Cravenroad7

davide la rosa fa talmente cagare che come storia umoristica tu stesso gli hai dato 7

Vabbè ostinatevi a non leggere i commenti precedenti

A me pare che sia molto più dylaniata questa storia rispetto alle ultime uscite regolari.....
Complimenti all'autore. Un genio, nient' altro da dire.

Dire che questa storia sarebbe stata la stessa cosa con "martin mystere, paperino o winnie the pooh" non ha il minimo senso.
Cosa c'entra Winnie the Pooh col maggiolino? O con l'invocazione 'Groucho, la pistola'? O con le apparizioni del soprannaturale di cui sbarazzarsi? O con le battute di Groucho? O con... insomma, ci siamo capiti.

La storia di La Rosa è infinitamente più dylaniana di tantissime storie 'regolari' dove al posto di Dylan potrebbe esserci un qualsiasi investigatore.

Lo stile di disegno può piacere e non piacere, ma è perfettamente adeguato alla bisogna. Davvero qualcuno pensa che la sceneggiatura di La Rosa, così com'è, funzionerebbe meglio se disegnata da un Freghieri o da un Cossu?!?! Suvvia!

Non posso che unirmi al coro osannante nei confronti di questa storia, condividendo il pensiero dei molti che hanno visto un DYD che si spoglia delle convenzioni e ne fa oggetto di riflessione divertita e, nonostante sembri leggera leggera, consapevole.
Ergo, una parodia, e fatta bene, anche perchè corredata dal tratto incredibilmente semplicistico eppure incredibilmente appropriato.
Considerarla in altra veste (è una mia opionione ) sarebbe solo una decodifica aberrante.

Minimo siamo in due

L'ironia di queste vignette è proprio gretta e convenzionale, con le classiche battute sulla Chiesa, sulla Madonna oppure su qualche personaggio famoso, della serie che mancava solo una battuta su Berlusconi e il bunga bunga per scadere nella banalità più totale. Idem per i 'rimandi' fra una storiella e l'altra per i lettori assidui (mettiamo ogni volta la Pimpa che spara la cazzata e muore e chi ci legge costantemente si sentirà appagato di 'sapere'... ). Infine facciamo la parodia di un personaggio famoso, in questo caso Dylan Dog, con 3 battute loffie sui luoghi comuni ed abbiamo dipinto il quadretto.

Genialità? Ma dove...!

La genialità sta proprio nell'utilizzo della Madonna.

Ora, di cosa si occupa in genere Dylan?

Risposta facile : di soprannaturale.

Solo che gli sceneggiatori di Dylan da un pezzo rappresentano questo "soprannaturale" come banali diavolacci che vogliono conquistare il mondo o qualcosa di simile (cosa? chi ha detto De Nardo? ), oppure fantasmi vendicativi o comunque mostraccioni di serie Z.
Quella sì che è una fiera della banalità!

L'idea geniale di La Rosa è che per una volta il "soprannaturale" viene rappresentato dalla Madonna!
Sempre di soprannaturale si tratta, no? Solo di segno opposto.
Ed è del tutto legittimo chiedersi come agirebbe Dylan Dog in un contesto simile.

Aggiungiamo che la Madonna non è affatto presentata come qualcosa di 'negativo'. Non fa nulla di male. Semplicemente appare e resta lì, al limite scambia quattro chiacchiere con chi l'avvicina. Non è poi molto diversa dalle apparizioni della Madonna di Fatima o di Lourdes - anche se quelle altre probabilmente facevano discorsi un po' più sensati.
La storia non fa battutacce irriverenti sulla Madonna. Quella sì sarebbe una scorciatoia banale. Casomai l'acidità riguarda la gente superficiale che vede la Madonna come niente più che un ingombro. Chiaro che il discorso non è molto approfondito, dato che la storiella dura poche pagine, ma i semi della riflessione sono gettati eccome.

Insomma la Madonna non è scelta a caso come personaggio. Nè tantomeno il suo utilizzo è da semplice battutaccia con pernacchia.

