrattati gli argomenti. Chissà se oggi a distanza di tempo quel prete vedendo il successo di Dyd abbia cambiato opinione. Magari si, ma pur di stare dalla parte del frumentone, direbbe che noi ai tempi lo leggevamo solo per le scene splatter!
E' stato meglio lasciarci che non esserci mai incontrati
|