Cravenroad7

sapevi bene, ho sbagliato a scrivere.

Dovrebbe esserci una storia Recchioni/Brindisi
Fonte: http://prontoallaresa.blogspot.com/2011 ... lante.html C'è un commento dello stesso Brindisi

intendi questa parte ?


In ordine di tempo, questa è l'ultima storia che ho scritto per Dylan(quella del maxi), prima che di fermarmi per dedicarmi ai miei altri progetti per la Bonelli. Ed è anche la prima che ho scritto su un'idea redazionale. Nel cassetto restano ancora una storia di Brindisi (scritta in collaborazione con Mauro Uzzeo), una storia di Carnevale (che, al momento, è ferma) e una storia con Caluri. Non chiedetemi quando verranno pubblicate perché non lo so

non aprite topic di albi se non c'è il numero sul sito bonelli.

@ Goblin
Intendevo il commento che è sotto la parte che hai letto. Copio e incollo:

01/07/11 09:57
Bruno Brindisi ha detto...
dovremmo uscire sul Dylandogone di quest'anno

Veramente l'avevo segnalata io pagine addietro...

Veramente sono notizie che abbiamo dal Novembre 2009 più o meno (che io sappia la Recchioni/Carnevale è ancora bloccata, vediamo poi se Rrobe allo stato attuale sa dirci qualcosa in più) e la conferma che le restanti di Recchioni non verranno pubblicate più sul mensile bensì sul gigante l'abbiamo scritto già quest'inverno.
Comunque ho spostato qui, news di questo tipo vanno riportate sempre in Anticipazioni

Mi prendete per pazzo se dico che, visti quasi tutti i nomi presenti nel lotto (Accattino e Medda, Alessandrini, Simeoni e soprattutto Aldo Di Gennaro, che per anni ci ha meravigliato con le splendide illustrazioni presenti negli articoli degli Almanacchi) questo Color Fest si presenta sulla carta come uno dei più interessanti della serie? E poi voglio dirla tutta: non mi dispiace affatto di trovare il mitico duo Montanari-Grassani, se ci si pensa bene il loro, insieme a quello di Stano, è il tratto più tipicamente "Dylandoghiano" di tutti, sono stati i più "fedeli" illustratori di Dylan di sempre, e anche se inequivocabilmente il loro disegno è molto calato esteticamente rispetto agli "anni d'oro" (La zona del Crepuscolo-Ritorno al Crepuscolo, Il castello della paura-La dama in Nero, Ramblyn-Mostro delle caverne ecc..) ogni volta che mi trovo tra le mani delle loro pagine, ho sempre quella strana sensazione di "essere tornato a casa"...d'altronde io sono sempre stato contrario al loro confinamento sulle pagine del Maxi (che tra l'altro, oltre all'alternanza di autori tra un numero e l'altro già adottata, io sarei per aprirlo a più disegnatori diversi nello stesso numero), e spero sempre che possano tornare ad approdare regolarmente sulla serie regolare, magari concedendoli un pò più di calma (tanto ora di disegnatori nello staff di Dylan non mancano di certo!) e magari dargli una volta l'onore di comparire su uno Speciale o su un Gigante...intanto per ora la gloria dei colori del Color Fest se la sono ampiamente meritata!

concordo con Bo.82

Un plauso ai copertinisti:
Cestaro Bros : Bravissimi (finalmente su DD nds)
Stano= artista come pochi



Un omaggio ai due simpatici "vecchietti" da parte della redazione ?
Io credo che meritino il technicolor alla carriera

Ma anch'io! Però ho come l'impressione che i due siano stati chiamati non tanto per offrire loro una meritata vetrina, quanto piuttosto per tappare un buco di programmazione (che è anche quanto successo per Simeoni, oltretutto).

La redazione non riesce a tener pronte 8 storie all'anno di 32 pagine l'una che vedranno i colori ?
Allora la redazione lavora male

Vogliamo nomi, cognomi e fotografie segnaletiche di tali loschi figuri!

sono riusctio a parlare con alcuni disegnatori che hanno partecipato al color fest negli utlimi anni. tutti mi hanno detto che i tempi dati dalla bonelli erano strettissimi. ad uno hanno fatto firmare il contratto più di un anno prima per poi dargli la sceneggiatura e dirgli deve essere pronta in due mesi. un altro si lamentava del fatto che per i tempi stretti non ha avuto tempo di studiarsi per bene il viso di dylan. a tutti ho chiesto perchè non si sono colorati da soli la storia. risposta di tutti che i tempi erano troppo stretti.
non ha senso portare avanti così la collana, un disegnatore dovrebbe avere tutto il tempo necessario per realizzare un piccolo capolavoro, una sua impronta indelebile sul personaggio.

il color fest, da opportunità che era, è diventato soltanto un altro modo per vendere qualche copia in più