Tirare in ballo Berlusconi è fuorviante.

A me è piaciuta come parodia, davvero divertente ed attenta...si vede che chi l'ha scritta è uno che ama il personaggio e le sue vere storie di un tempo...e per questo non risparmia critiche a quelle attuali. Colpisce alcuni dei clichè stra-abusati di DD e li rigira con altri referenti a portata di sghignazzo - le battute su Brosio, Dalla Chiesa ed il maggiolone esplosivo sono esilaranti. Certo, visto che non transitava sugli angusti lidi SBE, poteva permettersi qualche cattiveria/cinismo umoristico in più...ma tutto sommato può andar bene anche così. Eppoi - qui mi casca il mulo - in piena Lambrate-Scozia una battuta sulle tirchieria dei locali, da buone tradizione dylaniata, me la sarei aspettata!
Anche i disegni combaciano a pennello col genere "striscia".... e non capisco gli appelli ad una grafica migliore...come se servisse lo stile di Manara e/o Moebius per lavori simili.
Quanto alla mancanza di una struttura da "storia" di Dylan...voglio ricordare che questa è una parodia, e come tale stravolge certe convenzioni. Il parallelo coi Grouchini non regge perchè quelli erano storie a sè, con un loro prospetto narrativo, per quanto il baffo Marx spesso parodiasse i metodi d'indagine del suo capo spilungone.

Detto questo...IMHO trovo un po' eccessiva la carica di interpretazioni che si sta dando a questo allegro e gustabile divertissiment d'appendice. Forse l'astinenza da storie decenti può aver comportato disordini gastrico-esegetici nell'attribuzione esaltata di significati ed altarini inesistenti, ma gridare al CAPOLAVORO-GENIALATA-OSANNATO OSANNASANTISSIMO e profondissmo ricettacolo di tecniche parodiche avanzate...mi sembra un tantinello fuori scala. Credo anche l'autore stesso ci sorriderebbe su perplesso...divertito da tanto clamore e tanti spezzatori di lance.
Sono convinto che il suo libro mistico-umoristico vale molto più...anche perchè si paga coi dindi.
Comunque..."ad avercene", perchè a confronto del (sor)riso che mi ha ispirato questo storia, l' Horror Fest Humour mi sembra una lezione in sanscrito sugli ascessi degli gnu...quanto a divertimento.

ALOHA

(p.s.) spero che l'autore non si voglia tenere i copyright sul titolo, perchè con quelli che ci passa ultimamente la redazione, questo è davvero funzionale a DD. Magari per il seguito di "Presenze..."... - see, vabbè. Ci vediamo al supermarket di Cossu. Preparate la tessara sconti (di pena).

Quoto. Facciamoci una risata e basta! Don't worry, be happy

Premesso che La Rosa non ha mai troppe pretese se non quella di far ridere, non capisco cosa ci sia di anticlericale nella storia in questione, sono battute che coinvolgono la madonna e la chiesa, ma in maniera assolutamente neutra.
inoltre, nonostante la semplicità dell'umorismo, apprezzo sempre la sua capacità di inserire perfettamente jokes metanarrativi con la massima naturalezza, in tal caso quello del tipo con pizzetto e cappello l'ho trovato, quello si, assolutamente geniale.

soprattutto mi è piaciuta tantissimo la rubrica della posta!
organizziamo una petizione per mettere la rosa come redattore?

quella è opera mia... e ci saranno novità tra qualche tempo

Sempre che il sito di cravenburgher non ci freghi l'idea prima!

La filastrocca sulla morte mi ha riportato ai bei vecchi tempi...

devo dire che ho sorriso quando i villici sparano alla madonna.

abbasso N°100 e ventennale.

votato accettabile.

Una storiella sicuramente simpatica e divertente, ma l'ironia è un pò troppo non-sense e forzata. La storia sinceramente è una cazzata immonda. Premiato con un accettabile, 6.